Il tempio Wat Phra Phutthabat.

Wat Phra Phutthabat

Tra le montagne di Saraburi (Thailandia), completamente immerso nella natura, salta all’occhio una costruzione bianca e dorata, con una scalinata che conduce a quello che sembra un tempio. Si tratta del magnifico tempio buddista Wat Phra Phutthabat, uno dei più antichi del paese. È un’importante meta di pellegrinaggio, uno dei sei templi più importanti, il cui nome significa “Grande Tempio Reale dell’orma di Buddha”, in riferimento alla leggenda che riguarda il tempio.

La leggenda

Come tanti luoghi di interesse al mondo, anche intorno al successo e allo splendore di questo tempio ruota una leggenda, la leggenda delle orme di Buddha, secondo cui la divinità avrebbe lasciato un’impronta proprio in questa zona.
Partendo dal principio, secondo la leggenda, il re Songtham di Ayuttaya avrebbe organizzato una spedizione per inviare i suoi monaci a porgere omaggio alle orme di Buddha in Sri Lanka. Al loro arrivo, scoprirono che Buddha aveva attraversato anche la Thailandia lasciando le sue orme in cinque posti diversi. Una volta rientrati, il re fece partire le ricerche per trovare le orme presenti nel territorio del regno. L’impronta in questione venne trovata per puro caso da un cacciatore: durante una battuta di caccia seguiva un cervo ferito che, improvvisamente, scomparve tra i cespugli. Quando tornò visibile, il cacciatore notò che era miracolosamente guarito e lo vide scappare. Egli decise di guardare tra i cespugli e lì trovò un’enorme impronta piena d’acqua. Dopo averla bevuta, venne guarito da una malattia della pelle. Riportò l’accaduto al re che ordinò la costruzione del tempio proprio sull’impronta di Buddha.
Molti devoti credono fermamente che venerare le impronte, spruzzare acqua o depositare oro su di essa possa garantire il perdono dei peccati, successo nella vita o felicità eterna.

Il tempio

Per giungere al tempio, situato su una piccola collina, bisogna percorrere una tripla scalinata bianca, alla cui base si trovano le teste di cinque serpenti Naga in bronzo. Secondo la simbologia tradizionale, la tripla scalinata rappresenterebbe le tre scale usate da Buddha, Indra e Brahma per discendere dal Paradiso Trayastrimsa: una di gioielli, una d’oro e una d’argento rispettivamente. La struttura poggia su una piattaforma in marmo a pianta quadrata ed è circondata da colonne. Degne di nota sono le porte, finemente decorate con particolari motivi in madre perla.

All’interno del tempio si trova ciò che ha generato la leggenda: all’interno di una teca d’oro è racchiusa l’imponente orma di Buddha, lunga 150 cm e larga 52. Non è possibile scorgere l’impronta perchè coperta da monete e banconote lasciate dai devoti e, per porgere i propri omaggi, è possibile suonare uno dei gong allineati attorno al tempio. Un’altra leggenda riguarda proprio questi ultimi: si dice che suonandoli tutti e 93, contandoli correttamente, ci si possano garantire 93 anni di vita e, visitare il tempio per tre volte assicurerebbe la rinascita dopo la morte nel regno dei cieli.
Un altro elemento che attira l’attenzione è la piccola stanza in cui i devoti cercano di sollevare una statua raffigurante un elefante. Bisogna inginocchiarsi tenendo le piante dei piedi aderenti al suolo, recitare il canto “I tre rifugi” ed esprimere un desiderio.

Il museo e altre attrazioni

All’interno dell’area del tempio è presente un museo che espone un’interessante collezione di oggetti risalenti al XVII secolo, tra cui troviamo ceramiche, vestiti, armi e il tetto originale del tempio, distrutto dall’invasione Burmese.
I fortunati turisti che hanno la possibilità di viaggiare in Thailandia e visitare il tempio nei mesi di febbraio e marzo potrebbero assistere al Festival della Sacra Impronta. Durante quest’importante evento, centinaia di migliaia di pellegrini buddisti si recano presso il tempio per porgere i propri omaggi all’impronta di Buddha. In quest’occasione è possibile partecipare a diversi tipi di intrattenimento, spettacoli, musica e comprare souvenir e cibo tipico.
Un altro evento degno di nota è la cerimonia Tak Bat Dok Mai, considerata una delle principali funzioni della tradizione del distretto. Si svolge all’inizio della Vassa, i tre mesi che i monaci buddisti trascorrono all’interno dei templi in preghiera. Durante questa suggestiva e coinvolgente cerimonia, i monaci raccolgono tra la gente del paese offerte monetarie e candele da portare con sé nel tempo. È molto emozionante il momento dell’offerta di fiori bianchi o gialli ai monaci nella tarda serata.

Informazioni pratiche

Il tempio si trova nel distretto Phra Phutthabat tra Saraburi e Lopburi. Per raggiungerlo è presente un efficiente servizio di autobus che accompagnano i turisti in quest’oasi di pace effettuando diverse corse ogni ora, al prezzo di 30 Baht (circa 0,80 €). Il tempio è aperto al pubblico tutti i giorni ed è visitabile pagando un biglietto di entrata di 30 Baht a persona.

Informazioni e mappa

Nome: Wat Phra Phutthabat
Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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