Skyscraper MuseumA 80 metri
Il museo dei grattacieli.
La scelta di posizionarsi nell’estremità meridionale di Manhattan, di fronte alla Statua della Libertà e ad Ellis Island, non è stata casuale: vicino ai luoghi dove milioni di persone hanno trovato rifugio e speranza, il Museum of Jewish Heritage racconta la vita e la cultura di una parte importante degli immigrati arrivati a New York, gli ebrei, che sin dal 1800 hanno contribuito a plasmare e arricchire la società americana con le loro arti e tradizioni antiche.
Il Museum of Jewish Heritage è anche un memoriale dedicato all’Olocausto, una pagina drammatica della storia che viene ripercorsa attraverso tutte le sue tragiche tappe fino alle ripercussioni sulla comunità ebraica e mondiale odierna. Anche il profilo dell’edificio si ispira all’Olocausto: la singolare forma a torre esagonale con sei livelli non fa riferimento solo alle sei punte della Stella di David, bensì commemora i sei milioni di ebrei che hanno perso la vita durante l’Olocausto.
È un museo che di certo non vi lascerà indifferenti, con un percorso di visita spesso toccante ed emozionante, ma che consente anche di conoscere aspetti poco noti e curiosi della cultura ebraica.
Il percorso di visita è un viaggio nel tempo, che inizia raccontando la vita del popolo ebraico in Europa tra il 1800 e il 1900 attraverso reperti, oggetti di uso quotidiano, abiti e foto storiche che permettono di capire meglio la cultura ebraica attraverso usanze, tradizioni e feste religiose. Si trattano così aspetti singolari e poco noti come la scelta dei nomi, i vari rituali e cerimonie che segnano le tappe della vita degli ebrei e di alcuni costumi e accessori tradizionali utilizzati durante i matrimoni e in occasioni importanti.
Una delle teche più belle è quella che custodisce la gigantesca Pergamena di Hanukkah che narra la storia legata a questa festività ebraica, una delle tante che scandiscono il calendario ebraico. Dietro le teche di vetro avrete modo di vedere anche tantissimi reperti e oggetti usati nella vita di tutti i giorni, come le posate per mangiare, le carte da gioco, particolari accessori che indossavano le donne per coprire i capelli dopo il matrimonio, i dizionari di inglese-yiddish e tanti “attrezzi da lavoro” che ci danno qualche indizio sulle attività in cui gli immigrati ebrei erano soliti svolgere a New York: molti di loro erano sarti, altri erano medici, altri ancora lavoravano nell’artigianato e nella stampa.
La parte centrale della mostra permanente è interamente dedicata all’Olocausto, sin dagli albori di questa assurda violenza fino al termine della guerra: un percorso difficile che viene affrontato attraverso reperti, testimonianze, diari, filmati e foto. Si narrano le storie tristi di molte famiglie, le atrocità della guerra, vicende drammatiche come il viaggio della St. Louis, la nascita di una forma di resistenza ebraica simile a quella dei Partigiani in Italia.
Il percorso di visita si conclude con la sezione intitalata “La Rinascita Ebraica”, dove si raccontano le ripercussioni dell’Olocausto che per tanti anni dopo la Seconda Guerra Mondiale hanno segnato la vita della comunità ebraica, il difficile compito di ricominciare soprattutto per i sopravvissuti ai campi di concentramento, di cui si possono leggere le storie e le testimonianze in questa sezione del museo.
Il museo organizza anche mostre temporanee, oltre a vari eventi ed incontri. All’interno è presente anche una piccola sala teatro dove si tengono proiezioni cinematografiche, letture, rappresentazioni e concerti.
Se volete fare uno spuntino al termine della visita potete fare tappa al bar del museo, il LOX at Café Bergson, dove potete assaggiare varie specialità della cucina kosher. Prima di uscire date un’occhiata anche al negozio del museo che vende tanti souvenir e idee regalo ispirati alla cultura ebraica.
Il museo è aperto dalla domenica al venerdì, con orario di chiusura variabile a seconda della giornata e della stagione. L’ingresso costa 12 dollari per gli adulti, mentre i bambini sono gratis fino ai 12 anni. Tutti i mercoledì e i giovedì l’ingresso è gratis per tutti dalle 16 alle 20.
Il Museum of Jewish Heritage si trova non molto distante dai moli dei traghetti per la Statua della Libertà e dal World Trade Center. Per raggiungere il museo il modo più rapido è con la linea della metro 4 o 5 fino a Bowling Street per poi proseguire a piedi verso Battery Park.
Il museo dei grattacieli.
Circondato da grattacieli.
Statua in bronzo, simbolo di Wall Street.
La statua davanti al famoso Toro.
Giostra a tema mondo sottomarino.
Chiesa molto importante.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).