Wat BowonniwetA 18590 metri
Un tempio reale.
Nakhon Pathon è un paese situato a circa 50 km ad ovest di Bangkok. Si tratta di una vera e propria miniera di attrazioni e luoghi da esplorare, il luogo ideale a cui dedicare una gita volta alla scoperta di luoghi in cui la vita Thai sia ben in evidenza. Tra le tante attrazioni vale la pena menzionare la Sanam Chandra Royal Place, il Giardino delle Rose, il Museo Automobilistico Jesada, il Thai Human Imagery Museum. Tra tutte, non bisogna lasciarsi sfuggire la Phra Pathommachedi, una famosa stupa (monumento buddhista) della Thailandia: si tratta infatti della più alta e antica di tutto il paese ed è il luogo in cui venne introdotto il buddhismo in Thailandia per la prima volta.
Non esistono registri ufficiali riguardo la storia di questo monumento, ma si ritiene che sia stato costruito intorno al 193 a.C., in modo che somigliasse alla Grande Stupa di Sanchi (India). Il primo testo in cui se ne trovano riferimenti sono le scritture buddhiste del 675; tuttavia, i ritrovamenti storici risalgono fino al IV secolo. Gli storici dell’epoca moderna lo considerano il più grande edificio della cultura Dvaravati.
L’incertezza riguardo le sue origini ha portato alla nascita di numerose leggende sulla costruzione di questo edificio, la più famosa è la leggenda del Phaya Gong e Phaya Phan. La storia racconta del re di Nakhon Chai Si, chiamato Phaya Gong, che ebbe un figlio, Phan. L’astrologo di corte fece una terribile predizione sul suo futuro, affermando che avrebbe commesso un fratricidio. Il re decise di abbandonare suo figlio, che venne poi adottato da Granny Hom, una donna senza figli che lo fece crescere a Ratchaburi. Un giorno, l’elefante di un signore locale iniziò ad attaccare la gente: Phan si recò sul luogo e riuscì a domarne la furia. Il signore, scoprendo dell’atto eroico di Phan, decise di adottarlo come suo figlio. Phan era molto ambizioso e voleva conquistare il regno di Phaya Gong, a cui scrisse per richiedere un duello tra elefanti: Phan uccise Phaya Gong e, seguendo le usanze, chiese a sua moglie di sposarlo, ma lei lo riconobbe immediatamente e gli raccontò la verità. Phan divenne re e come primo atto decise di far giustiziare l’anziana Granny Hom per non avergli rivelato la verità sulla sua storia prima che potesse uccidere suo padre. Col passare del tempo, però, si trovò colto dai sensi di colpa e iniziò a cercare un modo per espiare le sue colpe: si rivolse a un maestro buddhista, che gli consigliò di far costruire una grande, alta stupa che contenesse una reliquia di Buddha. Questa doveva essere nello stile dello Sri Lanka e avere un grande gong al suo interno. Diversi secoli dopo, il re di Bago volle recuperare il gong e decise di effettuare degli scavi nelle fondamenta della stupa: questa collassò e il re cercò di ricostruirla seguendo lo stile Khmer.
La struttura si trova su una piazza spesso usata per fiere e mercati nei periodo religiosi. Intorno all’edificio, all’interno di piccole nicchie, si trovano centinaia di rappresentazioni di Buddha. Sono presenti dei cunicoli all’interno dei quali una scalinata conduce a piccole camere che custodiscono varie statue di Buddha ed altari presso cui i fedeli sostano per porgere i loro omaggi.
Ad attirare l’attrazione di tanti è sicuramente la maestosa statua di Buddha, restaurata sotto il regno di re Vajiravudh (Rama VI): nel 1909 vennero notati diversi danni che ricoprivano gran parte del corpo, ad esclusione di testa, piedi e mani. Alla base della statua sono custodite proprio le ceneri di Rama VI. Girando intorno al cortile si troveranno tantissime campane che i visitatori possono suonare per attirare la buona sorte.
All’interno del complesso sono inoltre presenti due musei, il Museo di Wat Phra Pathom Chedi e il Museo Nazionale di Phra Pathom Chedi, che espongono un’interessante varietà di reperti trovati durante gli scavi di Nakhon Pathom, tra cui sculture in pietra e reliquie.
Il Museo Nazionale è diviso in tre sezioni:
È inoltre presente un mercato dove è possibile acquistare gli amuleti buddhisti e cibo tipico Thai.
In certi periodi dell’anno i visitatori avranno la grande opportunità di assistere a svariate cerimonie religiose e assaporare le gustose specialità offerte dalla cucina locale. Per esempio, nel dodicesimo mese lunare (solitamente Novembre), viene organizzata la Fiera Annuale: si tratta di un giorno veramente speciale, in cui gli abitanti del posto si recano in questo luogo di culto per omaggiare Buddha e fare piccole donazioni.
Un’altra importante ricorrenza è la cerimonia del compleanno di Phra Ruang, festeggiata il 2 novembre. Durante questa festività vengono celebrate le immagini di Buddha: migliaia di devoti giungono al tempio per quest’occasione e portano con sé uova sode dipinte di rosso e ghirlande di fiori per adorare Buddha.
Essendo situata a pochi passi dalla stazione, il mezzo migliore è sicuramente il treno: da Bangkok viaggiano infatti mezzi ogni 30 minuti circa. Sempre da Bangkok, è possibile arrivare in autobus o tramite un servizio navetta che scorta direttamente alla stupa. Tuttavia, il modo più veloce è sicuramente servirsi di un taxi, che possono essere prenotati direttamente dagli alberghi anche per escursioni di un’intera giornata concordando il prezzo e le soste con l’autista prima della partenza.
L’area del tempio è aperta tutti i giorni dalle 7 alle 20 ed è previsto l’acquisto di un biglietto di 40 Baht (circa 1,10€). Il museo Wat Phra Pathom Chedi è aperto dal mercoledì alla domenica dalle 9 alle 16.30, mentre il museo Nazionale di Phra Pathom Chedi è aperto negli stessi giorni ma chiude alle ore 16. Sono visitabili pagando un biglietto di 30 Baht (0,80€)
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).