Ping Chau

Ping Chau è una piccola isola a nord est di Hong Kong, nota anche con il nome di Ping Tung Chau, per non confonderla con un’altra isola dal nome quasi identico, ossia Peng Chau.
Dal punto di vista amministrativo, Ping Chau fa parte del distretto di Tai Po, nei Nuovi Territori.
L’isola è vicina al confine con la provincia di Guangdong (è più vicina alla Cina di quanto non lo sia al centro di Hong Kong) ed ha una superficie di 1,16 km ² .
Il centro urbano più grande dell’isola è Sha Tau, ma molte delle case sono oggi disabitate.
Durante i fine settimana, tuttavia, l’isola diventa piuttosto affollata, tra coloro che vi si recano per nuotare e tuffarsi dalle sue scogliere e coloro che scelgono di trascorrevi l’intero week-end.
Ping Chau dispone di un campeggio e varie aree per fare pic-nic e barbecue.

Caratteristiche

La maggior parte del territorio è ricoperto da vegetazione (numerosi i sentieri costellati di orchidee), ma recandosi verso la parte sud-orientale dell’isola si possono ammirare due enormi rocce conosciute come Drum Rocks; all’estremità nord si trova invece un pezzo di terra che pare somigli alla testa di un drago.
L’isola ha la forma di un fagiolo con la parte concava rivolta verso nord-est. Il suo nome “Ping Chau” significa “isola piatta” in cinese, suggerendo la conformazione del territorio.
Sulla sponda orientale interna della mezzaluna si trovano alcune belle spiagge, al contrario la costa occidentale è per lo più rocciosa.
Dal punto di vista geologico, Ping Chau è costituita da rocce sedimentarie ed effusive, risultato di importanti eruzioni vulcaniche avvenute nel giurassico.
L’isola presenta interessanti formazioni rocciose, alcune delle quali particolarmente spettacolari e raramente visibili in altre parti di Hong Kong.

Cenni storici

Ping Chau faceva un tempo da teatro al contrabbando di armi e oppio e nel corso della Rivoluzione Culturale molti cinesi vi nuotavano sfidando le acque infestate dagli squali nella speranza di raggiungere la libertà che Hong Kong avrebbe rappresentato.
L’isola era una volta sede di una fiorente attività legata alla pesca e contava qualche migliaio di abitanti, fino a quando, durante la Rivoluzione Culturale, venne bandito il commercio con la terra ferma e molti degli abitanti dell’isola si allontanarono, contribuendo ad un dimezzamento della popolazione negli anni ’50.
Oggi l’isola è pressoché disabitata, salvo nei settimana, quando molti ex abitanti vi fanno ritorno.

Da vedere

L’isola ospita un tempio dedicato a Tin Hau, situato nel villaggio di Sha Tau, e un tempio dedicato a Tam Kung, divinità adorata fin da coloro che per primi abitarono l’isola.
In alcuni tratti della costa si sono formate delle piscine naturali che contengono ogni sorta di vita marina, come ricci di mare e granchi. In altri tratti è possibile ammirare oltre 60 diverse specie di coralli e 35 specie di alghe.
Il Tempio dedicato a Tin Hau è stato inserito nell’elenco degli edifici storici sotto tutela del ministero per i beni culturali, mentre l’intera isola è stata dichiarata come “sito di particolare interesse scientifico” nel 1978.
Nel 2001 è stato istituito il Ping Tung Chau Marine Park, attualmente il quarto parco marino di Hong Kong: occupa una superficie di mare di circa 270 ettari che racchiude tutta l’isola.
Infine, Ping Chau è una delle otto aree facenti parte dell’ Hong Kong National Geopark, inaugurato il 3 novembre 2009.

Come arrivare

L’isola è raggiungibile in traghetto dal molo Ma Liu Shui, nei pressi della Università cinese di Hong Kong . Il punto di approdo è il Ping Tung Chau Public Pier , l’unico molo pubblico sull’isola, situato a Wong Ye Kok. Il servizio di traghetti è operato dalla Tsui Wah Ferry Services Co. Ltd, ma solo il sabato, la domenica e nei giorni festivi. Il tragitto dura dura 1 ora e 40 minuti.

Dove si trova

Informazioni e mappa

Nome: Ping Chau
Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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