Nagamachi

Dietro le mura che costeggiano i vicoli del distretto di Nagamachi, si celano secoli di storia che raccontano avvincenti vicende familiari e le gesta dei guerrieri che abitavano queste eleganti residenze. Camminando qui si ha la sensazione di scivolare indietro nel tempo, tornando al periodo Edo, quando potenti famiglie di samurai risiedevano in questa zona; l’atmosfera è rimasta quella tradizionale dell’epoca, distante anni luce dal traffico e dai rumori della città, con i sentierini acciottolati che si fanno strada tra le alte mura e il suono dolce dell’acqua del canale Onosho, il più antico tra i 50 corsi d’acqua della città, che ancora scandisce i ritmi delle giornata.

Il distretto di Nagamachi è poco visitato dai turisti, ma è un luogo che non potete assolutamente perdervi durante il vostro viaggio in Giappone, non solo perché rappresenta una delle eredità meglio conservate del periodo d’oro dei samurai, che non cessa di affascinare e sorprendere, ma anche perché offre scorci suggestivi e un’atmosfera tranquilla ideale per una passeggiata rilassante, complice anche il fatto che in alcune strade le auto non sono ammesse: la pavimentazione in pietra è costeggiata da caratteristici lampioni, i cortili delle case sono ombreggiati da imponenti alberi e nella bella stagione il dolce canticchiare delle cicale e degli uccelli interrompe di tanto in tanto il silenzio. Ogni stagione riserva un paesaggio diverso: le pareti color ocra in inverno vengono ricoperte da stuoie di paglia per proteggere i muri da neve e pioggia. Oltre alle dimore dei samurai passeggiando per i vicoli di Nagamachi ci si imbatte in ryokan, sale da tè e templi.   

Visitare Nagamachi: le dimore dei samurai

Nagamachi si trova a sud del centro di Kanazawa, una storica città situata nella prefettura di Ishikawa. Nel periodo Edo Kanazawa era la quarta città più grande del Giappone, ed una delle più ricche, grazie soprattutto all’enorme potere del clan dei Maeda, che regnava su Kanazawa. Per questa ragione nella città abitavano tanti samurai e, tra loro, c’era la famiglia dei Nomura, che agiva al servizio dei Maeda, ed era quindi una delle più influenti e benestanti famiglie dell’epoca; la ricchezza si rifletteva nella sontuosità della loro dimora,  oggi aperta alle visite.

Al termine del periodo Edo, con il declino del potere dei signori feudali, anche l’influenza dei samurai cominciò a diminuire, e con essa le loro ricchezze, ma nonostante ciò la dimora della famiglia Nomura conserva ancora dei tesori straordinari e l’intensa opera di restauro hanno restituito a questo luogo l’antico splendore. Lo stile architettonico raffinato e le pareti decorati da bellissimi dipinti affascinano chiunque entri in questa villetta di legno; stanza dopo stanza, si svelano aneddoti e abitudini della famiglia attraverso numerosi reperti, tra cui anche un’armatura posta accanto all’ingresso e tanti oggetti di vita quotidiana. Una delle parti più caratteristiche è senza dubbio il giardino di piccole dimensioni dove potete passeggiare attorno al laghetto di carpe e ammirare piante curatissime e alberi; in sottofondo lo zampillio delle cascatelle rende l’ambiente ancora più rilassato. Al termine della visita dirigetevi verso la piccola sala da tè situata dietro la casa, dove sedervi a bere una tazza di tè accompagnata da dolcetti tipici e godervi la vista sul giardino interno. Un’altra dimora che vale la pena visitare è quella della famiglia Takada; anche in questo caso il fiore all’occhiello è il giardino, dove piante e alberi incorniciano un laghetto centrale. 

Shinise kinenkan

A breve distanza dalla casa della famiglia Nomura, si trova questo museo, collocato in un’antica farmacia del 1878. Ospita una serie di mostre molto interessanti, tra cui una dedicata proprio alle medicine e ai rimedi naturali che venivano utilizzati nel periodo Edo. Una sezione molto curiosa è dedicata ai regali di fidanzamento, che ci mostra come sono cambiate le tradizioni e le abitudini nel corso dei secoli.  Nell’esposizione spiccano anche oggetti bizzarri come le alghe e i calamari, che però avevano dei significati simbolici importanti di fertilità e felicità. Proseguendo nella visita scoprirete anche quali erano le attività artigianali più in voga nel periodo Edo e conoscerete meglio una delle tradizioni più importanti del Paese: la cerimonia del tè, i cui passaggi e segreti sono svelati nella sala da tè creata all’interno del museo, mentre all’esterno potete passeggiare nel giardino dove viene coltivata questa pianta. L’ingresso al museo costa solo 100 yen e vale davvero la pena visitarlo per conoscere meglio il periodo d’oro dei samurai sotto altri aspetti della vita quotidiana. 

Museo Ashigaru Shiroykan

Un’altra tappa da non perdere è il museo Ashigaru Shiroykan, situato all’estremità occidentale del distretto di Nagamachi. Qui potete scoprire come viveva l’altra metà della popolazione, ovvero il ceto meno abbiente. Gli Ashigaru erano soldati di basso rango, gli ultimi nella scala gerarchica dei samurai, e per questo le loro case era molto semplici sia a livello di struttura che come arredamento interno. Il museo comprende due esempi di dimore restaurate che potete esplorare liberamente, passando di stanza in stanza. Di certo noterete la differenza tra queste strutture e la residenza della famiglia Nomura.

Kaga Yuzenkan

Sulle ceneri di un’antica casa di samurai sorge invece il Kaga Yuzenkan un edificio moderno che ospita un laboratorio in cui si producono i kimono. Il periodo Edo vide il fiorire dell’arte tessile, una tradizione che ancora oggi viene conservata gelosamente. Pagando un piccolo supplemento potete visitare il laboratorio tessile, osservare tutte le fasi del tradizionale processo di produzione del kimono e conoscere meglio tutti gli aspetti dell’artigianato locale.

Una volta che avrete terminato l’esplorazione di Nagamachi, ritornate indietro verso la zona Katamachi, il centro principale dello shopping e della gastronomia locale; qui troverete negozi, bar e persino una cioccolateria per concludere in dolcezza questa giornata.

Come arrivare

Da Tokyo potete raggiugere Kanazawa in aereo (circa un’ora) o in treno. Con il treno dovete optare per la linea JR Joetsu Shinkansen fino alla stazione Echigo-Yuzawa e poi prendere la coincidenza per Kanazawa, salendo sulla linea JR Hakutaka; in totale il tragitto dura quasi 4 ore.

Una volta giunti a Kanazawa le dimore dei samurai di Nagamachi distano solo 5 minuti a piedi dal centro della città. Dal terminal degli autobus potete prendere una delle tante linee dirette a Kourinbo, la fermata più vicina a Nagamachi e da qui proseguite a piedi.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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