Come prenotare un hotel a New York

Chi visita New York nella maggioranza dei casi preferisce alloggiare in hotel, ma la scelta della struttura non è semplice, dato che ci sono infinite possibilità di zone, prezzi, servizi, ecc.

Soggiornare in un albergo in centro a Manhattan è naturalmente più costoso, ma si rivela una soluzione strategica per chi ha pochi giorni a disposizione, mentre chi ha più tempo potrebbe anche valutare una struttura fuori dal centro ma ben collegata con la metro, come Williamsburg a Brooklyn e Long Island City nel Queens.

Oltre alla zona in cui dormire, però, prima di prenotare un hotel a New York bisogna considerare tanti aspetti, non solo per una questione di risparmio ma anche per evitare spiacevoli sorprese durante il viaggio proprio perché ci sono alcune particolarità che non vengono ben specificate né segnalate ai turisti.

Eccovi quindi tutti i consigli su come prenotare un hotel a New York e tutto ciò che dovete sapere prima della partenza.

Dove alloggiare e dove non alloggiare

Se avete un budget limitato e pochi giorni, provate a valutare un albergo un po’ decentrato ma sempre a Manhattan: alcune zone ideali potrebbero essere a sud indicativamente da Chelsea verso Wall Street e a nord accanto a Central Park, come l’Upper West Side e l’Upper East Side. Vi sconsiglio Harlem, che seppur oggi sia più sicuro di un tempo, in alcune aree potrebbe apparire un po’ trasandato e se uscite di notte potrebbe darvi una spiacevole sensazione di pericolo. Vi sconsiglio anche il New Jersey e Staten Island, benché bellissimi da visitare, perché i collegamenti non sono proprio eccellenti: il New Jersey non ha la metro ma i treni PATH che non sono attivi 24 ore e non operano con la Metrocard illimitata, mentre Staten Island è servita da poche stazioni e dovete poi necessariamente prendere il traghetto per raggiungere Manhattan quindi gli spostamenti diventano più complicati.

In ogni caso l’elemento fondamentale da considerare sempre è la vicinanza della metro.

La colazione

Raramente le tariffe degli hotel di Manhattan comprendono la colazione, cosa che invece accade più di frequente nelle strutture di Brooklyn o del Queens, ma è spesso possibile aggiungerla con un supplemento, che però in molti casi è piuttosto caro: si parte da circa 10 dollari a testa ma si arriva anche a quasi 30 dollari. Nonostante per molti possa essere una comodità avere la colazione in hotel, in generale ve la sconsiglio: calcolate che con circa 5-6 dollari a persona potete fare una semplice colazione a base di muffin e cappuccino in un bar e avete inoltre la possibilità di variare, assaggiando ogni mattina una specialità diversa, che può essere un bagel, i pancake, i piatti a base di uova, ecc. Se invece con una minima differenza di prezzo tra un hotel e l’altro avete anche la colazione allora valutatene la convenienza. Alcune strutture poi offrono un set per tè e caffè in camera, un’ottima ed economica soluzione per fare colazione in stanza, magari acquistando qualche biscotto o dolcetto al supermercato.

Il wi-fi

Sorprende scoprire come in una città dove il wi-fi è gratuito e disponibile praticamente ovunque, negli hotel sia invece a pagamento nella maggioranza dei casi eccetto, per alcune strutture, nella lobby e nelle aree comuni. Il supplemento varia da un hotel all’altro, con tariffe orarie o giornaliere, ma non si può dire di certo economico. Valutate in base alla vostra necessità e se per voi è fondamentale averlo in stanza optate per un hotel che lo includa nel prezzo.

Le tasse

Quando prenotate un hotel sui portali online è bene fare attenzione alle tasse: dovete sapere infatti che alla tariffa base degli hotel va aggiunta una tassa del 14,75%, calcolata sul costo totale, e una tassa di soggiorno di 3,50 dollari a notte a camera (9,50 dollari nelle strutture a 5 stelle). I portali online gestiscono queste tasse con politiche differenti: in alcuni casi, come Booking, le tasse non sono calcolate nel totale indicato, ma è specificato che sono escluse, mentre siti come Expedia, Lastminute e in generale i portali in cui viene richiesto il pagamento anticipato del soggiorno sono già incluse nel prezzo.

È bene quindi fare attenzione a questo particolare perché alcuni siti sono soliti escludere le tasse per attrarre i viaggiatori e far risultare il totale della vacanza più vantaggioso, ma poi, una volta in loco, vi accorgerete di non aver risparmiato granché.

Carta di credito e addebito al check in

La carta di credito non è obbligatoria ma è sempre opportuno averla. Al momento della prenotazione viene solitamente accettata anche la prepagata come la postepay, che può essere utilizzata sia come pagamento, in caso venga richiesto in anticipo, o come garanzia.  Tutti gli alberghi una volta arrivati al check in vi richiederanno la carta di credito per addebitare una somma a titolo di deposito per eventuali extra, che possono essere il servizio in camera, le telefonate, il minibar, la pay tv, ecc. In questo caso vengono sostanzialmente bloccati dei soldi che solitamente si aggirano intorno ai 50 dollari, ma potrebbe essere anche un importo superiore in una struttura più esclusiva. Questo denaro viene poi restituito dopo la partenza, generalmente qualche giorno dopo il rientro, quindi mettete in conto che sono soldi che non potete utilizzare durante il viaggio. Gli alberghi solitamente non tendono a dare questa informazione agli ospiti, in quanto la danno per scontata, per questo è sempre meglio contattare l’hotel e chiedere a quanto ammonta l’importo. In alcuni hotel è possibile anche lasciare il deposito in contanti.  Al termine della vacanza richiedete anche lo scontrino del deposito che vi sarà utile nel caso di problemi nella restituzione o se magari decidete di saldare gli extra in contanti e vi ritroviate con un doppio addebito.

Le stanze: letti, vista panoramica ed extra

Quando prenotate una stanza ci sono varie cose da tenere in conto, innanzitutto la vista: New york ha uno degli skyline più belli e conosciuti al mondo e avere il privilegio di vederlo direttamente dalla propria camera d’hotel è un’emozione che dovete regalarvi se ne avete la possibilità. Un’altra cosa da considerare è la dimensione dei letti: a New York e negli Stati Uniti in generale non esistono i letti singoli come li intendiamo noi, quindi anche in una stanza singola avrete almeno un letto ad una piazza e mezzo e in una stanza a due letti avrete una camera con due letti grandi, ad una piazza e mezzo o due matrimoniali, quindi può ospitare tranquillamente fino a 4 persone. Per quanto riguarda invece le camere matrimoniali troverete spesso la distinzione tra “king size” e “queen size”: quest’ultimo corrisponde al nostro letto matrimoniale, mentre il “king size” è un letto matrimoniale ancora più grande.

Al contrario delle dimensioni dei letti, scoprirete che le stanze hanno invece dimensioni molto contenute, a meno che non si tratti di suite in hotel di lusso. Gli spazi infatti, soprattutto a Manhattan, sono ridotti, quindi non aspettatevi camere molto ampie. Se alloggiate a Manhattan, in particolare nei pressi di Times Square, aspettatevi anche camere piuttosto rumorose, perciò in caso di sonno leggero è meglio specificare che preferite una camera silenziosa.

Fate attenzione agli extra in camera, come ad esempio i canali a pagamento della TV e a volte basta anche solo pigiare un tasto sul telecomando per vedersi addebitare il costo sul conto della camera.

Le mance in hotel

Pur non essendo obbligatorie, le mance a New York sono una prassi diffusissima e così come avviene nei ristoranti e nei bar i dipendenti contano proprio sulle mance per gran parte del loro stipendio.  Quindi è sempre bene lasciare un paio di dollari al giorno alla cameriera che pulisce la stanza e al cameriere che effettua il servizio in camera e 1 dollaro al facchino che porta le valigie.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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