MaidreaminA 802 metri
Maid Cafe.
Il suo nome significa “mondo nuovo” ed in effetti quando è nato nel 1912, il quartiere Shinsekai prendeva spunto da quel mondo ancora sconosciuto che si trovava al di fuori dei confini: un progetto di riqualificazione pensato per ospitare l’Esposizione Industriale Nazionale e che fu poi sviluppato per dare un nuovo impulso alla città. Lo stesso impulso che forse servirebbe oggi al quartiere stesso, trascurato nel periodo del dopoguerra a favore di altri quartieri della città.
Ma a detta di molti è proprio in questa “trascuratezza” che si cela il fascino di Shinsekai, dove tutto è rimasto praticamente com’era 50 anni fa: un luogo carico di atmosfere retrò che di certo farà innamorare i nostalgici del tempo passato. Visitare questo quartiere è di certo un’ottima alternativa per scoprire luoghi meno turistici e blasonati di Osaka e assaggiare specialità tipiche.
Shinsekai fu progettato ispirandosi a due luoghi: Parigi, per la parte settentrionale del quartiere, e Coney Island a New York per la parte meridionale. E proprio nella parte nord non si può non notare quello che è il simbolo del quartiere, la Torre Tsutenkaku, la cui sagoma è molto simile alla celebre Torre Eiffel francese. Nonostante sia stata distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, la torre è stata poi ricostruita in maniera fedele all’originale fatta eccezione per l’altezza: oggi la struttura è alta 103 metri, quasi il doppio rispetto alla precedente. All’interno la torre ospita due osservatori in due diversi livelli che regalano belle viste sulla città e sul quartiere, mentre alla base della torre c’è una serie di punti di ristoro e negozi, cinema e altre attività che già esistevano in precedenza. Potete salire sulla torre dalle 9:00 alle 21:00 ma l’osservatorio all’esterno che si trova più in alto chiude un po’ prima.
Oggi dinanzi ai nuovi grattacieli futuristici la Torre Tsutenkaku potrebbe forse non impressionare più di tanto per la sua altezza, ma all’epoca della costruzione era tra gli edifici più alti di tutta l’Asia ed era collegata ad un luna park, chiuso poi negli anni ’20, attraverso una funivia che regalava ai passeggeri una bellissima vista sul quartiere: ai visitatori dell’epoca sembrava quasi un sogno, una visione di come sarebbe stato il Giappone del futuro con l’avvento delle nuove tecnologie.
Oltre alla torre Tsutenkaku, uno dei motivi per cui visitare Shinsekai è la sua scena gastronomica: i piccoli vicoli del quartiere pullulano di ristorantini tradizionali dove assaggiare deliziose specialità della zona. Le piccole insegne sbiadite e le ambientazioni donano un tocco vintage anni ’60 e la cucina si ispira alle ricette regionali del Kansai, con piatti come il takoyaki (polpette di polle), l’immancabile okonomiyaki (una frittata tipica), ma soprattutto il kushi-katsu, ovvero degli spiedini di carne o verdure fritte. Quest’ultima è la specialità più popolare di Shinsekai, tanto che ne vengono proposte diverse varianti, sia dolci che salate, e molti ristoranti specializzati restano aperti 24 ore su 24.
Non mancano tipici locali di ramen e altre specialità, tra cui anche il fugu, ovvero il noto pesce palla velenoso. I ristoranti e le caffetterie in stile giapponese si affacciano sia nelle stradine che nelle gallerie commerciali, accanto a sale di pachinko e negozi, e propongono tutti prezzi piuttosto economici rispetto ad altri quartieri della città. Non vedrete però i fast food moderni, che non hanno mai trovato spazio qui, così come i conveniente store.
Janjan Yokocho è una galleria commerciale che si estende tra il complesso termale Spa World e il centro del quartiere. Prende il nome da un tradizionale strumento musicale a corde che un tempo si usava suonare nei locali e al suo interno si alternano negozietti di abbigliamento e souvenir piuttosto economici, sale da gioco e punti di ristoro.
Passeggiando per Shinsekai non potrete non notare statue e immagini della “mascotte” del quartiere: Billiken. È una figura alquanto bizzarra e simpatica, considerata un po’ il portafortuna di Shinsekai sebbene sia stata una creazione americana. Il primo Billiken non era altro che una figura decorativa di una giostra del Luna Park, ma dopo la chiusura del parco divertimenti la statua rimase come simbolo del quartiere e oggi se ne trova una anche nella torre Tsutenkaku: si dice che strofinare i suoi piedi porti fortuna.
In linea con la filosofia del quartiere, non poteva mancare un tipico bagno onsen, sebbene la Spa World di Shinsekai anche in questo caso si ispira in parte all’estero. Offre un piano con piscine e ambientazione di stile europeo e un secondo piano che invece omaggia la tradizione asiatica. Le vasche sono alimentate da sorgenti termali naturali che si trovano nel sottosuolo.
Se amate i vecchi cinema di una volta, allora il Shinsekai Toei Cinema fa al caso vostro. Qui i film vengono proiettati quasi senza interruzione e l’ambientazione retrò vi farà volare indietro nel tempo. Ci sono tre sale e potete acquistare i biglietti alle macchinette scegliendo il tipo di film in base al colore: ad esempio il colore rosa indica un film romantico, giallo d’azione, ecc. Questo genere di cinema è ormai praticamente scomparso in Giappone, ma a Shinsekai la tradizione è ancora viva.
La strada che si estende tra la stazione della metro Dobutsuen-mae e la stazione ferroviaria Shin Imamiya negli ultimi anni ha cominciato a popolarsi di hotel economici che si rivolgono a backpackers e viaggiatori con un budget limitato. Si tratta di hotel modesti e con servizi essenziali, ma sicuri e puliti. Vi consiglio di leggere l’articolo sugli hotel ad Osaka.
Potete raggiungere Shinsekai con la linea ferroviaria JR Loop Line fino alla stazione di Shin-Imamiya oppure con le linee della metro Midosuji e Sakaisuji fino alla stazione Dobutsuen-mae.
Maid Cafe.
Complesso di templi buddisti ad Osaka.
Negozio con anime e manga.
Magliette, felpe e moda giovanile.
Videogiochi vintage.
Ramen.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).