The Meatball ShopA 125 metri
Spaghetti con polpette.
Al Katz’s Delicatessen è stata girata la scena che è entrata nella storia del cinema, con protagonisti di Meg Ryan e Billy Crystal, nel famoso film “Harry ti presento Sally”. E quando si entra nel ristorante si scopre che in quelle riprese non c’era niente di artefatto: Kat’z è esattamente così come si vede nel film.
E non è un ristorante come gli altri: qui hanno mangiato le star della tv e dello sport americano, i presidenti Clinton e Carter e gli ex sindaci di New York sono clienti fissi. Sulle pareti scorre la (lunga) storia di questo locale: le foto storiche ritraggono i proprietari e tutti i personaggi che sono passati dal Kat’z, i ritagli di giornale e i tanti riconoscimenti vinti nel corso degli anni. Fondato nel 1888, in origine Kat’z era solo un piccolo deli, ma nei primi anni del ‘900 divenne un luogo di ritrovo molto popolare tra le famiglie di immigrati residenti nel Lower East Side e ancora oggi si trova lì, su Houston Street, e le sue porte restano aperte 24 ore su 24 nel weekend. Anche se sono tanti i turisti che fanno tappa al Kat’z, sono i newyorchesi ad aver reso questo locale ciò che rappresenta oggi: una parte integrante della storia e della cultura della città. Durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i tre figli dei proprietari si arruolarono nell’esercito, la famiglia iniziò a inviare loro del cibo e questa tradizione divenne lo slogan del ristorante: la frase “Send A Salami To Your Boy In The Army” la potete leggere ancora oggi sulle magliette dello staff. La notorietà farebbe pensare ad un ambiente elegante e moderno, ma Kat’z conserva ancora l’atmosfera di un tempo, il suo stile unico e retrò, con l’arredo in legno e l’aspetto un po’ “vissuto”, tanto che quando si entra nel locale si ha la sensazione di tornare indietro nel tempo di almeno 50 anni. C’è chi pensa che bisognerebbe apportare delle modifiche, aggiungere un tocco di modernità, ma in una New York frenetica e lanciata verso il futuro è proprio questo il punto di forza di Kat’z: non è un “finto” locale storico di cui è rimasto intatto solo il nome, non si è trasformato in un’attrazione turistica perché la maggior parte dei clienti sono newyorchesi e non è diventato una catena come altri ristoranti perché Kat’z è unico e inimitabile.
Anche se l’ambiente è molto spazioso e fornito di tanti tavoli, cosa rara nei ristoranti di New York, aspettatevi comunque un po’ di fila e un’atmosfera molto vivace, soprattutto nelle ore dei pasti. All’ingresso vi verrà consegnato un tagliandino sul quale vengono segnate tutte le ordinazioni. Fate attenzione a non perderlo! All’uscita dovrete infatti riconsegnarlo da solo, se non avete consumato, o insieme allo scontrino.
La sala è divisa in due sezioni: i tavolini accostati alle pareti sono riservati a chi preferisce sedersi ed essere servito dal cameriere, mentre la sezione restante è destinata al self service. A chi preferisce mangiare in vero stile newyorchese consiglio di dirigersi al bancone per ordinare. Troverete diverse file e per individuare quella giusta vi basta leggere le indicazioni in alto: alcune sono riservate alle specialità grigliate, altre ai sandwich e poi, nella parte finale, si trovano quelle dove vengono preparate le omelette, i pancake e le patatine. Chi vi serve segnerà sul tagliandino il vostro ordine e ve lo preparerà al momento. Potete scegliere tra tanti piatti e panini: ci sono i sandwich al pollo, con le uova o il formaggio, il philly cheesesteak, la zuppa di noodle, le omelette, i bagel con crema di formaggio, ma senza dubbio il piatto forte di Kat’z è il sandwich al pastrami, una specialità che affonda le sue radici nella cultura ebraica, anche se oggi è associata indiscutibilmente alla cucina americana e alla città di New York.
Il pastrami è una carne di manzo che al Kat’z viene marinata seguendo ancora il lento metodo tradizionale, senza l’aggiunta di addittivi e conservanti per accelerare il processo: il colore rosato acceso tipico, la morbidezza e il gusto eccezionale delle fette di pastrami del Kat’z si devono appunto ad una marinatura di 30 giorni. La differenza abissale tra il gusto del pastrami di Kat’z e quello che trovate in altri ristoranti è data anche dall’affumicatura, un processo che raramente viene eseguito dai locali di New York. La crosticina nera che si forma attorno alle fette non è altro che una miscela di spezie utilizzata per dare sapore alla carne, tra cui ci sono pepe, aglio, cipolla e alcuni ingredienti segreti. La carne viene poi cotta prima in pentola e poi al vapore, un metodo che la rende ancora più tenera; nel momento in cui ordinate il panino, l’addetto alla preparazione vi servirà un assaggio di pastrami caldo da mangiare durante l’attesa: sentirete che la carne si scioglie letteralmente in bocca!
Non c’è forse bisogno di sottolineare che le dimensioni, come vuole la tradizione americana, sono esagerate, perciò fate attenzione perché generalmente un panino basta a sfamare a sazietà due persone; se poi avete ancora fame potete rifarvi con un dolce tipicamente americano come la cheesecake o i cookie. Il sandwich al pastrami costa circa 20 dollari più tasse, a molti sembrerà costoso ma vi assicuro che ne vale la pena. Al panino si accompagnano gli immancabili cetrioli sottaceto e poi potete aggiungere dei contorni come le patatine fritte tagliate a mano o i fagioli.
Se quindi volete assaggiare dei piatti tipici della cucina newyorchese, senza rinunciare al gusto autentico e genuino del cibo, Kat’z è il posto giusto per voi.
Spaghetti con polpette.
Con opere di giovani artisti emergenti.
Composizioni floreali.
Storico negozio di caramelle.
Ottimo bakery.
Gelato con biscotto.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).