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Incorniciato da bellissimi giardini, il Palazzo Imperiale di Kyoto è il luogo ideale per coloro che desiderano ripercorrere la storia del Giappone e rivivere gli antichi fasti dell’Impero. La ex residenza degli imperatori vi porterà in un viaggio indietro nel tempo e tra le sue eleganti pareti potrete accendere la fantasia ed immaginare la vita quotidiana della famiglia reale, impegnata negli incontri con i membri del governo e nelle feste che si tenevano nei giardini. Dal 1869, epoca del Rinnovamento Meji, il Palazzo Imperiale di Kyoto perse il suo ruolo centrale poiché tutte le principali funzioni governative furono trasferite a Tokyo e di conseguenza la nuova residenza ufficiale degli imperatori divenne il Palazzo Imperiale di Tokyo.
Oggi il Palazzo Imperiale di Kyoto è un edificio di inestimabile valore storico che ogni giorno apre le sue porte ai tantissimi visitatori curiosi di conoscere meglio la storia dell’impero. Per poter visitare il palazzo è necessario prenotare una visita guidata e vi consiglio di prenotarla con largo anticipo considerando il gran afflusso di turisti che visitano il palazzo ogni anno.
Il Palazzo Imperiale è circondato da alte mura che ne delimitano il perimetro e si sviluppa su un complesso di sontuosi edifici che sfoggiano il tradizionale stile architettonico giapponese. Si tratta di una vera e propria cittadella al cui interno furono costruite le dimore degli aristocratici che si alternano a meravigliosi giardini. Non aspettatevi, però, un maestoso palazzo simile alle principali reggie europee: la maggioranza dei tanti edifici che compongono il palazzo sono strutture in legno non molto alte. Come la maggior parte degli antichi edifici di Kyoto anche il Palazzo Imperiale è stato danneggiato più volte dagli incendi e dalle guerre dall’anno della sua costruzione che ha avuto luogo nel 794. Gli edifici che potete ammirare oggi non rispecchiano quindi l’aspetto originale, ma hanno origini recenti: furono completati nel 1855 e ciò si evince anche dallo stile architettonico, tipico del periodo Heian.
La porta principale del palazzo, la cosiddetta Kenrei-mon, si trova sul lato sud ed è una struttura supportata da quattro pilastri e con un tetto in legno di cipresso. Ai lati dell’edificio potete vedere due alberi molto famosi, un albero di ciliegio alla sinistra ed un albero tachibana sulla destra, considerati entrambi sacri. Questo edificio svolge da sempre una funzione molto importante all’interno del palazzo in quanto qui si svolgono le cerimonie ufficiali del governo e in questa cornice vengono accolti i capi di stato dei paesi esteri o i funzionari del governo. Oltrepassando questa porta si raggiunge una seconda porta, chiamata Jomei-mon, che cattura immediatamente lo sguardo del visitatore con il suo colore rosso acceso e il suo caratteristico tetto tegolato.
Dalla Jomei-mon si giunge all’edificio più importante del palazzo, la sala Shishin-den. Con i suoi 33 metri di altezza ed uno stile architettonico tradizionale caratterizzato da un tetto a due spioventi questa sala è stata testimone delle più importanti cerimonie di stato, tra cui l’ascesa al trono degli imperatori Taisho e Showa e l’incoronazione di tanti reali. Al centro della Shishin-den si trova una lunga e stretta strada chiamata hishashi che circonda l’ala principale di una dimora aristocratica, costruita nello stile architettonico tipico del periodo Heian. In questa zona potete passeggiare in un ampio spazio all’aperto che vi condurrà poi alla stanza centrale del Trono. Alla stanza si accede attraverso una bellissima porta scorrevole decorata da un dipinto raffigurante i volti di 32 santi cinesi; questa porta viene chiamata kenjou no shouji e fu costruita per garantire una certa riservatezza all’imperatore che qui poteva rifugiarsi lontano da occhi indiscreti. Al centro della stanza, su una piattaforma ottagonale a 5 metri dal pavimento si può ammirare in tutto il suo splendore il famoso trono, il cosiddetto Takamikura. Questo trono ha origini molto antiche: risale al lontano 707 e fu realizzato durante il regno dell’imperatore Genmei per essere poi utilizzato durante le cerimonie d’incoronazione. Il trono che potete ammirare oggi è una ricostruzione che venne realizzata nel 1913 cercando di creare una copia il più possibile identica all’originale; presenta una verniciatura nera e ai lati è possibile ammirare due targhe dove erano poste la spada e il sigillo dell’imperatore. Sul piccolo tettuccio posto sopra il trono è collocata la statua di una fenice e tutto intorno il tettuccio è decorato con piccole statuette di fenici, specchi e preziosi elementi decorativi. Alla destra del Tamikakura si trova il trono dell’imperatrice, che vanta gli stessi colori e la stessa forma del trono dell’imperatore, ma con dimensioni più ridotte e decorazioni più semplici. Il trono dell’imperatrice viene chiamato Michodai e sul tettuccio che lo ricopre, al posto della fenice si trova la statua dell’uccello mitologico rancho. Purtroppo non è possibile avvicinarsi tantissimo ai troni che sono protetti da pannelli trasparenti per conservarli al meglio e impedire che vengano danneggiati.
Accanto alla Shishin-den, sul lato ovest, si trova la sala Seiryo-den. Come potrete notare anche questa sala presenta un tetto a due spioventi ed è costruita prevalentemente in legno di cipresso. L’atmosfera solenne che regna in questo luogo è la stessa che si respirava in passato quando l’imperatore era solito incontrare gli aristocratici e i funzionari del governo e tenere le riunioni più formali proprio all’interno di questa sala; al centro si trova anche un’area all’aperto in cui l’imperatore si rilassava e riposava passeggiando tra i rari alberi di bambù che arricchiscono questa zona. Sul lato nord della sala potete ammirare l’edificio in cui in origine l’imperatore trascorreva la notte, prima che venisse costruita la residenza ufficiale, la cosiddetta daidairi. Il lato ovest di questo edificio venne poi riservato alle più semplici funzioni dell’imperatore, mentre la parte sud divenne l’archivio in cui erano custoditi i documenti dell’Impero. Nella zona della sala Seiryo-den potete ammirare i bellissimi dipinti che decorano gli interni degli edifici, realizzati dagli artisti della scuola Tosa.
Proseguendo nel tour potete visitare un altro degli edifici più importanti del tempio, il Kogosho, che sfoggia un’architettura particolare, nata dalla fusione dello stile shinden zukuri con lo stile shoin zukuri. Qui l’imperatore riceveva i messaggeri dello shogun Tokugawa e al suo interno si svolgevano anche diversi rituali. Il Kogosho è stata anche la cornice di alcuni eventi storici molto importanti: qui nel 1867 venne proclamata la restaurazione del regno dell’imperatore.
Oltre a questi edifici più importanti potete ammirarne tanti altri, ognuno dei quali svolgeva una differente funzione in passato. Nella sala Ogakumonjo l’imperatore trascorreva il suo tempo a leggere e studiare ed oggi al suo interno si tengono seminari e incontri dedicati alla lettura di poesie; prima che la capitale venisse spostata a Tokyo, la residenza dell’imperatore fu l’edificio Otsunegoten che con le sue quindici stanze è la struttura più grande del palazzo; visitando l’Osuzumisho potete ammirare i luoghi in cui l’imperatore era solito trascorrere il periodo estivo; la sala Koshun, infine, fu lo studio in cui l’imperatore Komei amava trascorrere il suo tempo dedicandosi alla lettura.
Ci sono poi altri edifici che erano utilizzati esclusivamente per accogliere i funzionari del governo o i nobili durante gli incontri ufficiali; tra questi c’è l’Okurumayose, l’ingresso riservato agli ospiti più importanti che poi erano soliti attendere l’imperatore all’interno dell’edificio Shodaibunoma che si sviluppa su tre stanze; gli ospiti venivano condotti in una delle tre stanze in base al loro rango.
Il Palazzo Imperiale domina il centro di un’ampia oasi verde che oggi è un parco pubblico, perciò approfittatene per trascorrere del tempo a passeggiare immersi nella natura e ammirando i bellissimi giardini del palazzo. All’interno del parco si trova anche l’ufficio Kunaicho in cui potete recarvi per richiedere il permesso speciale necessario a visitare il palazzo.
Non è ad accesso libero ma bisogna recarsi prima all’agenzia che si occupa degli accessi e mostrare il passaporto. Potete visitare il sito internet ufficiale per altre informazioni a riguardo.
E’ chiuso il sabato e la domenica e nei giorni festivi.
Si può arrivare con la linea della metropolitana Karasuma, stazione Imadegawa.
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Per comprendere al meglio la cultura dei manga.
A pranzo donburi, la sera kaiseki.
Sapori fusion, italiani e giapponesi.
Con varie parti molto interessanti.
Dolci tradizionali in chiave moderna.
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