Jindaiji Daruma Festival
Festival dedicato alla bambola Daruma.
Ci sono luoghi a Tokyo dove quasi ci si dimentica di essere in una grande metropoli asiatica e uno di questi è senza dubbio il tempio Jindaiji.
Arrivando in questo luogo, situato a breve distanza dalla città, sembra che le lancette dell’orologio si siano fermate: il tempo qui è scandito dal lento scorrere dei ruscelli e l’unico rumore che si avverte nell’aria è il fruscio del vento che soffia tra gli alberi della foresta di Chofu, il suono fragoroso delle cascatelle e il dolce starnazzare delle anatre nei laghetti sparsi qua e là tra la vegetazione. Ogni stagione il tempio è incorniciato da colori suggestivi e bellissimi: in primavera la fioritura dona un tocco allegro e romantico al paesaggio, mentre in autunno le foglie rosse degli aceri riscaldano il panorama e i sentieri, alcuni dei quali sono sterrati e privi di qualunque pavimentazione, diventano un bellissimo letto di foglie scricchiolanti su cui passeggiare.
Per gli amanti della natura questo è un vero paradiso e accanto al tempio è possibile esplorare persino i Giardini Botanici di Jindaiji, che ospitano numerose specie di alberi e di fiori, alcune delle quali antichissime; particolare è soprattutto il giardino di piante acquatiche, dove si possono vedere anche libellule e pesci colorati. È un luogo carico di un silenzio surreale, un ambiente davvero unico e piacevole in cui passeggiare, meditare e abbandonarsi alle proprie sensazioni e ai propri pensieri. Ci sono però periodi in cui il tempio Jindaiji è più animato, ad esempio durante i festival e le cerimonie particolari, tra cui cito soprattutto il Daruma Festival, che si svolge ogni anno in marzo.
Festival dedicato alla bambola Daruma.
Ciò che rende Jindaiji così speciale non è solo l’ambiente naturale circostante, ma tutto l’insieme: il tempio, realizzato nel 733, è il secondo tempio più antico della città e passeggiando qui in un certo senso si respira la storia di questo luogo e se ne percepisce il maestoso passato. È quasi come se ci si aspettasse, prima o poi, di ritrovarsi di camminare fianco a fianco con gruppi di samurai o di assistere alle contrattazioni dei commercianti di seta che nel periodo Edo si fermavano proprio qui, dato che allora questa regione era un fervente centro della produzione di bachi da seta. Il tempio rende omaggio al monaco guerriero Ganzan Daishi, che viene celebrato durante il Daruma Festival, ed è costituito da un complesso di edifici, visitabili in poco tempo, con una splendida struttura in legno centrale, caratterizzata da un’ampia scalinata all’ingresso e decori di colore bianco; all’interno ospita una statua di bronzo del Buddha. La visita è completamente gratuita.
E anche il piccolo villaggio che si estende accanto al tempio sembra essere rimasto ancorato alle antiche tradizioni: qui troverete negozietti di oggetti antichi e artigianali e ristorantini tipici che servono deliziosi piatti a base di noodles di soba, la specialità per cui Jindaiji è rinomata. I soba noodles sono infatti prodotti a mano e la farina utilizzata viene prodotta presso il mulino del villaggio. I ristoranti presentano un arredo tutto tradizionale, con i classici tatami sul pavimento e i tipici tavolini bassi dove si mangia seduti su un cuscino; le finestre affacciano su incantevoli giardini che contribuiscono a rendere l’atmosfera ancora più autentica.
È proprio questo il motivo per cui vale la pena visitare il tempio Jindaiji: l’atmosfera. Tutti gli edifici sono in legno, sulle piccole vie del villaggio ci sono negozietti di ceramiche che vendono piatti, vasellame e decorazioni, caffetterie accoglienti con tavolini all’aperto che offrono stuzzichini come i ravioli di riso, i sembei (dei cracker di riso) e i manju, un dolcetto tipico giapponese.
Il modo più semplice per arrivare è con la linea della metro Keio Line fino alla stazione di Chofu. Da qui potete proseguire in autobus, con la linea 34, per circa 15 minuti fino all’ultima fermata, Jindaiji per poi dirigervi a piedi (solo un paio di minuti) fino al tempio.
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Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).