Maid Cafe
Agli inizi degli anni 2000 ad Akihabara, il quartiere più otaku di Tokyo e forse di tutto il Giappone, sono iniziati a diffondersi i maid cafe, cioè dei locali dove è possibile sorseggiare qualcosa servito in modo impeccabilmente educato da cameriere vestite da governanti francesi o inglesi del passato, con abiti sontuosi ricchi di pizzi e merletti.
A ciascun cliente viene offerta la totale devozione, attraverso gesti e frasi di massimo rispetto, esattamente come avverrebbe all’interno di una nobile abitazione privata del 1800.
Tutto questo rispetto garantisce al cliente di sentirsi a proprio agio ma non sono assolutamente tollerate proposte o atti sessuali di alcun tipo. I maid cafe sono più che altro rivolti ad una clientela di otaku, persone che spesso hanno difficoltà ad avere relazioni con il sesso opposto, che vengono stuzzicati solo psicologicamente dalle cameriere con frasi incredibilmente gentili. Per questo motivo è un posto dove anche i turisti stranieri possono andare, anche in compagnia dei più piccoli che sicuramente si divertiranno.
Il menu in genere è abbastanza semplice, anche se in alcuni maid cafe è possibile trovare torte casalinghe fatte dalle stesse maid che come tradizione vuole si devono occupare anche della cucina.
Alcune maid in posa per una foto ricordo. Foto: Kylehase
Con il boom del fenomeno maid cafe, che ancora non si è fermato anche se probabilmente è già arrivato al suo apice, sono stati creati molti altri locali simili in cui le cameriere prendono la parte del ruolo di una studentessa che deve portare rispetto al proprio insegnante (il cliente) oppure la parte della sorellina più piccola che deve obbedire al fratello maggiore.
Come si vede in Tokyo Love, la puntata del Testimone di Pif, esistono anche dei maid casinò, dove è possibile sorseggiare qualcosa mentre si gioca ai giochi tipici del casinò con la croupier che porta totale rispetto ai clienti; in questi casinò si possono vincere solamente fish da rigiocare e non soldi reali.
Sono stati aperti vari locali di questo tipo in molti stati del mondo anche se per il momento non hanno riscosso il successo che hanno avuto in Giappone.
La mia esperienza in un Maid Cafe
Il primo maid cafe in cui sono stato è il Maidreamin 3, ad Akihabara.
Mi ha accompagnato un’amica ed è stato interessante ma anche molto stressante. Appena arrivati davanti al palazzo c’era già una maid che ci ha accompagnati in ascensore e poi un’altra maid ci ha dato il benvenuto nel locale. Paura a mille quando da uno stanzino sono uscite una decina di maid che si stavano dirigendo in strada a procacciare clienti.
Il maidreamin non è solo maid a quanto ho capito, ma è una specie di mondo fatato e questo mette un po’ di paura se vi immaginate quelle maid che come i cittadini di Lilluput nei Viaggi di Gulliver vi assalgono e vi distruggono. La maid che ci ha dato il benvenuto e ci ha illustrato il menu (in un modo che nessuno al mondo può illustrare così, ve lo assicuro) era come tutte le altre: fuori di testa! :-) Ovviamente lo dico col sorriso. Io e la mia amica continuavamo a ridere.
Ci ha proposto un menu maxi con il quale avremmo avuto gratuitamente 30 minuti aggiuntivi gratis, uno spettacolo (canzoni e balli) dedicato a noi e una foto con tutte le maid del locale. Dato il costo del menu maxi abbiamo rifiutato.
Con il “mix shake”, cioè il cocktail della casa, una maid avrebbe fatto “shake shake” davanti a noi, praticamente ci avrebbe preparato il cocktail facendo un balletto demenziale.
In attesa delle nostre ordinazioni la maid ha acceso una candela elettrica con una magia e finché quella candela era accesa io sarei stato il “master” e la mia amica la “mistress” e le cameriere ovviamente le nostre maid personali.
Dopo l’ordinazione di un panda cake per la mia amica e choco cake per me più due caffè freddi, è arrivata una maid che ci ha aperto lo sciroppo di zucchero, lo ha versato nei nostri bicchieri ed ha poi mescolato piano piano con la cannuccia continuando a guardare il bicchiere e sorridendo. Io ero incantato a guardarla. Quando ha finito il suo compito ci ha invitato a fare una magia per rendere più buoni i caffé e la stessa magia l’abbiamo fatta anche poi con un altra maid quando sono arrivati i nostri piatti.
Dolce al Maid Cafe
Panda Cake al Maid Cafe
Di tanto in tanto qualche maid veniva a chiederci qualcosa e poi ci hanno proposto di fare una fotografia con una maid pagando 500Yen. Nei maid cafe si possono fotografare solamente i piatti che si ordinano, per le fotografie con le maid bisogna pagare.
Il locale è molto grazioso, tutto rosa e bianco con dei bei lampadari. Sicuramente un ottimo posto per portarci dei bambini.
In totale abbiamo pagato circa 30 Euro. Non è sicuramente economico, però valeva la pena. Consigliatissimo!
Curiosità
Per entrare al Maidreamin di Akihabara si pagano 500Yen per ciascuna ora di permanenza all’interno del locale, con una consumazione obbligatoria stando seduti agli sgabelli al bancone. Per sedersi sui divanetti si pagano 1000Yen all’ora con una consumazione obbligatoria.
Si possono fare fotografie insieme alle cameriere pagando 500Yen di extra e allo stesso prezzo si può invitare la propria maid preferita per fare una partita ad un gioco da tavolo come ad esempio il famoso Jenga oppure un gioco giapponese in cui bisogna estrarre a turno i denti da un coccodrillo in plastica che prima o poi “mangerà” la mano di uno dei due concorrenti che avrà quindi perso.
Nel caso si facciano ordinazioni di piatti grandi e costosi come la Ice Cream Tower e il mega hamburger, in omaggio si hanno 30 minuti in più di permanenza ed una foto gratis.
Se ci andate con i bambini oppure siete particolarmente attratti dagli oggetti kawaii, ordinate uno dei tanti dolci decorati con cura come ad esempio il Panda Cake, una torta a forma di Panda che costa 600Yen.
Il volantino del Maidreamin di Akihabara che mi è stato consegnato da una cameriera per strada.
Una ragazza vestita da maid ad Harajuku sul ponte dove si fa Cosplay.