Memoriale della guerraA 1833 metri
Un simbolo di Seoul, e della Corea.
Situata nel centro della capitale sudcoreana, la Moschea centrale di Seoul è la prima moschea permanente della Corea, nonché l’unica moschea di Seoul. La moschea fu costruita nel 1976 grazie ad una generosa donazione da parte del governo coreano e grazie a grandi contributi monetari dall’Arabia Saudita e da altri paesi islamici che hanno finanziato tutti i costi di costruzione. L’edificio è stato inaugurato ufficialmente il 21 maggio 1976 e attualmente si erge si erge in cima a una collina, a metà strada tra il fiume Han e il monte Namsan.
In quanto luogo religioso, occorre rispettare determinate regole se si desidera visitare l’edificio: ad esempio occorre indossare un abbigliamento consono, astenersi dal fumo, evitare di scattare foto o esporsi a qualsiasi comportamento che possa disturbare i fedeli.
La Moschea Centrale di Seoul è particolarmente affollata in occasione di feste religiose musulmane come ad esempio Jumma ed Eid, che vengono celebrate dalla comunità musulmana di tutto il mondo. Durante questi eventi, spesso i fedeli si accalcano nella moschea o al di fuori di essa, stendendo i tappeti per pregare anche sulla strada.
La moschea consta di tre piani: al primo piano si trovano delle sale riunioni e l’ufficio della federazione musulmana della Corea, al secondo piano si trova la sala di preghiera riservata agli uomini, mentre al terzo piano la sala di preghiera riservata alle donne.
Oltre alla moschea, vi è un edificio secondario che ospita una madrasa, ossia una struttura educativa per i bambini musulmani dove essi possono apprendere la cultura e la religione islamica, e poi ancora un centro di ricerca sulla cultura islamica e altre organizzazioni islamiche.
L’ingresso è decorato con mosaici blu e un cartello con su scritto: “Non c’è Dio all’infuori di Allah e Maometto è il suo messaggero”.
Una volta superato l’ingresso ci si ritrova nel Masjid, un edificio dall’aspetto esotico, unico nel suo genere in tutta la Corea e caratterizzato dalla presenza di due minareti bianchi.
La moschea è aperta sia ai musulmani coreani, sia ai turisti musulmani di tutto il mondo e vi si tengono le cinque preghiere quotidiane. I sermoni si svolgono in inglese, arabo e coreano e ogni sessione di preghiera dura circa 10 – 15 minuti.
Al centro della moschea campeggia un cartello con la scritta “Allah Akbar” (Dio è grande).
Il centro islamico, in origine un edificio di 2 piani collegato alla moschea, è stato recentemente ampliato con l’aggiunta di un terzo piano, grazie soprattutto ai generosi finanziamenti dalla Banca Islamica dell’Arabia Saudita . Il Centro islamico dispone oggi di una madrasa (istituzione educativa per i bambini musulmani ) e di un istituto di ricerca.
La sala di preghiera delle donne si affaccia su quella degli uomini, in modo che tutti quanti si ritrovino a pregare insieme, come un’unica entità.
Il pavimento della musalla (sala di preghiera) principale è coperto con un tappeto rosso brillante con linee disegnate su di esso, un modo per far sì che i fedeli si possano allineare in modo uniforme, spalla a spalla, fianco a fianco.
La musalla è sovrastata da una cupola che permette l’ingresso della luce naturale.
La direzione della Mecca è indicata dal mihrab, una sorta di nicchia semicircolare. Alla destra del mihrab si trova il minbar, il pulpito da cui l’Imam, ossia colui che guida la preghiera, predica ai fedeli durante la preghiera del venerdì. A sinistra del mihrab si trova invece un orologio con sette quadranti: il più grande segna l’ora corrente, altri cinque più piccoli scandiscono i momenti delle cinque preghiere quotidiane, mentre l’ultimo orologio segna l’ora della preghiera del venerdì. Gli orari delle preghiere possono variare a seconda dell’orario in cui sorge il sole.
Metropolitana: Itaewon Station (Linea 6), uscita 3.
Un simbolo di Seoul, e della Corea.
Con una fontana spettacolare.
Nel quartiere di Jung-gu
Una delle porte della città.
Dedicato all'arte contemporanea.
Tonkatsu molto buono.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).