Vendere foto a giornali e riviste
I fotografi che guadagnano collaborando con giornali e riviste esistono e guadagnano bene, ma ci sono anche un sacco di giovani ignoranti che pensano che basta fare una foto bella per poterla vendere e guadagnare.
Quanto si guadagna – prezzi delle foto
Il tariffario per la vendita di foto varia principalmente in base alla diffusione del quotidiano o della rivista.
Indicativamente per una foto su un quotidiano locale non aspettatevi più di 15-25€, per i quotidiani su scala nazionale a volte si può arrivare anche oltre i 100€ ma spesso i compensi sono molto inferiori.
Per quanto riguarda le riviste i prezzi sono vari, si parte da 20-30€ per una foto per arrivare anche a 600€ per la foto di copertina per una rivista mediamente importante.
Queste sono tariffe davvero “a spanne” che non tengono conto di tutta una serie di fattori. Considerate comunque che la “foto singola” oggi non ha più molto valore, ma hanno valore le collaborazioni.
Servono i contatti giusti
Questo è il vero segreto. Per farvi capire, il fotografo “freelance” che va di sua spontanea volontà ad un evento difficilmente riesce a vendere una foto ad quotidiano perché allo stesso evento ci sono altri fotografi mandati dal quotidiano. Il “segreto” per lavorare con quotidiani e riviste è avere un contatto in redazione che possa garantire l’effettiva pubblicazione delle foto inviate.
Per esempio io potrei andare ad una gara sportiva, fare foto stupende e mandarle al giornale dopo 5 minuti e non vederne pubblicata nessuna, mentre un altro fotografo che ha l’aggancio giusto potrebbe fare foto meno stupende, mandare le foto dopo qualche ora e vedersi pubblicate 7-8 foto che sono state “garantite” dalla redazione per coprire i costi che il fotografo ha sostenuto nell’andare alla gara. Se non ci fosse questa forma di garanzia sarebbe troppo rischioso per i fotografi andare a fotografare eventi medio-piccoli perché probabilmente non riuscirebbero a vendere nessuna foto.
Trovare i contatti
Iniziate a fare foto gratuitamente a tutti gli eventi che sono nella vostra zona. Per molti non serve che chiedete il pass e e se la manifestazione è pubblica ed ha determinate caratteristiche potete anche pubblicare le foto su internet.
Dopo che avete fatto un po’ di pratica costruitevi un sito e mettete i vostri scatti migliori in una sezione “portfolio” ed ogni settimana create un post dove mettete le foto fatte ad un evento. Mandate poi un’ e-mail alle redazioni locali dove pubblicizzate il vostro sito e chiedete se hanno bisogno di un collaboratore.
Se non vi rispondono alzate il telefono e chiamateli.
Probabilmente all’inizio nessuno vi darà la possibilità di collaborare ma non demordete. Ad ogni evento parlate di voi e del vostro sito a chi vi partecipa, nel giro di solo qualche settimana inizierete a diventare “qualcuno”, ve lo garantisco, e pian piano se non demordete i contatti giusti arriveranno.
Avere un sito aiuta
Per farsi un po’ il nome facendosi conoscere nei vari ambienti della fotografia e dell’editoria non c’è niente di meglio di un sito internet. La prima cosa che fanno molti quando ricevono un’ e-mail con una proposta di collaborazione è andare su Google e cercare il nome del mittente. Se escono solo profili di social network e poco altro è tutt’altra cosa rispetto a vedere un dominio di secondo livello con una bella grafica ed ottime foto. E come ho detto anche nel paragrafo precedente se mettete ogni settimana nuove foto le visite inizieranno ad arrivare e diventerete conosciuti, perlomeno nella vostra zona.
La qualità non è importante
Ci sono una montagna di fotografi egoisti ed egocentrici che si lamentano del fatto che sui quotidiani vengono spesso utilizzate immagini di bassa qualità. Secondo alcuni fotografi se il quotidiano invece di pubblicare foto scadenti pagate poco scegliesse di pubblicare foto di alta qualità pagandole il giusto le copie vendute sicuramente aumenterebbero.
Quello che contesto non è tanto l’affermazione, che probabilmente è giusta, ma il modo in cui viene detto tutto questo. Se i quotidiani mettono foto di bassa qualità che arrivano in redazione gratis è perché hanno fatto i loro conti e probabilmente è così che conviene per il momento. Se non è così sbagliano, incassano meno vendendo meno copie, ma è un errore imprenditoriale come qualsiasi altro. Molti fotografi invece fanno le crociate contro i quotidiani volendo imporre il loro punto di vista.
Sta di fatto che soprattutto per i quotidiani locali in Italia qualsiasi foto va bene, che sia fatta con il cellulare o con una macchina da 10.000€ è uguale.
Questo è bene metterselo in testa sia perché così evitate di rodervi il fegato nel vedere che hanno pubblicato una foto presa da Facebook citando l’autore che ha dato il consenso, sia perché almeno evitate di spendere migliaia di Euro in obiettivi luminosi se lavorate per un quotidiano a cui le foto a 12800ISO di dimensioni 800x600pixel vanno benissimo.
Diritti di ri-pubblicazione
Vendendo una foto ad un quotidiao o ad una rivista non state vendendo i diritti in esclusiva per sempre, ma solamente il diritto ad UNA singola pubblicazione. Questo è bene specificarlo quando iniziate una collaborazione, per evitare di avere problemi successivamente.
Il diritto di ri-pubblicare gratis non è generalmente concesso perché se oggi fate un primo piano ad un politico della vostra regione e date la foto al giornale per 40€, se il giornale avesse il diritto di usare indiscriminatamente non riuscireste più a vendere nessun altra foto di quel politico. Considerando che le foto sui quotidiani hanno più o meno spesso gli stessi soggetti capite bene che alla lunga i quotidiani avrebbero un archivio con quelle 1000-2000 foto da usare a rotazione e i fotografi non avrebbero più lavoro.
Foto gratis in cambio del nome
A molti fotografi novelli viene proposta la citazione del nome del fotografo in cambio della foto. Ma pensateci un attimo: vi ricordate qualche nome che avete letto ultimamente vicino alle foto sul giornale?
Di solito il nome del fotografo non lo guarda quasi nessuno, ed è solo un piccolo vanto del fotografo per farsi figo con gli amici.
Io sono un fotografo professionista e quando vendo le foto specifico sempre che la citazione del nome non è richiesta. Potrei esigerla, ma non la richiedo semplicemente perché non me ne importa niente.
Il mio consiglio è di evitare il più possibile di dare foto gratis in cambio della citazione del vostro nome.
Autore
Marco Togni
Fotografo professionista con oltre 15 anni d'esperienza, soprattutto fotografia di sport, matrimoni e viaggio.Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).