Mangiare senza glutine in Thailandia

Uno degli aspetti più belli del viaggio in Thailandia è proprio la possibilità di sperimentare la deliziosa cucina locale, ricca di piatti piccanti e saporiti, ma per i celiaci dietro ad ogni specialità sconosciuta potrebbe nascondersi un’insidia, ovvero il glutine. E oltre alla scarsa conoscenza dei piatti si aggiunge la difficoltà della comunicazione, perché non tutti i camerieri o i venditori ambulanti parlano inglese, perciò chiedere quali sono gli ingredienti di un piatto potrebbe diventare un’impresa alquanto ardua. Ma la celiachia non deve rappresentare un ostacolo e non deve costringervi a rinunciare ad assaggiare le specialità thailandesi. Basta solo un po’ di pianificazione e preparazione per tenere il glutine alla larga e trascorrere una vacanza senza stress e problemi di salute.

Prima della partenza

Se avete deciso di alloggiare in hotel, informatevi se la struttura offre pasti adatti a celiaci, così a colazione o eventualmente anche alla sera potete scegliere di mangiare nel ristorante dell’hotel; in alternativa potete optare per un appartamento o una struttura dotata di una cucina così potete alternare le cene fuori a dei pasti preparati da voi e vi basterà soltanto informarvi sulla presenza di supermercati con prodotti senza glutine. Consultate internet o le guide per ottenere gli indirizzi dei  migliori ristoranti, supermercati e hotel per celiaci della Thailandia e informatevi sulle specialità locali; sarebbe utile anche avere sempre un piccolo glossario alimentare o un dizionarietto, per la traduzione dei principali ingredienti utilizzati in Thailandia.

Su internet potete scaricare anche la “carta del viaggiatore celiaco”, disponibile in varie lingue, che descrive la celiachia ed elenca cosa può e non può mangiare una persona celiaca. È uno strumento molto utile al ristorante se non si conosce la lingua locale, ma se vi fermate a mangiare ad una bancarella o ad un mercato, in particolare durante l’ora di punta, potrebbe essere difficile usarla. In questo caso vi consiglio di preparare delle piccole schede indicando semplicemente ciò che non potete assolutamente mangiare (scrivete ad esempio “no salsa di soia” in thailandese), così vi basterà mostrarle all’ambulante e sarà più facile sia per lui che per voi.

Street food senza glutine

Il consiglio generale, per celiaci e non, è quello distudiare” con attenzione la bancarella a cui rivolgersi prima di ordinare: verificate il livello di pulizia della bancarella e affidatevi a quelle in cui il cibo viene cotto fresco e immediatamente servito, stando alla larga da quelle in cui gli alimenti rimangono troppo tempo esposti sul bancone dopo la cottura. Fate caso anche al tipo di clientela e prediligete le bancarelle che hanno per lo più clienti thailandesi. I thailandesi sono sempre molto gentili e disponibili verso chi mostra rispetto e pazienza nei loro confronti, perciò adottate un atteggiamento cordiale e vedrete che faranno tutto il possibile per prepararvi un delizioso pasto senza glutine! Non dimenticatevi ovviamente di ringraziarli e magari lasciategli anche una mancia, specie se prevedete di ritornare nuovamente nella stessa bancarella.

In ogni caso, essendo la cucina thailandese formata da una grande varietà di ricette, principalmente a base di verdure, pollo, riso e uova non avrete difficoltà a trovare piatti gustosi, saporiti e soprattutto senza glutine! Se volete qualche consiglio su cosa mangiare in Thailandia, ecco una piccola guida per celiaci.

 

Ingredienti sì e ingredienti no

Prima di ordinare dei piatti thailandesi dovete capire quali saranno i vostri “alleati” e quali invece i vostri “nemici”. Nella prima categoria rientrano:

  • le paste curry, che di solito sono fatte in casa e quindi non contengono glutine;
  • i noodle di riso o di fagioli mungo (germogli di soia verde). Esistono tante varietà di noodle, ma la maggioranza  (con grande sollievo dei celiaci) sono fatti di farina di riso e hanno un colore bianco. Ci sono poi altre varietà come i noodle realizzati con fagioli mungo e acqua (wun-sen) che sono privi di glutine;
  • la salsa di pesce. È presente quasi in ogni piatto, ma per fortuna è priva di glutine.

Da evitare:

  • le altre varietà di noodle, come quelli all’uovo, di frumento, grano saraceno, ecc. che   contengono glutine;
  • la salsa di soia, che potete distinguere dal colore (scuro) e dal sapore (molto salato). Se possibile, imparate a pronunciare in thailandese “non voglio la salsa di soia” oppure scrivetelo su un bigliettino e assicuratevi che la persona che prepara il piatto abbia capito;
  • la salsa di ostriche.

A colazione

Se avete la colazione compresa nel soggiorno in hotel, vi sconsiglio di scegliere quella continentale o americana perché di solito comprende toast e cereali. Puntate invece su yogurt, frutta e uova per una colazione leggera e proteica. Se invece prediligete una colazione salata e speziata, in stile tipicamente thailandese, potete optare per del riso al curry, da accompagnare alle uova.

Potrebbe essere una buona idea anche portare con voi dei biscottini senza glutine (potete portarli in valigia dall’Italia o acquistarli in un supermercato locale), da mangiare se avete ancora fame o se volete fare uno spuntino a metà mattinata.

A pranzo e a cena

A pranzo e a cena avrete la possibilità di scegliere tra tantissime specialità senza glutine, tra cui:

  • Pat Thai e zuppe di noodle di riso o di fagioli mungo. I noodle sono alla base di alcune delle specialità thailandesi più famose, come il Phat Thai.  Spesso i noodle sono serviti in brodi di carne (pollo o maiale) con verdure e pezzi di carne. Accertatevi che il brodo sia fatto in casa e non quello confezionato, dove potrebbe esserci il glutine.
  • Piatti al curry. La maggior parte dei curry possono essere mangiati tranquillamente, ma assicuratevi che non venga poi aggiunta della salsa di soia. Alcune delle specialità più famose sono il massaman curry con la carne, il riso al curry o il pollo con curry verde.
  • Piatti saltati in padella (Stir Fries). Molti delle specialità thailandesi sono composte da carne o pesce e verdure saltati in padella con zenzero, aglio e peperoncino. Di solito questi piatti vengono serviti con salsa di pesce, ma non con la salsa di soia, quindi anche questi potrebbero essere una buona scelta.
  • Riso. Il riso è l’alimento onnipresente nella cucina thailandese e viene proposto in tantissime versioni, da solo o nella zuppa, con il curry, fritto, come dolce, ecc. Se non siete sicuri o avete dei dubbi sugli altri piatti, il riso è sempre un’ottima scelta come pranzo leggero o spuntino e potete accompagnarlo a carne, uova o verdure.
  • Verdura e frutta fresca. Specialmente se fa molto caldo, fare un pranzo leggero a base di frutta fresca potrebbe essere una buona idea, ma prendete alcune precauzioni: prendetela intera e da sbucciare e lavatela con dell’acqua in bottiglia. Potrebbe essere una buona idea anche optare per della semplice verdura, ma in questo caso prediligete quella cotta. Se mangiate del cibo fresco lavato con dell’acqua contaminata da batteri potreste soffrire di problemi di stomaco e magari pensare di aver ingerito del glutine, quando il realtà il “vero colpevole” è l’acqua.

Come spuntino

Mentre siete in giro per la città o durante un tour potreste essere colti da un improvviso languorino e magari non trovare niente di adatto a voi o siete di fretta e non avete tempo di fare una sosta. Vi consiglio di tenere sempre uno snack a portata di mano nello zaino, come della frutta secca, dei cracker di riso, una barretta senza glutine o un frutto, così potrete bloccare la fame senza correre il rischio di stare male. Potete portare questi prodotti con voi in valigia oppure acquistarli nei supermercati locali.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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