Tenement Museum

Situato nel quartiere del Lower East Side, nei pressi di Little Italy e Chinatown, il Tenement Museum è un luogo che permette ai visitatori di fare un salto indietro nel tempo nella New York di fine ‘800, quando la popolazione della Grande Mela si stava espandendo con l’arrivo sempre più numeroso degli immigrati e stava prendendo forma la società cosmopolita e multiculturale che caratterizza oggi l’America. E proprio in questo museo si può conoscere meglio la storia dell’immigrazione negli Stati Uniti: il Tenement Museum è infatti realizzato all’interno di una palazzina dove trovarono ospitalità, tra il 1863 e il 1935, oltre 7.000 immigrati provenienti da vari Paesi.

Visitare il Tenement Museum è un’esperienza unica ed interessante che non si limita ad ammirare le stanze di un vecchio edificio: all’interno si possono scoprire le storie di alcune famiglie di immigrati, che hanno lasciato dettagli e ricordi della loro nuova vita a New York, fatta di speranze ma anche di tante difficoltà e discriminazioni; si può inoltre conoscere meglio anche il Lower East Side, che da oltre 100 anni accoglie tantissimi immigrati, i quali hanno contribuito a plasmare la cultura e l’aspetto di questo quartiere.

Se dunque avete voglia di fare un tuffo nel passato, non perdetevi questa tappa al °97 di Orchard Street e prenotatevi con anticipo ad una delle visite guidate organizzate dal Tenement Museum.

La storia del Tenement Museum

Dopo aver passato i tanto temuti controlli dell’immigrazione a Ellis Island, molti immigrati di varia nazionalità ricominciavano una nuova vita nel Lower East Side, una zona allora molto economica e meno elegante di altri quartieri. I viali traboccavano di palazzine e condomini dove gli immigrati vivevano in spazi ristretti e spesso in pessime condizioni. Tra questi edifici c’era quello di Lukas Glockner, al 97 di Orchard Street che in origine, nel 1863, contava 22 appartamenti e una taverna al piano terra. Qualche anno dopo sei appartamenti nei piani inferiori furono affittati ad attività commerciali che ridussero il numero delle unità abitative a 16 fino a quando, nel 1935, le continue modifiche ai regolamenti degli affitti, che prevedevano l’obbligo per i proprietari di dotarli dei servizi essenziali, come acqua corrente, elettricità, ecc., spinsero Glockner a sfrattare tutti gli inquilini, tranne gli esercizi commerciali che occupavano i piani inferiori.

Da allora l’edificio non ha subito alcun tipo di modifica o manutenzione e se da un lato questo ha fatto cadere la struttura in uno stato di completo degrado, dall’altro ha permesso di conservare gli appartamenti così com’erano agli inizi del ‘900, come se all’interno il tempo si fosse fermato.  Bisognerà attendere gli anni ’80 per vedere la nascita del Tenement Museum, fondato da Ruth Abram e Anita Jacobson, i quali hanno restaurato e dato nuova vita a questo condominio con lo scopo di far conoscere le storie dei primi migranti di New York.

Cosa vedere

La visita al Lower East Side Tenement Museum comincia al Visitor Center, che comprende, oltre alla biglietteria, anche uno spazio espositivo dove si svolgono anche eventi, discussioni e vengono trasmessi alcuni video-documentari sull’immigrazione a New York. Accanto al Visitor Center si trova anche l’immancabile negozietto di souvenir.

Il museo si può visitare solo con un tour guidato, che accompagna i visitatori in un piano a scelta tra quelli della palazzina. Volendo è possibile anche visitare tutti i piani ma ovviamente è molto più costoso perché non esiste un biglietto complessivo scontato.

Il museo mette a disposizione diverse varianti di tour in modo da poter soddisfare i gusti e gli interessi di tutti: con la visita guidata Shoplife si esplorano i piani inferiori della struttura, dove erano collocati i negozi e gli esercizi commerciali a conduzione familiare; qui avrete modo di visitare la taverna del 1870 gestita dalla coppia tedesca John e Caroline Schneider, una vecchia macelleria, una casa d’aste del 1930 e un negozio di abbigliamento degli anni ’70.

Con il tour Sweatshop Worker avrete modo di vedere come lavoravano gli immigrati nei primi anni del ‘900 e come riuscivano a destreggiarsi tra lavoro e famiglia, visitando anche un laboratorio di sartoria artigianale gestito dalla famiglia Levine.

Hard Times è probabilmente il tour più gettonato tra gli italiani, perché include la visita a due appartamenti del secondo piano che ospitavano la famiglia tedesca Gumpertz e la famiglia italiana Baldizzi. Interessante è il racconto di come questi due nuclei familiari hanno attraversato le grandi crisi economiche americane.
Il tour Irish Outsiders racconta invece le vicende della famiglia irlandese Moores, che nella New York del 1869 lottava per integrarsi nella società americana, senza però voler rinunciare alle proprie tradizioni irlandesi.

Dei tour Hard Times e Sweatshop Workers esistono anche delle versioni prolungate, che includono anche una sezione finale dedicata al dibattito di gruppo sulla visita e sul tema dell’immigrazione in generale. Tenete presente che tutti i tour sono solo in inglese, quindi se non parlate o comprendete bene la lingua potreste non apprezzare appieno questa esperienza.
Una versione più interattiva e adatta anche ai bambini è il Meet the Residents Tour dove oltre alla visita degli appartamenti si possono incontrare gli ex inquilini, interpretati da attori in costumi d’epoca.

Esistono poi altre tipologie di tour sempre legate al tema dell’immigrazione, che non si limitano all’edificio:  tra questi c’è il Walking the Neighborhood, che si svolge nelle vie del Lower East Side e mostra ai visitatori come questo quartiere sia cambiato nel corso degli anni, influenzato proprio dalla varietà di culture ed etnie. È possibile prendere parte anche un tour gastronomico serale che spazia tra i sapori di diverse cucine del mondo.

Consigli utili per la visita

Qualora aveste già in mente il tour che volete fare vi consiglio di prenotarvi online sul sito ufficiale del museo, per evitare così di dover attendere in loco anche alcune ore per il primo tour disponibile, nel caso di affluenza elevata.
I prezzi delle visite sono di 25 dollari per gli adulti, 20 dollari per gli over 65 e studenti. Ai bambini di età inferiore ai 6 anni non è consentito l’accesso al museo.
Il Tenement Museum è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:30, mentre il giovedì la chiusura è posticipata alle 20:30.

Come arrivare

Il Tenement Museum si trova al 97 di Orchard Street, ma il Visitor Center da cui partono tutti i tour si trova al civico 103, all’angolo con Delancey Street. In metropolitana potete scendere alle fermate Grand Street, Delancey Street o Essex Street, mentre in autobus prendete la linea M15 fino alla fermata all’angolo tra Grand e Allen Street.

Galleria Foto


Informazioni e mappa

Nome: Tenement Museum

Nelle vicinanze:

Donut al cioccolato da Erin McKenna Bakery.A 84 metri
melt-9A 126 metri
L'ingresso del negozio Economy Candy.A 232 metri
Una cliente guarda le cose in vendita da Object_ify 139.A 274 metri
Cupcake e altri dolcetti da Sweet Sugar Bakery.A 280 metri
Spaghetti con polpette di carne da The Meatball Shop.A 341 metri
Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).