Come ricordare le cose
Innegabilmente, il processo di invecchiamento cui ogni individuo è sottoposto implica un affievolirsi delle funzioni mnemoniche, tanto che molti accusano di avere delle difficoltà nel ricordare nomi, luoghi e cose. In realtà si tratta di un percorso naturale che va accettato con serenità e che accompagna progressivamente i soggetti di età avanzata. Altro discorso per quanto riguarda i soggetti giovani e adulti, per i quali la memoria dovrebbe funzionare in maniera ottimale, e per i quali eventuali e ripetuti insuccessi in tal senso equivalgono ad una tendenza a drammatizzare, fino ad auto-diagnosticarsi delle imperdonabili lacune mnemoniche o l’incapacità di memorizzare qualsivoglia informazione a lungo termine.
Un’altra ragione per cui le persone spesso hanno difficoltà a ricordare le cose è perché la memoria è una funzione connessa alla concentrazione, il che significa che quando si fanno più cose contemporaneamente si tende a dimenticare più facilmente. Questo spiega inoltre il perché le persone che soffrono di depressione o ansia hanno più difficoltà a ricordare le cose: si tratta di due condizioni che interferiscono notevolmente con la capacità di concentrazione.
Spesso ignoriamo la straordinaria capacità della mente di memorizzare e richiamare informazioni. Molti sono infatti convinti di essere degli smemorati cronici e di riuscire a dimenticare la maggior parte delle cose. In realtà è possibile mettere in pratica alcuni consigli ed esercizi che aiutano la nostra memoria e ci permettono di immagazzinare informazioni e ricordi senza dimenticarli. Se la mente funziona infatti come una sorta di muscolo (e la ricerca sta confermando questo modello) anche la memoria può essere allenata così come si fa quando si vuole mantenere il tono muscolare: più si esercita la mente, più si può contribuire a migliorare la propria capacità di memorizzare.
Ecco alcune strategie per allenare la propria mente a ricordare le cose ed evitare di dimenticarsele.
Il fattore interesse
Uno degli aspetti che aiutano maggiormente a ricordare le cose è il grado di interesse che nutriamo per quelle determinate cose. Più si è interessati, più facilmente ci si ricorderà di quell’informazione o di quell’evento, anche a notevole distanza di tempo. Molte persone, ad esempio, hanno difficoltà a ricordare i nomi delle persone verso le quali non provano alcun interesse. Solitamente tendiamo a ricordare maggiormente le cose che ci coinvolgono, ad esempio molti uomini ricordano facilmente risultati sportivi di parecchi anni prima e paradossalmente dimenticano la data del loro anniversario, pur essendo una ricorrenza annuale, questo perché per natura si è più propensi a ricordare le cose che destano in noi un maggiore interesse.
La memoria visiva
Un valido aiuto a ricordare meglio proviene dalla cosiddetta memoria visiva. Per fare un esempio, immaginate di essere a una festa e di essere presentati a cinque persone, una dopo l’altra in rapida successione. Come poter fare a ricordare tutti i nomi appena appresi? Un piccolo trucco è quello di associare ogni nome ad una caratteristica fisica di quella persona, cercando di focalizzarsi anche su una rappresentazione visiva del loro nome. Apparentemente tutto ciò potrebbe sembrare difficoltoso, ma mettendo in pratica con costanza questo esercizio, si rimarrà sorpresi di quanto velocemente si riescano a memorizzare nomi e cose. Ecco un altro esempio: quante volte ci dimentichiamo dove abbiamo lasciato le chiavi della macchina o il cellulare? Un modo facile per ricordarsi sempre la posizione di un oggetto è quello di soffermarsi alcuni secondi ogni volta che lo posiamo da qualche parte, fissando nella propria mente il luogo preciso
Nero su bianco
Questo è un consiglio particolarmente indicato per tutti gli studenti alle prese con pagine di libri da memorizzare. Quando si sta studiando e si cerca di imparare nuovi concetti, un valido aiuto potrebbe essere quello di scrivere via via tutte le varie nozioni e i nuovi concetti, in forma sintetica (magari sotto forma di elenco) oppure con frasi più articolati. L’atto di scrivere nero su bianco un’informazione richiama la già citata memoria visiva, in quanto lo studente si troverà più facilitato a ricordare, nel momento in cui visualizzerà il foglio su cui egli stesso ha scritto l’appunto.
I classici riassunti che molti studenti fanno a margine dei paragrafi dei libri rientrano proprio in questo esercizio mnemonico e sono spesso una garanzia di apprendimento e memorizzazione.
Questo discorso entra in gioco anche quando si partecipa ad una riunione o si assiste ad una lezione o ad una conferenza: prendere appunti garantisce di memorizzare al meglio le informazioni apprese e di poterle rileggere in un secondo tempo.
Il momento giusto per apprendere
Secondo alcuni studi, vi sono dei momenti della giornata che facilitano il processo di memorizzazione. Uno di questi è il pomeriggio, momento nel quale si ritiene che la soglia di attenzione sia più alta, rispetto ad altri momenti della giornata. Al contrario, studiare di sera o di notte, quando l’organismo è più stanco, non aiuta affatto a ricordare meglio le cose. Ecco perché si sconsiglia sempre agli studenti che devono affrontare un esame il giorno successivo, di ridursi a studiare la sera prima. Al limite, si può sfruttare le prime ore della giornata, poco prima di un esame, per ripassare i concetti precedentemente studiati.
Come ricordare i nomi
Quante volte capita di conoscere una persona per la prima volta e di dimenticare dopo pochi istanti il suo nome. Ecco come fare per imparare a ricordarsi più facilmente i nomi delle persone.
Il primo passo è quello di ascoltare attentamente nel momento in cui la persona ci dice il suo nome, anziché focalizzarsi su quello che stiamo per dire noi. Successivamente possiamo provare a rispondere utilizzando immediatamente il nuovo nome appreso (ad es. “E’ un piacere conoscerti, Marco”). Un trucco da mettere in pratica è quello di associare il nome ad un’immagine visiva che quel nome ci suggerisce, eventualmente legata alle caratteristiche fisiche della persona. Quando ci si congeda, sforzarsi di ripetere nuovamente il nome (“A presto, Marco”).
Quando ci si trova ad essere presentati a più persone contemporaneamente, oltre a mettere in pratica i precedenti consigli per ognuna delle persone, si può provare, nel tempo che si ha a disposizione, a ripassare mentalmente tutti i nomi appresi.
Come ricordare i numeri
Ognuno di noi si trova quotidianamente a dover ricordare molti numeri, tra PIN, numeri di telefono, codici vari ecc. Nel caso dei numeri di telefono, fortunatamente il problema non si pone in quanto normalmente sono tutti memorizzati nelle rubriche dei cellulari e non è necessario ricordarli a memoria. Discorso differente per i codici di accesso (cellulare, bancomat ecc.), che di solito constano di 4 o 5 cifre. Il modo migliore per ricordarli a memoria è associarli ad eventi o date importanti, stabilendo un legame mentale: ad esempio, se il pin del proprio cellulare fosse 8924, si può scomporre il numero di due, 89 e 24, associando entrambi i numeri ad una data o un elemento importante (89 può essere ad esempio l’anno in cui è successo qualcosa di memorabile e 24 potrebbe essere l’età in cui si è fatto qualcosa di altrettanto memorabile). Per i numeri più lunghi, il metodo migliore è quello di effettuare una suddivisione in blocchi di numeri più piccoli e più facilmente memorizzabili. Se ad esempio si deve ricordare il numero 45789428524, sarà più facile ricordarlo se lo si scompone in 457 894 285 24.
Come ricordare le date (compleanni, anniversari ecc.)
Il modo più efficace per ricordare una data importante è quello di annotarla sul calendario o sull’agenda del proprio cellulare, magari impostando la funzione che ci ricordi di quell’evento con almeno una settimana di anticipo. Se da un lato ci si auspica di ricordare per lo meno i compleanni delle persone a noi più care o la data del proprio anniversario, dall’altro non è pensabile di arrivare a ricordare tutti i compleanni dei propri amici e conoscenti, onde per cui la tecnologia può senza dubbio venirci incontro in questo caso.
L’approccio tattile
Indubbiamente ricordare un qualcosa con cui siamo venuti effettivamente a contatto è più facile, perché in questo modo l’informazione diventa reale e non più solo un concetto astratto. Ogni volta che se ne ha la possibilità è bene dunque puntare ad un approccio tattile e visivo: ricordare qualcosa che si ha avuto la possibilità di toccare con mano sarà certamente più facile e naturale e non richiederà particolari sforzi mnemonici.
Memorizzare per associazione
Ecco una delle tecniche più famose per ricordare meglio le cose: indagare e osservare le relazioni intuitive fra gli elementi e la propria esperienza, ossia memorizzare per associazione. Le relazioni non hanno bisogno di essere razionali o logiche, basta che siano in qualche modo memorabili e ci aiutino a ricordare.
Anche associare un colore ad una informazione può rappresentare un valido aiuto mnemonico: basta ad esempio munirsi di post-it di colori diversi su cui annotare le varie informazioni, in modo tale che ad un determinato colore corrisponda un tipo di informazione.
Ripetere
Se si sta cercando di memorizzare un elenco di cose, è utile provare a ripeterle ad alta voce, prima leggendole, poi sforzandosi di farlo senza avere il foglio davanti, fino a quando saremo in grado di ricordare tutte le voci.
Fare delle pause
Questo consiglio è utile soprattutto per coloro che sono alle prese con il tentativo di imparare e memorizzare un alto numero di informazioni, ad esempio in vista di un esame. In questi casi è fondamentale alternare lo studio con momenti di pausa, di almeno 20 e 30 minuti, per lasciare riposare la mente e permetterle di assimilare al meglio le informazioni apprese. In questi minuti di pausa si può approfittare per staccare completamente e fare qualcosa di piacevole come una passeggiata, una chiaccherata al telefono ecc. Il cervello, dopo essersi per così dire rilassato, sarà più recettivo ad immagazzinare nuovi dati e consolidare quelli già appresi. Al contrario, un’ eccessiva stimolazione nel apprendere continuamente nuovi concetti può interferire con tale processo di assimilazione.
Ascoltarsi
Registrare la propria voce mentre si espone un argomento è un esercizio molto utile per la memoria, che permette di riascoltarsi ogni volta che lo si desidera e di assimilare più facilmente quelle informazioni.
Un aiuto dalle immagini
Le informazioni di tipo visivo sono indubbiamente le più facili da ricordare: lo stesso concetto espresso tramite un disegno o un grafico ha più possibilità di essere immagazzinato nella nostra mente. Se si ha la possibilità di farlo, si può optare per realizzare dei piccoli schemi visivi che sostituiscano i classici appunti, in alternativa, si può procedere creandosi delle immagini mentali da collegare ad un determinato concetto. Ad esempio, se ci si deve ricordare un articolo della costituzione, si può provare a visualizzare un’immagine che lo rappresenti, traducendo per così dire una frase in un’azione visiva.
Evitare le distrazioni
Nella delicata fase di memorizzazione di una o più informazioni, è fondamentale assicurarsi di essere in un ambiente tranquillo, privo di stimoli esterni o distrazioni di qualsiasi genere, visive o sonore. Questo permetterà di raggiungere una maggiore concentrazione, che, come si è detto, è un fattore chiave nel processo di memorizzazione. Niente tv accesa, finestre aperte, musica ecc.
A ciascuno il proprio metodo
Uno degli aspetti da tenere in considerazione è che le tecniche finora elencate potrebbero non essere adatte indistintamente ad ogni soggetto. Ciascuno di noi potrebbe trarre maggiori benefici nell’applicare una determinata tecnica piuttosto che l’altra, questo perché siamo tutti diversi e diverso è il nostro approccio con l’atto della memorizzazione. Se non si è mai messo in pratica nessuno dei consigli citati, l’ideale è cimentarsi con tutti, cercando di capire quale meglio si adatti alla propria personalità. Non tutti ad esempio amano prendere appunti e pertanto potrebbero trovarsi meglio applicando degli schemi esclusivamente mentali, senza ausilio di carta e penna.
Indipendentemente dalla tecnica scelta è fondamentale l’essere consapevoli che anche i peggiori smemorati possono fare qualcosa per migliorare sensibilmente le proprie capacità di memorizzazione. Basta solo essere costanti e determinati e i risultati non tarderanno ad arrivare.
Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi godo la vita in ogni sua forma. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).