Come arrivare a Nara
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Situata sull’isola di Honshu e capoluogo dell’omonima prefettura, la città di Nara sorge circa 40 km a sud di Kyoto ed è considerata la culla dell’arte, della letteratura e della cultura giapponese, senza dimenticare che anticamente fu la capitale del Giappone.
È stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
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I consigli migliori.
I posti migliori.
Festival in marzo.
Caratteristiche e consigli.
Villaggio storico rimasto immutato.
Fuori dalla città di Nara, ma all’interno della Prefettura, potete trovare:
Uno dei posti migliori per i fiori di ciliegio.
Ristorante tradizionale.
Partendo da Kyoto potete il treno JR Nara Line Rapid Service che in 45 minuti vi porterà alla stazione JR di Nara, questa soluzione è l’ideale per chi ha il Japan Rail Pass. In alternativa, se siete un po’ pratici con Hyperdia vi consiglio di impostare come destinazione KintetsuNara, che è una stazione della linea Kintetsu che arriva molto più vicina alle zone centrali di Nara, però talvolta può richiedere un cambio. Se prendete la linea Kintetsu partendo da Kyoto fate attenzione a non prendere i treni Limited Express perché richiedono il pagamento di un supplemento.
Partendo da Osaka arrivare a Nara è super comodo, vi basta andare alla stazione Osaka-Namba dove c’è il treno diretto della già citata Kintetsu Line.
Animale simbolo della città, il cervo è persino riprodotto sui tombini delle strade ed è piuttosto facile vedere degli esemplari che girano liberamente per i parchi urbani. Secondo la leggenda, Takemikazuchi-no-Mikoto, il kami del Santuario di Kashima, venne invitato al Santuario Kasuga Taisha di Nara e vi arrivò in sella ad una bellissima cerva bianca: da quel momento i cervi vennero considerati come dei messaggeri dei kami , e dunque esseri sacri. In passato, chi uccideva un cervo a Nara era punibile con la pena capitale.
Oggi i cervi di Nara sono stati dichiarati “Monumenti Naturali”. Attualmente si calcola che vi siano circa 1.200 esemplari, tanto che i visitatori possono ammirarli mente vagano liberamente per il centro, dando loro dei particolari cracker rotondi fatti apposta per loro, chiamati Shika-Senbei.
Molte persone, erroneamente, sostengono che quelli di nara sono dei daini data la loro dimensione ridotta. In realtà però si tratta di cervi, il cui nome scientifico è Cervus nippon.
I monumenti storici di Nara testimoniano l’evoluzione dell’arte e in particolare dell’architettura giapponese, come risultato di legami culturali con la Cina e la Corea.
Ad ovest della città sorge il bellissimo Tempio di Kofukuji, edificato nel 710, che ospita numerose statue di grande valore e una pagoda a cinque piani che si riflette nelle acque del lago Sarusawa. Il tempio era stato utilizzato come tempio di famiglia dei Fujiwara, uno dei più potenti clan durante il periodo Nara.
Il Palazzo Imperiale, situato all’estremità settentrionale del viale centrale, occupa una superficie di 120 ettari e comprendeva tutti gli edifici ufficiali dove si svolgevano le cerimonie politiche e religiose: tra questi, il Daigokuden (o sala delle udienze imperiali) e il Chodo-in (sala di stato), e poi ancora magazzini, stalle ecc.. Il complesso era circondato da bastioni di terra alti circa 5 m di altezza, con 12 porte. L’ingresso principale era rappresentato dalla Porta di Suzaku, che permetteva l’accesso al Daigokuden e al Chodo-in, gli edifici più importanti del complesso imperiale.
Nel Museo Nazionale di Nara si può ammirare un’ importante collezione di arte buddista, che comprende immagini, sculture e altari provenienti dai templi dell’area circostante. Le collezioni Shōsōin, appartenenti al tempio Tōdai-ji sono esposte ogni anno in autunno. Tra i pezzi più preziosi della collezione, un rotolo del dodicesimo secolo e la scultura del Buddha Yakushi, del IX secolo.
Probabilmente uno dei simboli di Nara, il Tempio di Todai-ji ospita il Grande Budda di Nara, statua bronzea conservata all’interno del Daibutsu-den, la costruzione in legno più grande del mondo. Il tempio di Todai-ji è costituito da un gruppo di edifici: nella Grande Sala del Buddha (Kondô) è ospitata la statua seduta del Buddha Vairocana, una monumentale struttura in legno a sette alloggiamenti con la statua vera e propria realizzata in bronzo e alta ben 15 metri.
Il Tempio di Gango-ji è stato il primo tempio buddista di tutto Giappone, fatto costruire da Soga-no-Umako nel VI secolo e originariamente conosciuto come Asuka-dera. Fu trasferito da Asuka a Nara nel 718, ma gran parte della struttura originale è andata distrutta in un incendio nel 1451.
Il Tempio di Toshodai-ji ha fortunatamente subito meno danni rispetto ad altri edifici. Molto belle la sala principale chiamata Kondô e la sala Kodo (in origine una sala per le riunioni di Stato). Il Toshodaiji fu fondato nel 759 da Ganjin, un sacerdote cinese invitato in Giappone dall’imperatore per insegnare ai sacerdoti e migliorare il buddismo giapponese. All’interno del tempio è ospitata la tomba di Ganjin e la Miedo, una sala che contiene una famosa statua lignea dello stesso.
Il santuario di Kasuga-Taisha fu fondato nel 768. Situato ai piedi di due montagne sacre, Kasugayama e Mikasayama, i suoi edifici sono stati restaurati e ricostruiti in molte occasioni a seguito di periodi di decadenza e distruzioni varie. Gli edifici sono tutti collocati all’interno del recinto del santuario e sono ricoperti con tegole di corteccia di cipresso, in modo da armonizzarsi con l’ ambiente circostante, che nel caso di Kasuga Taisha è considerato un bosco sacro che non ha subito alcun intervento umano, ad eccezione della realizzazione di sentieri per fedeli e pellegrini.
Merita certamente una visita anche il Grande Santuario Kasuga, uno dei più celebri santuari shintoisti di tutto il paese: molto suggestivo il contrasto tra la vegetazione circostante e gli edifici laccati di rosso.
Ancora, il Tempio di Horyuji è anche uno dei luoghi di culto più importanti di tutto il Giappone, nonché il più antico del Paese, datato 607.
Nara fu l’antica capitale del Giappone, dal 710 al 794, un periodo conosciuto anche come “periodo Nara” e durante il quale la città godette di grande prosperità, diventando inoltre un importante centro culturale e spirituale.
In origine la città si sviluppò tra il terzo e il quarto secolo ai piedi del monte Miwa, in una posizione leggermente diversa rispetto a quella dell’odierna città: si trattava inizialmente di un piccolo centro urbano dove esistevano già diversi santuari shintoisti adibiti alla pratica e allo studio di questo culto.
Fu l’imperatrice Gemmei, nell’anno 708, ad ordinarne la creazione, cosicché nel 710 venne fondata la nuova città, chiamata Heijo-kyo, trasferendovi la capitale da Fujiwara. Nara prosperò come centro politico, economico e culturale del paese per i successivi 74 anni. Il progetto urbanistico venne elaborato seguendo il modello di realtà cinesi come Chang’an, con case e strade disposte su una griglia ortogonale: si trattava dunque di una pianta geometrica, con un quadrato intersecato da linee rette a formare una rete stradale al cui centro, nella parte settentrionale, era situato il palazzo imperiale. La pianta geometrica della città venne adottata seguendo l’influenza dell’impero cinese Tang. In particolare, Chang’an, l’antica capitale della Cina Tang, era stata edificata su una pianta quadrata, esattamente come Heijo-kyo. In base ad una complessa serie di credenze, si sceglievano attentamente la posizione delle strade, la loro lunghezza e la distanza che le separava, con un’attenzione particolare riservata alla collocazione dei templi, posti in corrispondenza di particolari posizioni cardini della citta`.
Durante questo periodo una politica imperiale mirata alla promozione del buddismo favorì il sorgere di vari edifici religiosi, non solo a Nara ma anche nelle zone circostanti: dal momento che gli imperatori che regnarono a Nara professavano il Buddhismo, vennero edificati numerosi templi buddisti in zona, come ad esempio Rokudai-ji e Todai-ji, uno dei monumenti più importanti della città, fatto costruire per volere dell’imperatore Shomu nel 752 e che ospita, fra le altre cose, la statua del Buddha Daibutsu, alta 15 metri d’altezza e dal peso di oltre 500 tonnellate.
Nel 784 la capitale venne trasferita a Nagaoka per nove anni, e poi a Kyoto, fino al 1184. Ciononostante la maggior parte dei templi e dei santuari è rimasta intatta. L’area intorno a Todai-ji, Kofuku-ji, Gango-ji era particolarmente prospera, e fu proprio qui che la città moderna si sviluppò nel 16 ° secolo.
Nel 1180, tuttavia, i templi di Todai-ji e Kofuku-ji furono rasi al suolo nel corso di un periodo di lotte intestine: una delle famiglie di samurai, i Taira, iniziò infatti una crociata contro il potere temporale dei templi di Nara, con il risultato di una guerriglia scoppiata proprio nel 1180, anno in cui i templi di Kofuku-ji e Todai-ji vennero purtroppo dati alle fiamme e subirono ingenti danni. All’inizio dello shogunato Kamakura i templi furono però ricostruiti: mentre Kofuku-ji venne ripristinato secondo il tradizionale stile giapponese chiamato Wayo giapponese, Todai-ji seguì invece lo stile Daibutsuyô , introdotto dalla dinastia cinese Sung.
Tuttavia la storia dei due templi fu ancora segnata da distruzioni e saccheggi: con lo scoppio della guerra tra i clan militari, nel periodo conosciuto come “periodo degli stati combattenti” (nel XVI secolo), il Todaiji venne dato nuovamente alle fiamme nel 1567.
Dalla stazione Kintetsu pochi minuti a piedi o dalla stazione JR in circa 15 minuti potete arrivare al parco di Nara all’interno del quale, camminando un po’ trovate il tempio Todaiji. E’ forse tra le attrazioni principali di Nara, si tratta di un antico tempio buddista costruito circa 1300 anni fa ed al suo interno si trova la statua di Buddha in bronzo più grande del mondo. Molto carino è il piccolo “buco” alla base di un pilastro in legno da dove si può passare per avere la buona sorte, anche se per transitare da questo buco bisogna avere una costituzione fisica non troppo elevata.
Sempre all’interno del Parco, che è la prima zona che vi consiglio di visitare quando arrivate a Nara, potete trovare il Kasuga Taisha, un santuario shintoista con all’interno molte lanterne in pietra, il tempio Kofukuji in cui è presente tra le altre cose una pagoda a 5 piani, il Nara National Museum, i giardini Isuien e Yoshikien ed un po’ di altre cose meno rilevanti.
Dalla stazione Kintetsu se andate verso sud in più o meno dieci minuti arrivate nel piccolo quartiere di Naramachi, una manciata di strade in cui si possono tutto è mantenuto come un tempo con case tradizionali, negozi, caffè e ristoranti e qualche piccolo museo. In questa zona si trova il tempio Gangoji ma sinceramente ve lo sconsiglio perché personalmente non credo valga i 400yen che bisogna pagare per l’entrata, così come forse non vale la pena pagare 350yen per entrare alla Imanishike Shoin, una casa tradizionale molto simile alla oshi-no-ie, un altra casa tradizionale ma ad ingresso gratuito.
Poco fuori da Nara si trovano vari edifici che vale la pena visitare, il più visitato ed interessante è il tempio Horyuji, uno dei tempi più antichi del Giappone, protetto dall’Unesco. Il modo più comodo per arrivarci è prendere l’autobus numero 60, il tempo di percorrenza è di circa 40 minuti.
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