Truffe con le moto d’acqua

La Thailandia è una terra di persone ospitali e gentili, ma come accade in tutte le località turistiche del mondo, tra i Thailandesi ci sono anche tante persone disoneste che escogitano truffe molto ben organizzate ai danni dei malcapitati turisti. E nonostante gli avvertimenti e le segnalazioni fatte da siti web e agenzie turistiche, queste truffe sono purtroppo ancora all’ordine del giorno. Per questo quando si viaggia in un Paese straniero è importante essere informati sui pericoli in cui ci si può imbattere e mantenere sempre un livello di attenzione molto alto, evitando di farsi trarre in inganno.

Una tipica truffa, che da molti anni è in corso in Thailandia, riguarda il noleggio di moto d’acqua in località come Phuket, Pattaya, Samui e tante altre. Il modo in cui agiscono i truffatori è sempre lo stesso e fino ad oggi hanno potuto agire indisturbati anche perché protetti da poliziotti corrotti. Per fortuna già da qualche mese le autorità thailandesi in accordo con le forze dell’ordine e le agenzie turistiche si sono attivate per porre un freno a questi fatti spiacevoli che sicuramente danneggiano l’immagine di un Paese splendido, dove, bisogna ricordarlo, la maggior parte delle persone è onesta e pronta ad aiutare i turisti in difficoltà. Molte attività di noleggio di moto d’acqua sospettate di essere coinvolte nelle truffe verranno costantemente monitorate e sono state stabilite pene e sanzioni più severe per chi infrange le leggi.

Ma prima che questo problema venga definitivamente risolto è importante sapere come avvengono queste truffe ed essere preparati.

Come avviene la truffa

Lungo le spiagge delle più note località turistiche si trovano tanti punti di noleggio di moto d’acqua e a volte è possibile essere persino avvicinati dai promoter di queste società che offrono sconti e prezzi davvero vantaggiosi.

In base alle testimonianze dei turisti le truffe avvengono per lo più verso il tardo pomeriggio (intorno alle 17); i turisti non devono firmare alcun contratto, ma viene richiesto di lasciare in garanzia il proprio passaporto alla società di noleggio. Al  momento della restituzione della moto, il turista viene accusato di aver danneggiato parti della moto e minacciato, anche con coltelli o armi, di essere picchiato qualora non volesse pagare la cifra del rimborso, che può andare da 30.000 a 100.000 baht. Spesso le vittime sono i gruppi di turisti (più persone = più soldi), ma è bene sapere che questi truffatori sono persone senza scrupoli, che non si fanno problemi a minacciare donne e famiglie, perciò non pensiate che le vittime siano solo uomini. I danni alla moto, che possono essere anche un semplice graffio o un’ammaccatura, sono in realtà già esistenti, ma vengono cammuffati prima che il turista salga a bordo del mezzo e coperti con materiali che poi si disciolgono nell’acqua. A volte questi danni sono persino nella parte inferiore della moto e così se il mezzo si trova già in acqua non vengono notati. Capita anche che i truffatori scattino delle foto alla moto “ritoccata” prima che venga data in noleggio al turista per poi dimostrare al povero malcapitato che il mezzo non aveva alcun danno.

La parte peggiore di questa truffa è che non è un singolo truffatore ad agire, ma una vera e propria organizzazione, oserei dire mafiosa: i turisti più reticenti vengono infatti improvvisamente circondati da un gruppo di Thailandesi che li minacciano e intimoriscono fino a che non viene sborsata la cifra richiesta. Si tratta di una vera e propria estorsione e in molti casi i truffatori scortano la vittima fino al bancomat o persino in hotel per farsi consegnare i soldi.  Tutti coloro che si avvicinano per aiutare i turisti o peggio ancora per fare foto o filmare dei video vengono anche loro minacciati pesantemente e intimati di allontanarsi, perciò fate attenzione se vedete una truffa e volete riprendere ciò che sta accadendo: siate discreti e manetenete una certa distanza. Poi ci sono anche soggetti che invece sembrano voler aiutare i turisti, ma sono anche loro truffatori e semplicemente reggono il gioco agli altri. La maggior parte di questi sono Indiani o Russi e gestiscono dei ristoranti e negozi accanto alle società di noleggio; queste persone fingono di arrivare in soccorso dei poveri turisti, “sorprendendosi” delle cifre chieste come rimborso, e intavolano una trattativa con i Thailandesi per riuscire a raggiungere un accordo tra le due parti.

Per quanto riguarda la polizia locale,  spesso la loro stazione si trova proprio nei pressi delle spiagge ma nella maggioranza dei casi non è stata di alcun aiuto per i turisti. Alcuni poliziotti purtroppo sono corrotti e se intervengono sul posto, come dimostrato da alcuni video comparsi in rete, hanno semplicemente detto al turista di pagare la somma richiesta. Questo non sorprende affatto, perché se da tanti anni queste persone agiscono totalmente indisturbati è proprio perché vengono coperti e aiutati da appartenenti alle forze dell’ordine.

Consigli per evitare di essere truffati

I governi, siti web e quotidiani di tantissimi Paesi consigliano ai turisti di non noleggiare le moto d’acqua in Thailandia proprio per evitare le truffe, ma vorrei spezzare una lancia a favore dei noleggiatori onesti (ebbene sì, ci sono!) che vengono a loro volta danneggiati perché ormai su internet questa truffa viene segnalata in tutte le lingue e ci sono anche molti filmati al riguardo. Se andate in Thailandia e volete affittare le moto d’acqua, prima fate un giro di perlustrazione lungo la spiaggia: la maggior parte delle truffe avvengono intorno dalle 17:00 in poi perciò è possibile assistere a varie truffe e capire quali sono i noleggiatori disonesti. Prima di prendere in noleggio la moto ispezionatela attentamente e se c’è qualcosa che non va cambiate noleggio oppure fateli notare e scattate delle foto voi stessi da tenere come prova. Se la moto si trova in acqua chiedete di portarla sulla sabbia per osservare bene anche la parte inferiore. Poi vi consiglio anche di non lasciare il vostro passaporto originale alla società, piuttosto fate delle fotocopie e lasciate quelle in garanzia, magari dicendo che non avete il passaporto originale con voi: ciò che accade spesso è che il noleggiatore-truffatore trattenga il passaporto fino a che non avete pagato la somma richiesta!

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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