Magnolia BakeryA 145 metri
Il regno dei cupcake.
Quando si arriva davanti al ristorante Spotted Pig la scena è sempre la stessa: una coda lunghissima di persone in attesa del tavolo. Che sia durante il weekend, in pausa pranzo, di sera o per il brunch, non cambia nulla: se siete fortunati il tempo di attesa minimo è mezz’ora, ma nel peggiore dei casi è di due ore, senza contare che il ristorante non accetta prenotazioni, se non in occasioni speciali.
Del resto se lo Spotted Pig, nato nel 2004, ha vinto una stella Michelin un motivo ci dovrà pur essere. La verità è che qui si mangia davvero benissimo e dietro i sapori deliziosi dei piatti c’è il tocco femminile di April Bloomfield, la regina indiscussa degli hamburger di New York.
Più che un ristorante lo Spotteg Pig viene definito gastropub, ovvero una via di mezzo tra un pub e un ristorante ed in effetti l’atmosfera ricorda molto i pub inglesi/irlandesi, con gli arredi tipici in legno e la musica in sottofondo. E nonostante la notorietà e la presenza costante di celebrities, lo Spotted Pig ha conservato il suo stile “casual” motivo per cui molti lo definiscono “il locale in cui le persone normali vanno per sentirsi delle celebrità e le celebrità vanno per sentirsi delle persone normali”. Una parte importante del locale è occupata dal bancone del bar dove ci si può sedere a mangiare o solo a bere una birra alla spina o uno dei tanti cocktail preparati dalla casa.
Anche se l’ambiente è informale e adatto ad ogni situazione, da un pranzo con gli amici ad una cena a due, il tutto è molto curato: i tavolini sono ricoperti da tovaglie bianche in stoffa, le finestre sono decorate da tendine colorate e le pareti sono tappezzate di quadri e disegni di animali, maiale in primis ovviamente, verdure ed elementi floreali. La sala è accogliente e raccolta e dato che il ristorante è sempre affollato dà la sensazione che sia molto più piccola di com’è in realtà; per fortuna da pochi anni è stata aggiunta una seconda sala al piano superiore. Fatto sta che lo Spotted Pig forse non è il locale ideale per chi vuole pranzare o cenare in un’atmosfera rilassata e tranquilla, ma vale la pena sopportare un po’ di rumore e confusione per assaggiare le delizie di questo gastropub situato nel cuore del West Village.
Una volta che vi sarete fatti strada tra la folla e avrete conquistato il tanto agognato tavolo, non vi resta che scegliere cosa ordinare. Lo Spotted Pig propone una cucina che unisce piatti italiani a specialità americane, ma tenete presente che il menù del pranzo si differenzia da quello della cena, come accade del resto in molti ristoranti americani, con una scelta più vasta alla sera.
Ma per fortuna la specialità della casa è sempre presente nel menù: si tratta del delizioso hamburger con formaggio Roquefort. Il formaggio fuso combinato alla carne cotta su una piastra grill a legna crea un mix di sapori eccezionali e se a questo si aggiunge l’abbinamento ad una “montagna” di patatine fritte tagliate molto fini allora il gioco è fatto. Il taglio della carne è davvero spesso, tanto che risulta quasi difficile addentare l’hamburger, ma questo fa sì che la carne resti più rosata e succosa all’interno (con la cottura medium), mentre all’esterno presenta una crosticina dal delizioso retrogusto affumicato. Ma uno dei punti di forza del panino è proprio il pane morbido, fragrante e leggermente dolce. Va da sé che il prezzo non è dei più economici: l’hamburger costa 25 dollari ma li vale davvero tutti.
Il menù dello Spotted Pig potrebbe essere composto anche solo da questo piatto, invece non mancano altre tentazioni per chi non ama gli hamburger. Tra queste, una delle più gettonate tra i clienti sono gli gnudi (20 dollari), una sorta di ravioli della cucina toscana, conditi con una salsa cremosa di ricotta e pesto. In alternativa ci sono insalate, sandwich al formaggio e ostriche. Nel menù della cena troverete pietanze come la polenta, la stracciatella, le scaloppine, la tagliata di carne e persino le orecchie di maiale croccanti.
Vasta è la lista delle bevande, che include birre artigianali alla spina (8-9 dollari), vini come il Pinot e il Sangiovese (un bicchiere costa tra i 13 e i 18 dollari) e svariati cocktail.
Se avete ancora fame, concludete la cena con un dessert fatto in casa, come il creme caramel, una fetta di torta al cioccolato o una crostata ai mirtilli.
Il regno dei cupcake.
Antica cioccolateria.
Ottimi hamburger.
Gelato con gusti particolari.
Spaghetti con polpette.
Negozio ufficiale Samsung.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).