Tempio del Buddha sdraiatoA 506 metri
Il celebre Wat Pho
Navigando lungo il fiume Chao Phraya si può ammirare l’edificio che negli anni è diventato un’icona inconfondibile di Bangkok: il Wat Arun o Tempio dell’Alba. La vista dal fiume è davvero spettacolare, soprattutto nelle prime ore del mattino, quando i raggi del sole che sorge vengono “catturati” dai frammenti di porcellana che decorano ogni singolo centimetro delle torri (prang) del tempio, dando vita ad un gioco di luci magico e suggestivo.
Si tratta senza dubbio di uno dei luoghi più affascinanti di Bangkok ed attira tantissimi turisti in ogni periodo dell’anno; situato nel vasto e popoloso quartiere di Thonburi, questo luogo è anche molto frequentato dai fedeli e non è difficile capire perché: nonostante la folla di turisti, in questo tempio si respira un’atmosfera senza tempo ed è possibile anche solo per qualche istante ritrovare un senso di pace che solo un luogo come questo riesce a trasmettere. La visita al tempio è anche un’ottima occasione per fare una gita in battello lungo il fiume, che rende questa esperienza ancora più speciale e vi permette di godere di una vista eccezionale del tempio.
La costruzione del tempio risale al periodo del Regno di Ayutthaya e in origine venne chiamato Wat Makok, ovvero “Tempio degli Ulivi”, ma si trattava di una struttura molto più piccola rispetto a quella odierna. In seguito alla caduta del regno, il sovrano Taksin stabilì la nuova capitale Thonburi accanto al tempio e cambiò il nome dell’edificio in Wat Chaeng, costruendovi accanto anche il palazzo reale. In principio qui era custodita la celebre statua del Buddha di Smeraldo, che nel 1785 venne trasferita al tempio Wat Phra Kaew. Quando il successore di Taksin, Rama I, spostò la capitale sulla sponda opposta del fiume, il tempio attraversò un periodo di abbandono fino alla salita al trono di Rama II, che lo ribattezzò Wat Arun Ratchatharam e diede il via ad una lunga fase di ristrutturazione e ampliamento. La torre centrale, già esistente, misurava all’epoca un’altezza di 16 metri e fu poi elevata maggiormente nel corso degli anni fino a raggiungere le dimensioni attuali. Il nome Wat Arun è un omaggio ad Aruna, divinità induista dell’alba.
Il celebre Wat Pho
Informazioni utili.
Tra i mercati più antichi della città.
Teatro con spettacoli tradizionali.
Grande piazza.
Della comunità sikh.
Sia dal fiume che dall’interno il tempio regala ai visitatori una visuale emozionante che li riporta indietro nel tempo, facendo loro dimenticare, solo per qualche istante, di essere in una metropoli moderna come Bangkok. Da lontano non si può non notare quella che è la caratteristica principale del tempio, ovvero le migliaia di conchiglie e frammenti colorati di porcellana cinese incastonati come splendidi gioielli che brillano alla luce del sole.
Il tempio è costituito da un complesso di edifici molto vasto perciò prendetevi del tempo per visitarlo in tutta calma. La costruzione più notevole è senza dubbio la maestosa torre centrale (prang in thailandese), costruita in stile Khmer che svetta sugli altri edifici misurando circa 80 metri d’altezza. Il prang centrale simboleggia il Monte Meru, che secondo la mitologia induista è il centro dell’universo, mentre le altre quattro torri, di dimensioni più ridotte, che la circondano omaggiano il Dio dei venti Phra Phai e rappresentano i quattro continenti.
Su ognuno dei quattro lati del prang centrale si trova una scalinata molto ripida, ma che vale la pena di percorrere per arrivare alle due terrazze. La prima è “sostenuta” tutto intorno da una fila di Yakṣa, spiriti guardiani dell’induismo; sopra di esse potrete ammirare la rappresentazione di alcune scene della vita del Buddha e altre statue che raffigurano i Kinnara, altre creature della mitologia induista e buddhista. Proseguendo verso la seconda terrazza potrete invece ammirare quattro statue del dio indù Indra, raffigurato mentre cavalca il mitologico elefante a tre teste Erawan. La cima della torre è sormontata dal “tridente” a sette punte che secondo molti simboleggia il famoso Tridente del dio indù Shiva. La salita fino alla cima può essere molto faticosa, ma lo sforzo viene ampiamente ripagato dalla meravigliosa vista panoramica a 360°, che da un lato permette di osservare il dinamico quartiere di Thonburi, mentre dall’altro offre uno scorcio suggestivo sul fiume e sul resto della città.
Tutt’intorno al prang principale potete ammirare gli altri quattro prang più piccoli che presentano la stessa struttura e le stesse decorazioni di quello centrale. In ciascuno dei quattro prang minori è esposta una statua che raffigura il Dio dei venti Phra Phai a cavallo.
Passeggiando all’esterno dei prang noterete anche tantissime sculture sparse qua e là che rappresentano animali mitologici e celebri soldati.
Proseguendo la visita a nord dei prang vi imbatterete nella splendida Phra Ubosot o Sala dell’Ordinazione, dove si svolgono le cerimonie più importanti. Dall’esterno l’edificio presenta una guglia centrale riccamente decorata con ceramiche variopinte, mentre all’interno è possibile ammirare incantevoli affreschi che raccontano episodi della vita del Buddha; qui è custodita anche una statua del Buddha Niramitr che si dice sia stata realizzata da re Rama II. Ai piedi della statua sono seppellite le ceneri del monarca. A presidiare l’entrata principale ci sono due imponenti e bellissime statue raffiguranti i mitologici spiriti protettori del poema epico induista Ramayana: la scultura bianca rappresenta Sahassateja, mentre quella verde è conosciuta con il nome di Tasakanth.
Oltre a questi edifici principali, il complesso comprende altri piccoli templi e costruzioni risalenti a varie epoche; alcuni sono molto antichi e furono costruiti nel periodo di Ayutthaya e conservano oggetti e statue che ci svelano alcuni aneddoti storici del passato di Bangkok. Ad ovest del Prang si trova il tempio principale: si tratta dell’edificio in cui fu custodito il Buddha di Smeraldo durante il regno di Taksin. Entrando al suo interno avrete l’occasione di ammirare due statue del Buddha.
Passeggiando lungo la riva del fiume, sono presenti 6 padiglioni in stile cinese aperti sui lati, realizzati in granito verde e che forniscono gli attracchi per le imbarcazioni. Il padiglione davanti alla Sala dell’Ordinazione è immerso in un bellissimo giardino, ricco di piante e fiori di splendidi colori e con numerose statue sacre. Vi consiglio di fare una piccola sosta in questo e in altri giardini, dove, oltre a godere di un po’ di quiete e tranquillità, si può ammirare una bella vista sul fiume.
Al calare della sera il tempio viene avvolto da un’atmosfera magica e l’edificio, interamente illuminato, si riflette sulla superficie delle acque del fiume.
Ogni anno, per celebrare il termine della stagione delle piogge, durante la quale i monaci si ritirano nel tempio per pregare e meditare, al Wat Arun si svolge il “Royal Tod Kathin”. In questa occasione il Re o qualcuno in sua rappresentanza, fa visita al tempio per portare in dono ai monaci dei nuovi abiti (kathin) e lo stesso fanno i Thailandesi, che si recano in processione verso il tempio portando doni e nuove vesti. In alcune occasioni speciali questa cerimonia viene svolta insieme alla “Royal Procession Barge”, ovvero una processione di splendide e antiche navi reali che navigano lungo il fiume in direzione del tempio Wat Arun; la nave che solitamente guida la processione trasporta a bordo la famiglia reale. Questa cerimonia è molto seguita dai Thailandesi che si affollano lungo il fiume per seguire la rotta delle navi, perciò se vi capita di essere in Thailandia durante questo evento vi consiglio di arrivare sul fiume con largo anticipo per prendere posto.
Il tempio è aperto tutti i giorni dalle 8:30 alle 17:30. Premettendo che il Wat Arun è talmente bello che qualsiasi ora del giorno è perfetta per una visita, il tempio dà il meglio di sé al mattino presto, perciò vale sicuramente la pena alzarsi di buon’ora! È anche vero però che questo luogo diventa particolarmente suggestivo al tramonto, quando il sole cala dietro alla torre principale che con il suo incantevole profilo offre un bellissimo gioco di luci e ombre. Potete arrivarci in autobus (linee 19, 57, 83) oppure in traghetto, scendendo al molo Wat Arun. Se volete un consiglio, raggiungete il Wat Arun in battello perché oltre ad essere molto più semplice offre paesaggi ed emozioni che rendono unica la visita.
Il biglietto d’ingresso costa 30 baht per i turisti.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).