Paul Bocuse HiramatsuA 13 metri
Cucina d'alto livello.
Insieme al Mori Art Museum e al Suntory Museum of Art, il National Art Center forma il cosiddetto “triangolo dell’arte di Roppongi”. In questa zona, che sta emergendo sempre di più, diventando uno dei principali centri culturali di Tokyo, il National Art Center s’innalza verso il cielo impressionando i visitatori con le sue dimensioni imponenti: occupando un’area di 30.000 mq e sviluppandosi su cinque piani, di cui uno sotterraneo, questo museo offre al suo interno sette gallerie di varie dimensioni che ospitano tantissime mostre durante tutto l’anno. Si tratta di uno degli spazi espositivi più ampi del Giappone e vanta un ricco calendario di esposizioni temporanee che riscuotono sempre un grande successo, attirando migliaia di persone tra cui appassionati d’arte, artisti e grandi critici.
La parola museo non è forse adatta a definire questo luogo, la cui filosofia si basa più che altro su una visione “dinamica” dell’arte: il National Art Center viene spesso definito come “un museo vuoto” proprio perché non dispone di una collezione permanente e nemmeno di un curatore; questo edificio mette a disposizione i propri spazi solamente per esposizioni temporanee, alcune delle quali sono organizzate direttamente dal National Art Center, mentre altre vengono sponsorizzate e coordinate da istituti d’arte e associazioni private.
Questo centro culturale punta anche a promuovere l’arte attraverso diverse attività educative, come seminari, conferenze e laboratori artistici, e programmi di tirocinio e volontariato rivolti ai giovani, i quali possono così osservare più da vicino le attività del museo. Così facendo non solo si offrono dei mezzi per avvicinare le persone all’arte, ma la stessa arte viene vissuta in maniera più attiva: non ci si limita più ad una semplice contemplazione delle opere, ma è possibile partecipare alle discussioni, interagire con i grandi artisti e gli appassionati d’arte, esprimere le proprie opinioni e la propria creatività. E il National Art Center rappresenta il luogo in cui tutto questo è possibile.
Oltre ad una funzione educativa, questo centro si occupa anche di informazione: nella biblioteca del museo è possibile consultare volumi e saggi dedicati all’arte moderna e contemporanea, informarsi sulle mostre in programma in Giappone e curiosare fra documenti e cataloghi inerenti alle passate esposizioni svoltesi nel paese.
Vale la pena visitare il National Art Center anche solo per ammirare l’edificio dall’esterno. Progettato dal grande architetto Kurokawa, questa struttura unisce elementi futuristici e tecnologici a dettagli ispirati alla tradizione e all’arte. Tutt’intorno all’edificio è un susseguirsi di isole verdi ornate da alberi e piante che creano l’ambiente ideale per riposarsi tra una mostra e l’altra. Ammirando il National Art Center da fuori, i suoi esterni in vetro potrebbero dare l’impressione di un edificio anonimo, un classico grattacielo, ma è qui che l’architetto ha dato sfoggio della sua abilità, creando una facciata frontale ondulata, un’idea che può dare vita a diverse interpretazioni: l’ondulazione può raffigurare la dinamicità dell’arte, vista come un “mare” in perenne movimento ed evoluzione, ma allo stesso tempo può essere paragonata al sipario di un teatro che, una volta aperto, conduce nel magico mondo dell’arte. La curiosità è che la sagoma di questo edificio si riflette sulla struttura che si trova di fronte, al cui interno è collocata la libreria: quasi a simboleggiare una forte connessione tra i due edifici. All’interno si accede all’atrio passando attraverso un cono di vetro e acciaio, illuminato su tutta la sua circonferenza da una miriade di lucine: sembra quasi un’astronave pronta al decollo (ovviamente diretta verso il pianeta dell’arte!).
Le varie gallerie sono separate l’una dall’altra da dei divisori che possono essere spostati o rimossi per creare sale più grandi o più piccole a seconda dell’evento. Ciò che si nota immediatamente quando si visita questo edificio è che niente è lasciato al caso: le pareti in vetro permettono alla luce di entrare inondando gli ambienti interni, mentre i muri e il design interno in legno creano un’atmosfera rilassante, l’ideale quando si visita una mostra. Oltre alle sette gallerie, è disponibile anche uno spazio espositivo all’aperto utilizzato per piccole mostre durante i mesi più caldi; ci sono inoltre un auditorium, un negozietto e un giardino realizzato sul tetto dell’edificio dove potete fare una pausa immersi nel verde e godervi una meravigliosa vista sulla città.
Se siete affamati potete fare uno spuntino in uno dei bar o nel ristorante del museo. Il ristorante (Brasserie Paul Bocuse Le Musee) delizia i propri ospiti con i sapori delicati della cucina francese, mentre le tre caffetterie, di cui una è situata al piano terra mentre le altre si trovano ai piani rialzati e sono affacciate sull’esterno, sono la scelta ideale per un pasto leggero o un tè pomeridiano accompagnato dagli squisiti dessert fatti in casa.
La stazione metro più vicina al National Art Center è Nogizaka, raggiungibile sulla linea Chiyoda. Ma ci potete arrivare in pochi minuti a piedi dalla stazione di Roppongi.
Cucina d'alto livello.
Izakaya di buon livello.
Con arte giapponese.
Cioccolato.
Eclettico pasticcere giapponese. Varie sedi.
5 piani per notti indimenticabili. - CHIUSO
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).