Jomonsugi
Il cedro giapponese Jomonsugi è diventato l’attrazione principale dell’isola di Yakushima: è un gigantesco albero che gli scienziati stimano avere tra i 2000 e i 7000 anni. In una terra simbolo di longevità, forse l’età del cedro non stupisce perché non è l’unico caso paese di albero millenario nel paese, ma quel che è certo è che Jomonsugi ha battuto ogni record: è l’albero più antico del Giappone e risale al periodo Jomon, da cui appunto prende il nome. Con la sua altezza di circa 25 metri e un tronco di 5 metri di diametro non passa inosservato, seppur sia circondato da una sfilza di giganti che compongono le foreste incantate di Yakushima.
Un albero miracolato
Il Jomonsugi venne probabilmente scoperto per la prima volta centinaia di anni fa da alcuni taglialegna che nel periodo Edo girovagano per la foresta ma la sua fortuna, come per gli altri antichi cedri di Yakushima, fu la forma irregolare del suo tronco che lo ha salvato dal disboscamento. Gli studi degli scienziati negli anni ’60 del Novecento hanno permesso di riscoprire questa pianta singolare e antichissima che da allora è stata protetta insieme al resto delle foreste di Yakushima con l’istituzione di un parco nazionale.
Il sentiero per il Jomonsugi
Il cammino che conduce al famoso cedro Jomonsugi è piuttosto lungo: la camminata dura circa dieci ore, compreso il ritorno, quindi è consigliabile partire al mattino presto per rientrare prima che faccia buio. Non è un sentiero molto impegnativo, in quanto si compone di un primo tratto pianeggiante che segue il percorso di binari del treno abbandonati e di una seconda parte leggermente in pendenza dove si alternano sentieri sterrati, passerelle in legno e gradini. Il Jomonsugi non è l’unico albero famoso che potete vedere: lungo il sentiero passerete accanto ad altre piante note di Yakushima, tra cui “Meotosugi”, un albero che ricorda l’immagine di un marito e una moglie che si abbracciano, il “Daiosugi” (letteralmente il Grande Re Cedro) uno degli alberi più grandi dell’isola, e il “Ceppo di Wilson”, ovvero i resti di un gigantesco cedro caduto quasi 300 anni fa.
Dormire in un rifugio
Per chi predilige passeggiare ad un ritmo più rilassato è possibile pernottare nel rifugio Takatsuka situato a circa 200 metri dopo aver raggiunto il Jomonsugi, o nel più moderno rifugio Shin Takatsuka distante circa 1 chilometro dall’albero, lungo il percorso Miyanoura Trail. Il pernottamento in campeggio è consentito solo nei rifugi, dove non c’è personale ma troverete a disposizione servizi igienici.
Consigli per affrontare il percorso di trekking
Come con qualsiasi escursione, partire con il giusto equipaggiamento è essenziale. Vi consiglio di indossare comode scarpe da trekking, vestirvi a strati e portare una mantella o una giacca impermeabile. Portate con voi cibo, lo stretto necessario per l’igiene e acqua in abbondanza. Potete inoltre usufruire dei servizi igienici e rifornirvi di acqua in vari punti lungo il sentiero, all’ingresso del sentiero Okabu e accanto all’albero Jomonsugi. I percorsi sono ben segnalati in inglese, ma per chi non se la sentisse di affrontare il percorso da solo sono disponibili guide esperte che parlano inglese e che durante il tour forniscono informazioni sulla storia, le piante e l’ecosistema di questo luogo.
Come arrivare
Il Jomonsugi può essere raggiunto solo a piedi percorrendo il sentiero escursionistico Anbo Trail. Il sentiero inizia all’Arakawa Trailhead, che si trova a circa 30/35 minuti di autobus o macchina nell’entroterra dalla cittadina di Anbo. Da marzo a novembre, durante l’alta stagione, le auto private non sono autorizzate a utilizzare la strada di accesso all’Arakawa Trailhead, ma si può ripiegare comodamente su un bus navetta in partenza dal Museo Yakusugi, a sua volta raggiungibile con autobus pubblici o navette fornite dagli hotel di Yakushima.
I primi autobus partono tra le 5:00 e le 6:00 del mattino e la corsa ha un costo di 1.380 yen per un viaggio di andata e ritorno, a cui va aggiunta una tassa di 1.000 yen per contribuire alla tutela ambientale del parco. Potete acquistare i biglietti presso il banco informazioni turistiche di Miyanoura, Anbo o l’aeroporto, o attraverso alcuni degli hotel dell’isola, ma vi consiglio di farlo almeno il giorno prima, soprattutto se viaggiate in un periodo di grande affluenza turistica.
Un percorso escursionistico alternativo inizia dal parco Shiratani Unsuikyo: prendete il sentiero diretto al Passo Tsuji Toge e a metà strada troverete la deviazione per l’Anbo Trail, ma tenete presente che questo sentiero è più difficile e richiede circa 12 ore, compreso il ritorno.
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Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).