Tasse aeroportuali

Le tasse aeroportuali sono una voce fissa sul dettaglio dei costi di un biglietto aereo, e vanno ad incidere in quantità variabile, a seconda della compagnia aera, dell’aeroporto e della destinazione.

Basta dare uno sguardo alle varie voci che vanno a comporre il prezzo di un biglietto aereo per rendersi conto che le tasse aeroportuali rappresentano oltre il 40% del prezzo stesso, che in alcuni casi si traduce in una cifra doppia rispetto al costo del volo in se’.
Il rialzo dei prezzi dei biglietti aerei si ripercuote anche sulle tariffe dei tour operator, che sono così legittimati ad aumentare le tariffe fino a 30 giorni prima della partenza, una notizia dal sapore amaro per tutti i viaggiatori.
Alle tasse aeroportuali vere e proprie vanno infine aggiunte le spese di emissione addebitate dalle agenzie o dalle compagnie aeree, che solitamente vanno da 20 a 60 euro a seconda del tipo di volo.

Cosa sono le tasse aeroportuali

Le tasse aeroportuali raggruppano in realtà diverse categorie:

  • Contributo per il passeggero. Si tratta di una tassa legata all’aeroporto, riscossa dal gestore dello stesso a coprire i costi aeroportuali. In linea generale, gli aeroporti più piccoli applicano tasse più basse e per questa ragione vengono scelti da molte compagnie low cost.
  • Sovrapprezzo del carburante e della sicurezza. Le compagnie aeree applicano sovrapprezzi del carburante per ovviare all’incremento costante del prezzo del cherosene, un’eccedenza che può arrivare fino a 70 euro per un volo a lunga percorrenza e a circa 20 euro per un volo a media percorrenza. A tutto questo vanno aggiunte le nuove e rafforzate misure di sicurezza aeroportuali applicate a partire dall’ 11 settembre, misure che hanno portato molte compagnie a modificare le procedure d’imbarco.
  • Tassa di solidarietà. Si tratta di una tassa che va da 1 a 40 euro, a seconda della destinazione e della classe prenotata e che è finalizzata al sostegno ai paesi del terzo mondo. Nei voli entro i confini dell’UE, la tassa va da 1 euro a 10 euro, mentre al di fuori dell’UE varia da 4 a 40 euro.

Le tasse aeroportuali, voce per voce

All’interno del biglietto aereo, le tasse aeroportuali si trovano sotto la voce taxes/fees/charges e sono ripartite in diversi codici:

  • QW: canone passeggero, incassato dall’aeroporto per l’utilizzo delle sue aerostazioni da parte dei passeggeri.
  • YQ: il sovrapprezzo riscosso dalle compagnie aeree per compensare l’aumento del costo del carburante.
  • FR: tassa aviazione civile (riscossa dallo Stato), che finanzia il funzionamento dell’amministrazione dell’aviazione civile.
  • XT: tassa di sicurezza e di difesa dell’ambiente (riscossa dallo Stato), che finanzia le misure di sicurezza e protezione contro gli incendi. L’importo dipende dalla compagnia aerea e dall’aeroporto, con i grandi aeroporti che applicano generalmente tasse più elevate rispetto a quelli piccoli.
  • HB: addizionale comunale e ministeriale, una tassa che tiene conto dello stress determinato dal rumore degli aerei ed è riscossa dal Comune in cui si trova l’aeroporto.

Diritti del passeggero

Le tasse aeroportuali sono regolate da una legge che impone alle compagnie aeree la massima trasparenza. Il passeggero detiene una serie di diritti che può far valere in determinate situazioni, diritti contenuti all’interno della Carta dei Diritti del passeggero creata dall’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.

La Carta dei Diritti del Passeggero stabilisce ad esempio che anche i passeggeri che hanno acquistato un biglietto aereo con tariffa promozionale hanno diritto al rimborso di una parte delle tasse nel caso in cui gli stessi decidano di non effettuare il volo. Le voci rimborsabili sono l’addizionale comunale e ministeriale (HB), la tariffa ministeriale rivolta ai controlli di sicurezza sul bagaglio nella stiva (EX), la tassa legata al diritto d’imbarco del passeggero (IT), l’integrazione prevista per i controllo di sicurezza sui passeggeri e sui loro bagagli a mano (VT) e l’Iva al 10% su tutte le precedenti (FN).

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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