Chinatown a BangkokA 303 metri
La storia e le cose da vedere.
Il tempio, che si trova nel distretto di Samphanthawong, a Chinatown di Bankok, si presenta tutto bianco, strutturalmente somiglia ad una pagoda, con più tetti aguzzi e dorati e decorazioni oro e azzurro. Non un edificio speciale, ma quello che vedrete al suo interno ha dell’incredibile, la statua del Buddha d’oro. Incredibile non solo per peso e dimensioni e perché è forgiato nel prezioso metallo in dosi massicce, ma anche per via della sua storia pazzesca, a tratti potremmo dire anche umoristica.
E’ la più grande statua in oro massiccio del mondo, pesa più di 5 tonnellate (5.500 kg, per l’esattezza). Le origini di questa statua sono incerte. A quanto si sa, sarebbe stato realizzato durante la dinastia Sukhothai nel tredicesimo o quattordicesimo secolo, ma non si può escludere che possa essere posteriore. La testa della statua è a forma di uovo, ed è questo dettaglio che ha fatto pensare agli esperti che potesse risalire all’epoca Sukothai e che possa essere stato prodotto in parte in India. Sembrerebbe che la statua sia stata probabilmente spostata da Sukhothai a Ayutthaya, intorno al 1403. Alcuni studiosi ritengono che la statua di cui si parla nella stele di Ramkhamhaeng, dal rigo 23 al 27, sia proprio questa. Nella prima lastra di pietra della stele, si fa un riferimento ad “una immagine d’ oro di Buddha” “nel mezzo del Sukhothai” e questa iscrizione ha permesso loro di dare una collocazione storica alla preziosa raffigurazione.
E qui viene ora l’elemento, se vogliamo, comico della faccenda. Da un colpo di scena avvenuto nel 1955, con una ricostruzione a ritroso nel tempo, si è scoperto il passato incredibile di questa statua che ha lasciato parecchie persone a bocca aperta. Letteralmente. Questa che sto per raccontarvi è la storia che gli esperti di storia e di arte hanno potuto rielaborare. E’ molto simpatica, vi piacerà sicuramente.
I birmani arrivarono intorno al 1767 e misero a ferro e fuoco il regno di Ayutthaya che venne distrutto completamente. Non si sa bene chi, se i normali cittadini preoccupati, i monaci, il sovrano, per evitare che il magnifico Buddha finisse nelle mani del nemico decisero di salvarlo coprendolo con uno spesso strato di intonaco, poi dipinto e abbellito di intarsi e pezzi di vetro colorato. Un’opera piuttosto kitch, potremmo pensare, che però riuscì nell’intento, visto che i birmani non la degnarono neppure di uno sguardo. Così rimase tra le rovine di Ayutthaya, senza attirare molta attenzione. Nel 1801, il re Thai Buddha Yodfa Chulaloke (Rama I), dopo aver nominato Bangkok nuova capitale del regno, e dopo avervi disposto la costruzione di molti templi, ordinò che tutte le vecchie immagini di Buddha in circolazione, lasciate a custodia dei templi in rovina in tutto il paese, venissero portate a Bangkok. Fu così che la statua del Buddha d’oro massiccio “in incognito” fu portata nella capitale. Al tempo del re Rama III (1824-1851), ancora coperta di stucco e vetro colorato, venne posizionata come immagine principale del Buddha nell’edificio più importante del tempio di Wat Chotanaram. Quando però questo tempio, situato nei pressi di Chinatown, cadde in rovina e venne chiuso, la statua fu trasferita nella sede attuale presso il vicino Wat Traimit nel 1935. A quel tempo Wat Traimit era una pagoda di rilevanza minore (come centinaia di altri templi buddisti che esistono a Bangkok) e non aveva una stanza abbastanza grande per ospitare la statua. Per cui si pensò bene di collocarla sotto un semplice tetto di lamiera e lì è rimasta, per 20 anni! Il povero Buddha d’oro massiccio ha mantenuto l’anonimato per ben 200 anni!!!
Questo fino al 1954, quando venne realizzato nel tempio, finalmente, un nuovo edificio per ospitare la statua che ancora si trovava sotto le lamiere. Il 25 maggio 1955, mentre veniva trasportata nella sua nuova sede, durante l’ultimo tentativo di sollevare la statua dal piedistallo, le corde si ruppero e la statua cadde pesantemente sul terreno. Gli operai si saranno portati le mani ai capelli per la disperazione: alcuni pezzi di intonaco del Buddha era chiaramente scheggiati. Ma avvicinandosi per controllare i danni, quale non sarà stata la loro sorpresa nel notare, sotto lo stucco saltato via, uno strato d’oro massiccio! A quel punto i lavori vennero bloccati, gli esperti furono chiamati per fare una valutazione e si cominciò la rimozione, delicatamente, dell’intonaco che ricopriva il Buddha. Durante il procedimento sono state fatte delle foto, e chi visita il tempio può vederle, insieme a pezzi di stucco. Quando fu eliminato tutto l’intonaco, si potè constatare che la statua d’oro era formata da nove parti che si incastravano tra loro uniformemente. Inoltre venne trovata nella base di gesso una chiave che consentiva di smontare la statua, permettendone il facile trasporto. Siccome la scoperta avvenne in prossimità della ricorrenza dei 2500 anni dalla morte di Gautama Buddha, cioè il venticinquesimo dell’era buddista, i media thailandesi parlarono dell’evento quasi come di un miracolo.
E non è solo per dire. Quello che potrete vedere oggi, nel nuovo edificio del tempio Wat Traimit, inaugurato il 14 febbraio 2010, è questa gigantesca statua alta tra i 3 e 4 metri, del peso di 5 tonnellate e mezzo. L’oro nella statua (a 18 carati) è stato stimato in 250 milioni di dollari (e pensare che è rimasto ricoperto di stucco per 200 anni!). Il Buddha è rappresentato nella posa tradizionale mentre tocca la terra con la mano destra. L’edificio ospita anche il Centro del Patrimonio della comunità cinese a Bangkok, e una mostra sull’origine del Buddha d’oro e la sua incredibile vicenda.
Per vedere solo il Buddha d’oro il costo è di 40 baht . Il museo ha un costo aggiuntivo di 100 baht e i biglietti possono essere acquistati presso uno stand vicino al Wiharn.Potrete cambiare i soldi nella valuta locale nello stesso chiosco. Il tempio è aperto dalle 8:00 alle 17:00 tutti i giorni, ma il museo è chiuso il lunedì.
Wat Traimit si trova appena fuori dalla rotonda Odeon , che segna l’ingresso alla Chinatown di Bangkok (vedrete un enorme cancello scritto in cinese). Approfittate quindi per fare un giro in quest’area, molto pittoresca. Inoltre nelle vicinanze ci sono la stazione ferroviaria e quella della metro di Hualamphong.
La storia e le cose da vedere.
Strada con un atmosfera molto particolare.
Nella zona di chinatown.
Museo della vita thailandese durante i primi del '900.
Edifici storici della vecchia dogana.
Della comunità sikh.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).