Palazzo Akasaka
Costruito agli inizia del ‘900 come residenza reale per l’erede al trono, Palazzo Akasaka non ha nulla da invidiare alle regge europee: lo stile barocco ricco di decori, le stanze sfarzose e i giardini pittoreschi mostrano un’influenza occidentale. Ed in effetti sin dagli anni ’70, quando il paese ha cominciato ad integrarsi maggiormente con la comunità internazionale, il palazzo è usato come residenza e luogo di ricevimento in cui accogliere leader mondiali, diplomatici e altri ospiti d’onore in visita in Giappone. Proprio in omaggio agli ospiti stranieri è stata aggiunta un’ala in stile giapponese, per poterli ricevere in un ambiente tradizionale e accogliente.
Quando non viene utilizzato per ospitare personaggi e politici illustri, alcune sezioni di Palazzo Akasaka sono aperte al pubblico, un’iniziativa che permette ai turisti di ammirare più da vicino questo gioiello architettonico. Se avete la fortuna di visitare Tokyo quando il palazzo è accessibile vi consiglio di non farvi sfuggire questa occasione.
Un connubio tra Oriente e Occidente
Uno degli elementi che salta all’occhio è lo stile architettonico neo barocco che contraddistingue l’edificio e che rappresenta un’unicità nella Terra del Sol Levante. Ma non mancano alcuni elementi di design che si ispirano alla tradizione giapponese, come i materiali utilizzati, alcuni decori e le statue che decorano il tetto dell’edificio, raffiguranti l’armatura di un samurai. Questa fusione tra oriente e occidente si ritrova anche all’interno dell’edificio.
L’ala occidentale
L’ala occidentale del palazzo è senza dubbio la sezione più carica di fascino, data anche dal fatto che si tratta della parte storica e originale dell’edificio.
Qui i visitatori possono visitare ampie sale arricchite di decori, intarsi, dipinti, velluti e dettagli in oro, ciascuna adibita ad una diversa funzione: vi ritroverete ad esempio a passeggiare in ampi saloni dove si tengono banchetti e ricevimenti, negli uffici in cui si firmano trattati o si svolgono incontri diplomatici, nella sala stampa e in molti altri ambienti. La sala più elegante del palazzo è Asahi no Ma, la prima posta dopo la scalinata d’ingresso e quella usata come luogo di ricevimento, benvenuto e incontro degli ospiti internazionali in visita. Sono sicuro vi lascerà senza fiato: notate il dipinto sul soffitto, che ritrare Aurora, la dea romana dell’alba, i lamapadari di cristallo e il pavimento ricoperto da una moquette pregiata realizzata con 47 sfumature di viola che ricreano dei motivi a forma di fiore di ciliegio.
Vi consiglio di avvalervi delle audioguide disponibili all’ingresso che vi forniranno dettagli specifici e curiosità sulle varie sale, con riferimenti anche agli arredi e alle opere d’arte che decorano le stanze, dove trovate sia elementi giapponesi che internazionali, tra cui dipinti, lampadari e tanto altro ancora. Anche nei materiali è stato usato un mix elegante e pregiato, combinando assieme elementi come il marmo italiano, il cristallo francese, i tessuti artigianali e il legno giapponese.
Tutt’intorno l’edificio principale del palazzo si estendono giardini curatissimi, con aiuole fiorite, siepi, fontane e sentieri che si fanno strada nel verde permettendo ai visitatori di passeggiare in quest’oasi naturale e scattare bellissime foto ai giardini e al palazzo.
L’ala giapponese
Aggiunta in un secondo momento, l’ala giapponese si trova in un edificio separato progettato in stile tradizionale dall’architetto Yoshiro Yaniguchi, lo stesso autore del Museo Nazionale d’Arte di Tokyo, e costruito con legno proveniente da varie aree del paese. Anche la cornice che circonda l’ala giapponese è perfettamente in linea con la struttura: si affaccia su un bellissimo giardino dominato da un ampio lago di carpe, con intorno prati verdi, bonsai, lanterne e altri elementi tipici dei giardini giapponesi. Questo edificio si compone di varie sale e viene usato principalmente per incontri, banchetti e altri eventi culturali in cui agli ospiti vengono servite specialità giapponesi e possono prendere parte alla cerimonia del tè. Un elemento da notare è il sentiero che conduce a questo edificio: su entrambi i lati sorgono alberi tutti diversi tra loro, che sono stati piantati dai vari capi di stato e ospiti importanti nel corso degli anni. Tra questi c’è anche una quercia inglese piantata dalla Regina Elisabetta II.
Come arrivare
Palazzo Akasaka si trova a circa 5 minuti a piedi dalla stazione Yotsuya, la quale si può raggiungere comodamente con la linea JR Chuo Line dalla stazione di Tokyo o di Shinjuku. In alternativa la stazione Yotsuya è servita anche dalle linee della metro Marunouchi e Namboku.
Informazioni generali per la visita
Palazzo Akasaka è aperto al pubblico solo nei giorni in cui non è utilizzato per questioni di Stato e cerimonie. Questo è da tenere presente in quanto il calendario del palazzo è irregolare e soggetto a cambiamenti che potrebbero interessare anche i visitatori provvisti di prenotazione.
Ci sono tre diverse formule di accesso che permettono di visitare diverse sezioni del palazzo. Se volete semplicemente accedere ai giardini esterni e ammirare l’edificio da fuori non è richiesta alcuna prenotazione e l’accesso è possibile dalle 10:00 alle 16:30 ad un costo di 300 yen. Se invece volete accedere alla sezione occidentale del palazzo e ai giardini che si trovano nella parte retrostante l’edificio allora è richiesto un biglietto di 1.500 yen ed è consigliata la prenotazione online in quanto vi è un numero limitato di ingressi giornalieri.
Per quanto riguarda la sezione giapponese, può essere visitata solo con un tour guidato in inglese o giapponese al costo di 1.500 yen ed è indispensabile la prenotazione. Aggiungendo 500 yen è possibile avere incluso nel biglietto anche l’accesso alla sezione occidentale del palazzo, per la quale non sono previsti però tour guidati, ma sono disponibili delle audioguide.
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Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).