Saijo Festival

Presso il santuario di Isono della città di Saijo, un’antica pergamena risalente al periodo Edo descrive questo evento come uno dei più vivaci ed emozionanti dell’epoca. E a distanza di svariati secoli, il Saijo Festival è ancora uno degli appuntamenti invernali più attesi a Shikoku.

Anche se le sue origini sono poco chiare, gli storici ritengono che questo festival sia nato nel 1757 e sia stato sempre ampiamente supportato dai grandi feudatari di Saijo, che con questa celebrazione volevano rendere grazie alle divinità per gli abbondanti raccolti della stagione; questo spiega la collocazione della festa intorno alla metà di ottobre. Il festival di Saijo attraversò un periodo di declino durante la seconda guerra mondiale per poi ritornare ad occupare un ruolo importante nell’agenda degli abitanti della città e dei tantissimi turisti che oggi arrivano a Saijo, nella prefettura di Ehime, curiosi di assistere a questo evento sensazionale. Un evento che inonda la città di colori e musica con le numerose parate di carri e tamburi tradizionali e che trasporta gli spettatori in un viaggio indimenticabile nella cultura giapponese. 

Le attrazioni

Il festival si svolge nei pressi dei quattro santuari della città: Kamo, Ishioka, Isono e Iizumi.

Le numerose parate che si alternano durante il festival di Saijo sono l’attrazione principale di questa grande festa in cui si conta l’impiego di oltre 120 danjiri (tipici carri di legno), mikoshi (riproduzioni di santuari da portare in spalla) e taiko-dai (carri con al centro il tradizionale tamburo giapponese taiko). Oltre alle dimensioni imponenti di alcuni carri (alcuni arrivano a pesare quasi 3 tonnellate), ciò che lascia senza fiato gli spettatori sono senza dubbio le decorazioni, da cui si denota la maestria degli artigiani della zona: gli intagli del legno, i preziosi dettagli in broccato, i ricami e le sculture sono di eccellente qualità. Per la città questo festival è, infatti, anche un’occasione per elogiare il rinomato settore artigianale, fiore all’occhiello di questa regione.

Le parate attraversano tutti i quartieri della città, fermandosi di tanto in tanto per dar vita a show divertenti e spettacolari, con allegre prove di forza e resistenza tra i vari gruppi di uomini che trasportano i pesanti carri. Tra un intrattenimento e l’altro i visitatori possono assaggiare le specialità tipiche e degustare le birre o i sake locali agli stand. Di notte le lanterne che decorano i carri  illuminano il cammino e la città si accede di mille luci, con le parate che danno vita ad un fiume scintillante in continuo movimento.

Il momento più atteso della festa è quello che ne sancisce la fine: quando i mikoshi si dirigono insieme verso il fiume Kamo. Dopo aver attraversato la città i mikoshi arrivano sulle sponde del fiume e lo attraversano per raggiungere il santuario situato sulla riva opposta. E così che si conclude il festival di Saijo.

 

Ti consiglio di venire in Giappone con GiappoTour! Il viaggio di gruppo in Giappone con più successo in Italia, organizzato da me! Ci sono pochi posti disponibili, prenota ora!
Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).