Rudimentali scale passano sotto un pittoresco albero in una foresta a Yakushima.

Yakushima

Yakushima è una delle isole Osumi situata a sud di Kyushu, nella prefettura di Kagoshima. Si estende su una superficie di circa 500 km² e conta una popolazione di circa 15.000 abitanti. L’isola è pressoché totalmente ricoperta da una fitta vegetazione, ammirata soprattutto per gli splendidi rododendri e i cedri. La foresta degli antichi cedri, in particolare, è visitata ogni anno da 300.000 turisti. Qui dimorano alcuni degli alberi più antichi del Giappone (in qualche caso addirittura millenari). Le foreste di cedro erano in passato sfruttate per la produzione di coperture per i tetti delle case. Oggi le foreste hanno fortunatamente recuperato il loro antico splendore, sopravvivendo ai disboscamenti del periodo Edo, divenendo patrimonio Unesco nel 1993.

Un patrimonio sotto tutela

Yakushima è inscritta all’interno del Parco Nazionale Kirishima Yaku ed è entrata a far parte delle Riserve Unesco, in virtù delle sue antiche foreste e del suo paesaggio incontaminato che l’ha resa oltretutto il più grande luogo di nidificazione per le tartarughe marine nel Pacifico del Nord.
La zona è protetta da varie normative in tema di tutela ambientale. La creazione del Parco Nazionale Kirishima Yaku, comprendente l’isola di Yakushima e il Kirishima National Park sulla terraferma di Kyushu, è stata ufficializzata nel 1964 ai sensi della Legge sui Parchi Nazionali, mentre la parte centrale dell’isola, e alcune parti pianeggianti lungo le coste occidentali e meridionali sono state denominate Riserva della Biosfera nel 1980.
Una curiosità: l’isola è stata terreno di prova per la vettura ad idrogeno di una nota casa automobilistica: Yakushima è in grado di produrre una grande quantità di energia idroelettrica, utilizzata dall’Università di Kagoshima in alcuni esperimenti per produrre gas idrogeno. Attualmente sull’isola non circola alcuna vettura ad idrogeno, ma solo vetture elettriche gestite dal comune.

L’isola della pioggia

Yakushima è il luogo più umido del Giappone, con precipitazioni dai tassi altissimi (almeno 250 millimetri ogni mese) , tanto che si dice ironicamente che su quest’isola piove “35 giorni al mese”. I fenomeni più significativi si registrano in primavera ed estate, quando i forti acquazzoni provocano non di rado frane e smottamenti del terreno. L’isola gode di clima subtropicale umido, con estati caldo umide e inverni miti, mentre a quote più elevate le precipitazioni sono a carattere nevoso durante i mesi invernali. Diversi picchi superano i 1.800 m, mentre le coste sono caratterizzate da alte rocce granitiche a picco sul mare. Tradizionalmente, le montagne di Yakushima sono considerate sacre, così come gli alberi di cedro, oggetto di venerazione.

Flora e fauna

La vegetazione è molto diversa dalla terraferma: di tipo subtropicale vicino alla costa e di tipo subalpino verso l’interno, di pari passo con l’aumento dell’altitudine.
Yakushima ospita una ricca e variegata flora, con circa 1.900 specie e sottospecie, tra cui esemplari antichi dei sopracitati cedri (o sugi, come vengono chiamati in giapponese): gli esemplari più giovani di 1000 anni sono conosciuti come ‘Kosugi’ e gli esemplari più vecchi, che possono raggiungere addirittura i 3.000 anni, sono noti come ‘Yakusugi’ e si trovano tra 600 m ed i 1800 m di altitudine. Tra tutte le specie vegetali, 94 sono endemiche, per lo più concentrate sulle montagne centrali più alte. Una caratteristica distintiva della vegetazione è la massiccia presenza di epifite, soprattutto alle altitudini più elevate.
Anche la fauna dell’isola è piuttosto variegata, con 16 specie e quattro sottospecie di mammiferi, tra cui il macaco giapponese macaco. Tra le 150 specie di uccelli presenti, quattro, tra cui il pettirosso Ryukyu, sono tutelate come patrimonio naturale.

Yakusugi: gli antichi cedri giapponesi

Gli alberi di cedro crescono sulle montagne a 500 metri sul livello del mare. Il termine “Yakusugi” , come già visto, si riferisce esclusivamente agli alberi che hanno più di 1.000 anni, poiché quelli con meno di 1000 anni sono chiamati Kosugi, letteralmente “piccolo cedro giapponese”. In generale, il cedro giapponese vive per circa 500 anni, benché nel caso degli Yakusugi si assista ad una vita ben più lunga, e contiene una grande quantità di resina, dovuta all’umidità e alle frequenti precipitazioni, che però lo rende più difficile a marcire: ecco spiegata la straordinaria durata di questi alberi. Tra gli esemplari più famosi e visitati il Jōmon -sugi, il Kigen -sugi e il troncone di Wilson.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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