Wall of HopeA 12 metri
Il muro della speranza Seoul.
Il torrente Cheonggyecheon attraversa il centro di Seoul ed è il frutto di un progetto di rinnovamento urbano avvenuto nel 2003, per far fronte ad una situazione di degrado che si era venuta a creare negli anni precedenti. Il torrente esisteva già durante i secoli della dinastia Joseon, ma dopo la fine della guerra di Corea era diventato un luogo degradato a causa del fatto che molte persone vi si erano stabilite in baracche di fortuna. Fu così deciso di coprire il torrente e costruire una superstrada, poi rimossa per ripristinare il torrente e riqualificare l’area, facendone il luogo amato che è ancora oggi.
Il corso d’acqua parte da Cheonggye Plaza, un popolare luogo culturale e passa sotto un totale di 22 ponti prima di sfociare nel fiume Hangang.
Fra tutte le attrazioni di Cheonggyecheon, le più amate sono: Cheonggye Plaza, il ponte Gwangtonggyo, le piastrelle dipinte del Banchado di Re Jeongjo, Fashion Square, Laundry Site, i pilastri dell’ex superstrada , il Muro della Speranza, Tunnel Fountain e le Wetlands.
Le due principali attrazioni di Cheonggye Plaza sono la Spring Tower e la Candlelight Fountain.
Spring Tower è una scultura dell’artista pop svedese Claes Oldenburg e fa da sfondo ad una grande varietà di eventi culturali che si tengono periodicamente nella piazza. La Candlelight Fountain è invece una fontana su due livelli che confluisce nel torrente e ne segna l’inizio. La fontana è particolarmente spettacolare di notte, quando è illuminata da luci multicolori.
Quello di Gwangtonggyo era il più grande dei ponti di Cheonggyecheon durante la dinastia Joseon, ma fu poi sepolto sottoterra durante il dopoguerra. Recentemente riportato al suo antico splendore, Gwangtonggyo ha un fascino vecchio stile che lo rende uno dei luoghi più fotografati di tutta la zona.
La Tunnel Fountain è chiamata così in quanto una serie di zampilli d’acqua crea un divertente effetto tunnel sotto al quale è possibile transitare.
Tunnel Fountain si trova tra due ponti, il Biudanggyo e il Muhakgyo. Il nome Biudanggyo deriva da “Biudang”, che significa “la casa con il tetto che perde“, e si riferisce ad un aneddoto molto interessante secondo il quale l’ufficiale Yu Gwan scelse spontaneamente di vivere in povertà in una casa il cui tetto perdeva, tanto che quando pioveva la gente poteva persino vedere le gocce di pioggia che cadevano dal soffitto della casa. La Tunnel Fountain è stata costruita anche per ricordare questo aneddoto e al tempo stesso creare un simbolo di purezza. L’effetto rilassante è amplificato da luci blu e rosse installate intorno alla fontana, che di sera creano uno spettacolo visivo particolarmente affascinante.
Le Beodeul Wetlands rappresentano un luogo dal notevole valore ecologico poiché fungono da santuario per molte specie di uccelli e piante acquatiche. Nelle vicinanze si trova anche il ponte Dumuldari, il cui nome significa “ponte dove due convergono due fiumi“, in quanto segna proprio la confluenza dei due affluenti Cheonggyecheon e Jungnangcheon vero il fiume Hangang.
La turbolenta storia del torrente Cheonggyecheon è in mostra presso il Museo Cheonggyecheon, aperto nel settembre del 2005. Il museo offre ai visitatori la possibilità di conoscere i numerosi cambiamenti che hanno riguardato il corso d’acqua, dall’epoca della dinastia Joseon fino ai giorni nostri. La storia è raccontata con l’aiuto di riproduzioni in scala e fotografie d’epoca.
Historic Laundry Site è uno dei siti più caratteristici dell’area di Cheonggyecheon: prima del recente progetto per il ripristino del torrente e la riqualificazione dell’area, le donne del posto usavano recarsi al torrente per lavare i panni, mentre oggi è diventato una sorta di museo all’aperto dove poter rivivere una pagina di storia e cultura locale che fornisce una panoramica sullo stile di vita dei coreani nei decenni passati.
Il muro della speranza Seoul.
Una delle porte della città.
Importante e molto interessante.
Nel quartiere di Jung-gu
Dell’ordine buddista Jogye
Tonkatsu molto buono.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).