RakushouA 273 metri
Sala da tè con dolci tradizionali.
Nascosto tra le vie del distretto Gion di Kyoto, si trova uno splendido santuario shintoista che vale sicuramente la pena visitare. In origine il santuario si chiamava Gion, ma, in seguito, quando ci fu la distinzione tra santuari e tempi Buddisti, nel periodo del rinnovamento Meji, fu rinominato Yasaka. Prendetevi del tempo per visitare questo complesso che si sviluppa su una superficie molto ampia e comprende diversi edifici e porte, un teatro ed una sala principale.
In particolare dalla fine del 1800 questo santuario occupa una posizione molto importante nella storia e nella cultura giapponese, tanto che è ufficialmente uno dei santuari aiutati e sostenuti dal governo.
Si trova non lontano dalla zona di Gion.
Secondo la leggenda, bisogna risalire a circa un centinaio di anni prima del periodo Heian per ricostruire la storia del santuario: si stima, infatti, che la sua costruzione iniziò nel 656. Il santuario acquisì un’importanza sempre maggiore durante gli inizi del periodo Heian, in particolare da quando l’imperatore Murakami decise che i messaggeri imperiali dovessero riportare tutti fatti e gli eventi più importanti ai kami, ovvero alle divinità, protettori del Giappone. L’imperatore fece una lista dei santuari alla quale, nel 994, si aggiunse anche il santuario di Gion.
Visitando il santuario di Yasaka avrete la possibilità di conoscere e approfondire la mitologia giapponese, scoprendo la storia di alcune delle divinità più importanti della cultura nipponica.
Il santuario di Yasaka rende omaggio a varie figure mitologiche giapponesi, tra cui Susanoo-no-mikoto, Kushiinadahime-no-mikoto, e Yahashira-no-mikogami. In particolare, una figura molto importante è il dio Susanoo-no-mikoto, che rappresenta le Kunitsukami, ovvero le divinità che vivono sulla terra e che si distinguono dalle Amatsukami, le divinità che invece risiedono nel paradiso. Le gesta leggendarie del dio Susanoo-no-mikoto sono molto famose tra i giapponesi: dopo aver sconfitto la sorella Amaterasu-Omikami, la sua superbia e arroganza crebbero e lo spinsero a commettere diversi crimini. Fu bandito dal paradiso, ma alla fine riuscì a invertire le sorti del suo destino superando numerose avversità: la mitologia narra di come la divinità sconfisse Yamata-no-orochi, un serpente a sette teste che simboleggiava eventi catastrofici, e fece redimere Kushiinadahime-no-mikoto.
La storia di Susanoo-no-mikoto è forse una delle più avvincenti e affascinanti e, forse per questo, molto amata in Giappone tanto che il paese pullula di santuari dedicati a questa figura.
Il santuario funge anche da cornice per numerose manifestazioni e spettacoli. Uno dei festival più famosi è sicuramente il Gion Matsuri, che dura un intero mese e si svolge a luglio. Se visitate Kyoto in questo periodo non potete assolutamente perdervelo! Durante questo mese vengono organizzate numerose cerimonie ed eventi spettacolari che vi riporteranno indietro nel tempo facendovi rivivere l’atmosfera del periodo in cui nacque questo festival.
Questo festival ha una storia antica e affascinante ed è molto importante per i giapponesi in quanto nacque in un periodo estremamente difficile per la popolazione: si tenne per la prima volta nel lontano 869, quando la peste si diffuse nella città di Kyoto e nell’intero paese. Questa epidemia decimò la popolazione e gli abitanti di Kyoto, convinti che fosse causata dalla maledizione di Gozu-Tennou, decisero di riunirsi per appellarsi al dio Gion affinché li liberasse dalla peste. Così costruirono 66 Hokos, delle lance con l’estremità appuntita in cui, secondo le antiche credenze, si pensava avessero dimora gli spiriti cattivi e per questa ragione spesso si tenevano alcuni rituali in cui le lance venivano gettate nel fiume. Il numero 66 non fu scelto a caso, ma rappresentava il numero delle provincie del Giappone durante i giorni della pestilenza. Con le lance e un mikoshi, ovvero una piccola ricostruzione del santuario, gli abitanti di Kyoto invasero le strade della città in una lunga processione che segnò l’inizio del festival Gion Matsuri.
Oltre a questo festival, il calendario degli eventi del santuario è molto ricco. Alla fine di giugno ha luogo, qui e anche in altri templi, la cerimonia shintoista Nagoshi-harae, che segna la fine della prima metà dell’anno. In questo evento i partecipanti pregano affinché la seconda parte dell’anno porti loro benessere e felicità.
Ad aprile, invece, vedrete una grande folla di persone passare dal santuario: la meta finale è il parco di Maruyama, un luogo molto famoso tra gli abitanti, che si radunano qui per ammirare la meravigliosa fioritura dei ciliegi che danno al paesaggio un tocco colorato e romantico.
Se visitate Kyoto nel periodo del tradizionale capodanno giapponese, il santuario di Yasaka è una delle tappe preferite da chi vuole attendere l’anno nuovo all’aperto assistendo a vari rituali e cerimonie che si tengono in questo luogo.
Sala da tè con dolci tradizionali.
Dove è possibile vedere una geisha che va al lavoro.
Tempio nella zona di Higashiyama.
Atmosfera e piatti tradizionali.
Cucina vegana nella zona di Sanjo (Kyoto).
Catena di grandi magazzini.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).