Ponte di GalataA 628 metri
Collega la Istanbul storica a quella moderna.
Ammirando lo skyline di Istanbul dalla costa lo sguardo del visitatore viene subito catturato dall’imponente tetto conico della Torre di Galata che, con i suoi 66,9 metri di altezza e le sue mura spesse circa 4 metri, si erge fiera nel quartiere che più di tutti custodisce il ricordo dell’egemonia genovese durante il periodo della fiorente Repubblica Marinara. Furono proprio i genovesi, infatti, a costruire la torre nel 1348 come parte integrante delle mura cittadine che circondavano la colonia genovese di Galata.
Questo edificio medievale venne inizialmente chiamato Christea Turris (Torre di Cristo) e rappresentava per i genovesi un eccellente punto di osservazione da cui controllare l’intenso traffico commerciale marittimo del porto ed avvistare eventuali avanzate dei nemici.
Dopo un lungo periodo di restauro, la torre ha riaperto al pubblico nel 1967 e oggi rappresenta senza alcun dubbio una delle più celebri attrazioni turistiche, registrando ogni anno un ingente afflusso di visitatori provenienti da ogni angolo del mondo. Se siete a Istanbul non potete perdervi una delle torri più alte e antiche della città che, grazie proprio alla sua altezza, offre al visitatore un panorama mozzafiato sulla città, il Corno d’Oro e lo stretto del Bosforo. Questo meraviglioso panorama ha ispirato anche numerosi artisti, tra cui il pittore francese Pierre Prévost che nel 1800 dipinse il suo celebre quadro “Panorama di Costantinopoli” direttamente dall’ultimo piano della torre.
Prendete uno dei due ascensori che vi porteranno fino al settimo piano della torre e da qui percorrete a piedi gli ultimi due piani di scale e raggiungete la terrazza panoramica per godervi la splendida vista della città dall’alto.
Se avete del tempo a disposizione, vi consiglio di gustarvi un drink o alcune delle specialità tipiche al bar o al ristorante della torre, situati agli ultimi piani per garantirvi un incantevole panorama.
E se volete portare con voi un ricordo di questa meravigliosa esperienza, curiosate nel negozietto di souvenir che si trova all’interno della torre!
Ma la Torre di Galata non è solo sinonimo di un bellissimo panorama: nel corso dei secoli è stata infatti una testimone silenziosa di alcuni dei più importanti eventi storici che hanno segnato la città, e i diversi regni e culture che si sono succeduti ad Istanbul hanno contribuito a modificare l’aspetto di questo storico edificio. Sì, perché dalla sua costruzione, la torre è stata più volte ristrutturata in seguito a fenomeni naturali ed eventi storici che ne hanno causato il danneggiamento o addirittura una parziale distruzione. E, quasi ogni volta, la ricostruzione della torre, ha significato anche un cambiamento del suo ruolo all’interno della città.
Da torre di controllo per i genovesi, si tramutò in una prigione sotto il dominio dell’Impero Ottomano in seguito alla conquista di Istanbul nel 1453.
In seguito ad un violento terremoto avvenuto nel 1509 la torre fu sottoposta ad un importante opera di ristrutturazione ad opera di uno degli architetti più illustri dell’epoca: Hayrettin.
Già a quei tempi, l’universo e le stelle erano oggetto di studio e l’elevata altezza della torre la rendeva il luogo ideale per astronomi e appassionati della materia; alla fine del sedicesimo secolo uno di questi studiosi, Takıyeddin Efendi, decise di trasformare l’ultimo piano della torre in un osservatorio astronomico.
Nel 1700, in un’epoca in cui Istanbul era devastata da numerosi incendi, si pensò di utilizzare la torre come punto di osservazione strategico per individuare i focolai ed intervenire così in maniera tempestiva. Purtroppo, però, la torre stessa fu invasa dalle fiamme per ben due volte ed, in seguito al secondo incendio, avvenuto nel 1831, il sultano Mahmut decise di aggiungere altri due piani alla torre e il nuovo progetto incluse anche la costruzione del famoso tetto conico che vediamo oggi.
Ma nuove calamità si sono abbattute sulla torre: nel 1875 una violente tempesta ha danneggiato nuovamente l’edificio costringendo ad una nuova ristrutturazione del tetto che ebbe inizio, però, quasi un secolo dopo, nel 1960.
La torre è stata anche lo scenario di eventi molto curiosi: una leggenda narra che l’aviatore Hezarfen Ahmet Çelebi si lanciò dalla torre e, con l’aiuto di ali artificiali, effettuò un volo sulla città oltrepassando il Bosforo e atterrando nel quartiere di Uskudar. Al settimo piano della torre potete divertirvi leggendo questa incredibile storia, che purtroppo, non fu a lieto fine per il povero Çelebi, che fu esiliato in Algeria dal sultano Murad IV.
Torre di controllo, osservatorio astronomico, prigione: sono tanti i volti di questo importante monumento storico che rappresenta il luogo ideale per chi desidera immergersi nell’autentica atmosfera di Istanbul e ripercorrere l’affascinante storia di questa città.
La torre è situata su una piccola collina. Una volta giunti al quartiere di Galata, potete raggiungere la torre tranquillamente a piedi oppure, per un itinerario più panoramico e suggestivo, potete prendere la funicolare e scendere all’unica fermata prevista, Tunel.
Il biglietto di ingresso costa circa € 10 e la torre è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 20.
Collega la Istanbul storica a quella moderna.
Caratteristico e unico.
Una importante e grande piazza.
Dove è possibile trovare qualunque cosa.
La più antica di Istanbul.
Piazza che un tempo fu il centro della vita sociale e sportiva.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).