Museo di Shanghai
Il Museo di Shanghai sorge nella piazza Renmin, nel centro di Shanghai, e ospita una pregevole collezione di antichità cinesi e pezzi d’arte e artigianato, tra cui bronzi, sculture, calligrafia, dipinti, giade, arredi Ming e Qing e ceramiche.
Le gallerie sono state concepite tenendo presente le necessità dei visitatori e offrendo ampi spazi godibili dove i millenni di storia cinese sono sapientemente spiegati attraverso il materiale espositivo, senza quell’atmosfera soffocante di molti musei, dove il materiale espositivo è ammassato in maniera poco funzionale.
La cultura cinese è il risultato della fusione di molte culture differenti. Nel corso della sua lunga storia, le minoranze etniche hanno dato il loro contributo artistico con pezzi di straordinario pregio: tessili, metalli, sculture, ceramiche, lacche ecc.
Il museo si propone di celebrare e raccontare tali apporti e di spiegare la loro fondamentale importanza nell’aver contribuito a creare una produzione artistica tanto vasta e variegata quanto preziosa.
Cenni storici
Il museo è stato fondato nel 1952, quando la sua sede era ancora presso l’Ippodromo di Shanghai. Nel 1959 il museo si trasferì in un edificio su 16 South Henan Road, che in precedenza ospitava compagnie di assicurazione e uffici bancari.
L’attuale assetto del museo deve molto all’ex direttore Ma Chengyuan, in attività dal 1985 fino al 1999. L’edificio che oggi ospita le collezioni è stato costruito a partire dall’agosto del 1993 e inaugurato il 12 ottobre 1996: si tratta di una struttura di 29,5 metri di altezza, con cinque piani e una superficie totale di 39.200 m², progettata dall’architetto Xing Tonghe. La forma dell’edificio richiama quella di un vaso di bronzo antico chiamato ding. L’edificio ha i piani a sezione rotonda e una base quadrata, a simboleggiare l’antica percezione cinese del mondo come “cielo rotondo, terra quadrata“.
Le gallerie
Il museo è suddiviso in undici gallerie e tre sale espositive. Le undici gallerie coprono la maggior parte delle principali categorie dell’arte cinese: bronzo antico, ceramica antica, pittura, calligrafia, scultura antica, giada antica, numismatica, mobili Ming e Qing ecc. La Cina è stato uno dei primi paesi a utilizzare la valuta e i quasi 7.000 pezzi della galleria dedicata alle monete cinesi rivelano lo sviluppo della moneta nella storia della Cina e la crescita degli scambi economici tra la Cina e i paesi stranieri.
Ancora, le dinastie Ming e Qing hanno assistito al fiorire della produzione di mobili: il museo contiene una raffinata collezione di mobili antichi.
Al piano terra, la galleria Woo Po-Shing ospita i bronzi cinesi di epoca precristiana, tra cui interessanti bronzi legati ad antichi riti sciamanici. La mostra illustra l’evoluzione di questa forma d’arte nel corso della successiva dinastia Zhou.
Al primo piano si trova una delle gallerie più apprezzate, quella della antiche ceramiche cinesi, con pezzi dal neolitico al tardo periodo Qing.
Il secondo piano ospita una magnifica collezione di pitture cinesi, soprattutto paesaggi di epoche comprese tra le dinastie Tang, Song, Yuan,Ming e Qing.
Protagonista dell’esposizione al terzo piano è la galleria delle antiche giade cinesi, con pezzi di epoca Shang: la giada nella Cina antica era sia usata per scopi decorativi sia come simbolo di ricchezza e potere, oltre a personificare la perfetta moralità.
Ceramiche
La collezione di ceramiche antiche è forse il fiore all’occhiello Museo di Shanghai. Tra gli oltre 500 pezzi esposti, ve ne sono alcuni risalenti al neolitico e altri relativi a importanti periodi dinastici, come le dinastie Zhou e Han.
Come arrivare
- Autobus: prendere l’autobus 46, 71, 112, 123, 145, 916, 925 o e scendere alla stazione di Piazza del Popolo, o in alternativa prendere un City Sightseeing Bus e scendere al Museo di Shanghai.
- Metro: Linea 1, Linea 2, Linea 8 e scendere alla stazione di Piazza del Popolo.
Foto
Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).