Museo nazionale FolkA 875 metri
Dove trovare le tradizioni della Corea.
Jogyesa è il principale tempio dell’ordine buddista Jogye, la principale setta del buddismo Zen coreano.
Il tempio è stato fondato nel 1395, agli albori della dinastia Joseon, mentre la struttura ancora oggi visibile risale al 1910 e aveva inizialmente il nome “Hwanggaksa”, cambiato in “Taegosa” durante il periodo della dominazione giapponese, e infine nuovamente cambiato in quello attuale nel 1954.
Jogyesa si trova nel cuore di Seoul e ospita al suo interno un antico pino pluricentenario.
Jogyesa è stato oggetto di attenzione da parte dei media internazionali quando, nel dicembre 1998, fu teatro di lotte di potere tra fazioni di monaci buddisti dell’ordine Jogye: alcuni manifestanti occuparono l’edificio per oltre 40 giorni, prima di essere cacciati dalle forze dell’ordine.
Durante l’occupazione giapponese della Corea, il tempio di Jogyesa era un punto di riferimento spirituale per il popolo coreano. Dopo che la Corea ottenne l’indipendenza, il tempio si mise alla guida di un movimento per liberare il paese dal buddismo di stampo giapponese.
Il tempio ospita ogni anno il Lotus Lantern Festival e organizza programmi speciali per coloro che vogliono sperimentare per un giorno la vita del monaco buddista.
Il tempio è a capo dell’ordine Jogye, che rappresenta il buddismo coreano e che promuove un modello di società in cui le persone vivono insieme in armonia, sotto la guida dello spirito del Bodhisattva. Jogyesa si affermato nel tempo come centro di propagazione e diffusione del buddismo coreano, diventando un punto di riferimento spirituale negli anni tumultuosi dell’occupazione giapponese e della guerra di Corea.
La sala principale è aperta 24 ore al giorno a tutti coloro che cercano spiritualità e raccoglimento, siano essi coreani o stranieri.
La prima cosa che si nota non appena si giunge al tempio sono i bellissimi alberi che lo circondano, alcuni dei quali sono pluricentenari. Un albero di carrube alto circa 26 metri offre in estate un fresco riparo dal sole cocente.
Il tempio consta di alcuni edifici tra cui il Daeungjeon, costruito nel 1938, che ospita la statua di Seokgamoni. Di fronte all’edificio sorge una pagoda a sette piani.
Il tempio di Jogyesa non emana l’aria solenne di altri templi di montagna, né tantomeno offre scenari naturali pittoreschi: al contrario si tratta di un tempio di città, facilmente raggiungibile con ogni mezzo di trasporto. Tutto intorno al tempio si trovano numerosi negozi specializzati in oggettistica legata al buddismo, come ad esempio monili e incensi.
Il cosiddetto “albero pagoda”, chiamato anche Chinese Scholar Tree è un albero ornamentale, apprezzato per i suoi fiori bianchi che sbocciano in estate. Nel mese di ottobre esso produce dei piccoli frutti. E’ un albero è considerato di buon auspicio che si ritiene essere in grado di allontanare le energie negative e portare felicità. E’ tradizionalmente presente in molti templi e palazzi e non manca nemmeno nel tempio di Jogyesa. Il nome Chinese Scholar Tree è stato dato in quanto la sua forma dignitosa ricorda l’aspetto di uno studioso. L’esemplare presente nel tempio si presume avere oltre 450 anni ed è alto 26 metri.
L’ordine Jogye è l’ordine rappresentativo del buddismo tradizionale coreano e vanta 1700 anni di storia. Esso si basa sul Sutra del diamante come testo guida e si caratterizza per lo studio di testi antichi, canti e pratiche devozionali. Lo speciale Kanhwa Zen Programme di cui il movimento è promotore, sta guadagnando interesse in tutto il mondo.
In tutto Jogye conta circa 3000 templi affiliati a livello nazionale, tra cui tre templi Jewel (Tongdosa, Haeinsa e Songgwangsa) che rappresentano i tre gioielli del buddhismo, e un totale di circa 15000 monaci e monache che si dedicano quotidianamente alla preghiera, alla messa in pratica degli insegnamenti del Buddha e alla manutenzione e tutela dei tempi, contribuendo inoltre alla diffusione delle loro dottrine, anche attraverso programmi speciali per avvicinare la gente comune a questo tipo di approccio spirituale.
Daeungjeon è l’edificio più grande del tempio. Le sue dimensioni maestose della sala permettono paragoni con altri edifici dei palazzi reali di Seoul: la sala è dotata di scale su ogni lato, mentre le porte sono decorate con bellissimi motivi floreali. I pannelli di legno del tempio sono dipinti con immagini raffiguranti la vita e gli insegnamenti del Buddha.
All’interno ci sono tre gigantesche statue di Buddha: a sinistra è Amitabha, il Buddha del Paradiso Occidentale, al centro il Buddha storico, che ha vissuto in India e raggiunse l’illuminazione, a destra il Bhaisaiya o Buddha della Medicina, con una ciotola in mano.
Sul lato destro della sala si trova un altare con alle spalle un dipinto raffigurante vari guardiani dall’aspetto feroce, mentre sul lato sinistro si trova un altro altare utilizzato per i servizi funebri.
I credenti che entrano nel tempio si inchinano tre volte poggiando la fronte a terra: una volta per il Buddha, una volta per il Dharma (l’insegnamento) e una volta per il Sangha (i monaci ), 20 dei quali servono in questo tempio. All’esterno si trovano le candele, simbolo del Buddha che illumina il mondo fugando le tenebre e l’ignoranza, e bastoncini di incenso.
Dietro al santuario principale è situata la moderna Amitabha Buddha Hall, dove si svolgono i funerali: qui dieci statue fungono da giudici, chiamati a decidere, 49 giorni dopo la morte di una persona, se questi meriti il paradiso o l’inferno.
Il campanile ospita un tamburo per richiamare gli animali legati alla terra, un gong di legno a forma di pesce per evocare gli esseri acquatici, un gong di metallo a forma di nuvola per evocare gli uccelli e una grande campana di bronzo per evocare creature sotterranee.
Il complesso ospita anche un piccolo museo buddista con dipinti e altri manufatti buddisti, una sala da the, e un centro informazioni per gli stranieri gestito da guide di lingua inglese.
La pagoda Jinsinsari è una struttura a sette piani contenente un pezzo di sarira di Sakyamuni Buddha donato dal maestro zen Dharmapala dallo Sri Lanka nel 1913.
Baeksong è un pino bianco situato accanto al Daeungjeon: è stato designato come Monumento Naturale No.9 in Corea e ha ben 500 anni. Si tratta di una pianta originaria della Cina e con pochi esemplari in Corea.
Questo tipo di albero cresce lentamente e ha un tasso di riproduzione molto basso, il che lo rende una specie piuttosto rara. Si distingue per la sua corteccia bianca. L’albero è alto 14 metri, con una circonferenza di base di 1,85 metri. Nel corso degli anni la pianta è stata amorevolmente curata e accudita, tanto da essere ancora oggi una delle attrazioni più ammirate di Seoul. Quando il tempio Jogyesa è stato spostato nella posizione attuale, anche l’albero è stato anche spostato.
Il Lotus Lantern Festival celebra il compleanno del Buddha è la più grande festa buddista di tutta la Corea. Si tratta di una spettacolare attrazione turistica non solo per i coreani, ma anche per i visitatori stranieri.
Il Festival si tiene ogni anno l’8 aprile ed è preceduto da un periodo di alcune settimane, durante il quale gli abitanti di Seoul appendono lanterne a forma di loto in tutta la città.
L’inizio ufficiale della festa avviene con l’accensione del Jangeumdang, una grande lanterna che simboleggia il buddismo e il compleanno di Buddha, in Seoul Plaza. La festa continua con una vasta gamma di programmi e attività buddiste, prima di concludersi con un imponente corteo di lanterne nel cuore di Seoul.
Al termine della sfilata, tutti i partecipanti e gli spettatori si riuniscono per terminare i festeggiamenti, accompagnati da vari animatori che coinvolgono il pubblico in danze festose.
Circa 100 stand offrono la possibilità di crearsi il proprio rosario buddista o addirittura la propria lanterna. Alcune bancarelle offrono uno scorcio sulla ricca cultura buddista dei vicini paesi asiatici come la Mongolia, la Thailandia, l’India e molti altri. Altre attività includono la possibilità di indossare un hanbok tradizionale coreano o assistere ad una cerimonia nuziale tradizionale.
Dove trovare le tradizioni della Corea.
Tonkatsu molto buono.
Importante e molto interessante.
Nel quartiere di Jung-gu
Dedicato all'arte contemporanea.
Residenza del presidente della Corea del Sud.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).