Five GuysA 600 metri
Ottimi hamburger.
Si affaccia sull’East River, nel cuore di New York, ma paradossalmente basta mettere un piede al suo interno per ritrovarsi fuori dagli Stati Uniti: il terreno su cui sorge il Palazzo dell’Onu gode del diritto di extraterritorialità. È quindi un luogo che appartiene un po’ a tutti gli Stati membri ed in effetti l’ambiente è molto internazionale: i tour sono disponibili nelle sei lingue ufficiali riconosciute dall’Onu (Arabo, Cinese, Inglese, Francese, Russo e Spagnolo), la sala ristorante propone un menù internazionale e le opere d’arte provenienti da vari paesi.
Benché non sia una delle attrazioni principali di New York, potrebbe essere interessante visitare questo luogo che appare come un grande mosaico composto di tanti “pezzetti di mondo” e al di là degli ambienti molto solenni, si nascondo sorprese inaspettate.
La sede delle Nazioni Unite fu costruita negli anni successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale ed è composta da un complesso di edifici, tra cui spicca il celebre Palazzo di Vetro, che ospita il Segretariato. Dall’esterno questo grattacielo colpisce per le sue dimensioni imponenti che mettono un po’ in secondo piano gli edifici circostanti, tra cui c’è il General Assembly Building, che si estende invece in larghezza per ospitare le delegazioni durante le assemblee e il Conference Building, dove ha sede la Camera del Consiglio di Sicurezza.
Ai “piedi” del Palazzo di Vetro si trova anche un edificio di dimensioni più modeste che ospita la Biblioteca Dag Hammarskjöld. Frutto di una donazione, la biblioteca vanta una collezione di circa 400.000 libri, 9.800 tra periodici e quotidiani e 80.000 cartine geografiche. Qui si possono vedere inoltre una serie di volumi e documenti legati alle attività dell’Onu.
Oltre alla guida, a darvi il benvenuto c’è anche il Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki Moon, che accoglie i visitatori con un breve messaggio registrato. All’inizio della visita guidata vengono fornite anche una serie di informazioni sulla storia dell’Onu, sulla sua composizione e le funzioni e si passerà poi ad una breve panoramica sulla costruzione dei vari edifici che compongono la sede.
Il tour procede poi attraverso le sale e gli uffici principali fino ad arrivare alla collezione di opere d’arte, le quali però non sono concentrate in un’unica area espositiva ma si distribuiscono in vari saloni; alcune sculture e opere sono anche collocate all’aperto, nel giardino.
La collezione di opere d’arte è composta da donazioni fatte sia da privati che dai paesi membri delle Nazioni Unite e comprende dipinti, sculture e arazzi; si tratta di veri e propri capolavori, tra cui una copia di Guernica di Picasso, una splendida vetrata dipinta da Marc Chagall ed un mosaico realizzato su un disegno di Norman Rockwell. Ma oltre alle opere c’è una serie di oggetti e sculture simboliche, tra cui la Campana Giapponese della Pace, i resti del Muro di Berlino e tanto altro ancora.
In una delle sezioni si ha l’opportunità di vedere i 30 articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo sotto forma di opera d’arte realizzata dell’artista brasiliano Octavio Roth; adiacente si trova una mostra sul disarmo, che espone alcuni oggetti, tra cui i resti dell’esplosione nucleare di Nagasaki e Hiroshima, mine di vari tipi e forme e l’Escopetarra, una chitarra fatta con un fucile da Cesar Lopez, un musicista colombiano e attivista sociale.
Il tour prosegue con la visita della sala riunioni del General Assembly Building e del Consiglio di Sicurezza.
Se volete fare una breve pausa o uno spuntino potete fermarvi al Visitor’s Café, all’interno del Visitor’s Center, che propone un menù variegato, che spazia dalla pizza al sushi.
Se invece volete pranzare nella stessa sala in cui vengono serviti i rappresentanti dei paesi e gli impiegati dell’Onu, vi consiglio di prenotare un tavolo. Il pranzo è servito a buffet e comprende tante pietanze internazionali; il prezzo è di circa 35 dollari a persona e avrete la fortuna di pranzare con una bellissima vista sull’East River.
Il Palazzo dell’Onu è aperto al pubblico per le visite dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 16.30; nel weekend il Centro Visitatori è aperto dalle 10.00 alle 16.15, ma non si effettuano tour. Le visite guidate durano circa 45 minuti-un’ora e sono disponibili anche tour specifici per i bambini e tour anche nelle lingue non ufficiali, come l’italiano.
I biglietti possono essere acquistati online o direttamente in loco per la visita successiva, ma tenete presente che al Centro Visitatori hanno una disponibilità limitata di biglietti. I prezzi sono i seguenti:
Per i biglietti acquistati online è previsto un supplemento di 2 dollari.
All’ingresso è necessario superare i controlli di sicurezza, quindi mettete in conto un po’ di attesa; si consiglia di arrivare un’ora prima della visita. Non è consentito l’accesso ai bambini di età inferiore ai 5 anni per motivi di sicurezza. È inoltre necessario mostrare un documento d’identità per i visitatori di età superiore ai 18 anni ed è richiesto un abbigliamento appropriato. Non dimenticatevi poi di farvi mettere il timbro dell’Onu sul passaporto! Sarà un bellissimo ricordo della vostra visita.
Il Palazzo dell’Onu è situato nella zona chiamata Turtle Bay, a est di Midtown e considerato che siete in zona potete abbinare la visita ad una piacevole passeggiata lungo le sponde dell’East River. Potete raggiungere il Palazzo dell’Onu in metro scendendo alla stazione Grand Central Terminal per poi proseguire per un breve tratto a piedi. Nei dintorni potete approfittarne per visitare altre attrazioni come la New York Public Library e Bryant Park, la Fifth Avenue e l’Empire State Building.
Ottimi hamburger.
Grattacielo in stile art-deco.
Enorme negozio di fumetti.
Buon caffè e bella atmosfera.
Mercato alimentare.
Antica cioccolateria.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).