Ippodromo di CostantinopoliA 443 metri
Piazza che un tempo fu il centro della vita sociale e sportiva.
Anche se il tour delle moschee di Istanbul può sembrarvi faticoso, se volete vivere un’esperienza unica e alternativa non potete perdervi una delle tante gemme preziose. Nascosta tra gli edifici del quartiere popolare Küçük Ayasofya Mahallesi, Piccola Santa Sofia è una moschea poco conosciuta dai turisti.
Ex chiesa cristiana convertita in moschea, al pari di altri luoghi di culto di Istanbul, Piccola Santa Sofia, accoglie fedeli e visitatori in un ambiente in cui l’aspetto moderno e fresco, frutto di una recente e lunga opera di ristrutturazione, si fonde con la storia e la tradizione, creando un’atmosfera unica e suggestiva.
All’esterno della moschea, prima di entrare attraverso il portico in marmo, potete soffermarvi a leggere l’affascinante storia della chiesa, che fu costruita nel sesto secolo su ordine del futuro imperatore bizantino Giustiniano, che con questa opera, intendeva ringraziare i Santi Sergio e Bacco. La leggenda narra, infatti, che, quando Giustiniano fu condannato a morte perché ritenuto colpevole di aver complottato contro lo zio, l’imperatore Giustino I, i due santi apparvero in sonno all’imperatore chiedendogli di risparmiare la vita di Giustiniano. Per questo in origine alla chiesa venne dato il nome “Chiesa dei Santi Sergio e Bacco”. Qualche anno dopo la conquista di Costantinopoli la chiesa venne trasformata in una moschea e negli anni dell’Impero Ottomano l’edificio è stato arricchito con nuovi elementi: vennero aggiunti il portico, la madrasa, la fontana per le abluzioni e il minareto. Come altri edifici di Istanbul, anche Piccola Santa Sofia è stata danneggiata più volte da terremoti e calamità naturali e raggiunse l’apice del suo declino con la costruzione della ferrovia, un’opera che contribuì al degrado della zona che circondava la chiesa. L’edificio rimase nell’oblio per tanti anni fino a quando, dopo una lunga opera di restauro, fu riaperta al pubblico nel 2006.
Le caratteristiche uniche di Piccola Santa Sofia la distinguono dalle altre moschee di Istanbul. Avendo subito varie modifiche nel corso dei secoli, questo capolavoro nasce non solo da una fusione di due architetture differenti, quella bizantina e quella ottomana, ma è anche un connubio di elementi appartenenti a due diverse religioni, la religione cristiana e quella islamica.
É possibile riconoscere l’appartenenza bizantina dalla malta e mattoni utilizzati nella costruzione, dalla pianta ottagonale irregolare e dalle splendide colonne di marmo rosso e verde. Passano invece quasi inosservate all’occhio del visitatore le iscrizioni cristiane dedicate a San Sergio presenti sui capitelli di marmo bianco finemente elaborati con decorazioni floreali. Le iscrizioni cristiane di color bianco sono in antitesi con la vivace e colorata scrittura araba che riporta i nomi di Allah, Muhammad e dei primi califfi. Non è più possibile, invece, ammirare gli splendidi mosaici in oro che, secondo alcuni storici, rivestivano in origine le pareti interne della chiesa bizantina. Oggi i visitatori rimangono piacevolmente sorpresi dalle decorazioni semplici e armoniose di questa moschea che presenta, ad eccezione degli affreschi sulle volte e vicino alle vetrate, pareti interamente bianche che, con il riflesso della luce, illuminano l’interno dell’edificio.
Proseguendo la vostra visita all’esterno della moschea potete ammirare il cortile al cui interno è collocata la fontana per le abluzioni. Il cortile è circondato da piccole celle ad uso abitativo che in origine venivano utilizzate dall’istituto religioso, la madrasa, mentre oggi ospitano negozi di libri antichi e usati e botteghe di artigiani. Se avete del tempo a disposizione e siete alla ricerca di souvenir originali, approfittatene per curiosare tra gli scaffali di questi pittoreschi negozietti, in cui potete trovare meravigliose ceramiche dipinte a mano e antichi manoscritti risalenti all’epoca ottomana.
Concludete la vostra visita ammirando il piccolo minareto che si trova accanto alla moschea e passeggiando nell’antico cimitero ottomano che si trova sul retro della moschea.
La moschea Piccola Santa Sofia si trova a circa dieci minuti a piedi dalla Moschea Blu. Per raggiungerla, dalla Moschea Blu dirigetevi a est, attraverso il Bazar Arasta e proseguite scendendo la collina lungo la via Küçük Ayasofya Camii che vi porterà direttamente di fronte alla moschea.
Essendo un luogo poco conosciuto rispetto ad altre attrazioni di Istanbul, troverete un’atmosfera tranquilla e, di sicuro, un ambiente meno affollato.
Se capitate durante l’orario delle preghiere, attendete all’esterno l’uscita dei fedeli. L’ingresso alla moschea è gratuito.
Piazza che un tempo fu il centro della vita sociale e sportiva.
La più bella moschea di Istanbul.
Dove è possibile trovare qualunque cosa.
La più antica di Istanbul.
Caratteristico e unico.
Collega la Istanbul storica a quella moderna.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).