Izumo Taisha
Izumo, nella Prefettura di Shimane, si trova ad un’ora di treno da Matsue ed è una meta interessante da scoprire per la ricchezza di luoghi e attrattive che ospita, tra cui il famoso santuario shintoista Izumo Taisha. Sebbene Izumo Taisha sia generalmente considerato il più antico santuario shintoista del Giappone, non si conoscono con precisione le sue origini, ma alcuni documenti ne attestano l’esistenza già nell’anno 700. Ciò che è certo, però, è che il santuario ricopre da sempre un ruolo chiave nel paese e la sua collocazione nella regione di Izumo, un tempo governata da clan potenti e culla della mitologia giapponese, ha contribuito ad accrescere l’importanza di questo luogo sacro. Gli edifici del santuario odierno, però, risalgono al 1744: fino a questa data, infatti, il santuario veniva demolito e ricostruito periodicamente, come vuole la tradizione shintoista. Da questa data in poi, però, l’usanza è stata mantenuta solo in parte con grandi rinnovamenti e ristrutturazioni eseguite ogni 60 anni al posto di una totale ricostruzione.
La casa delle divinità shintoiste
Il santuario è dedicato alla divinità Okuninushi, che secondo la mitologia fu il creatore del Giappone e il primo regnante di Izumo. Okuninushi è anche conosciuto come il dio protettore dei matrimoni e delle relazioni d’amore e per questo sono tante le coppie che visitano il santuario per invocare la sua benedizione e pregare per una felice vita insieme, concludendo la preghiera con quattro battiti di mani: due per sé e due per il proprio partner.
Secondo le credenze shintoiste ogni anno, durante una settimana di novembre, tutti gli otto milioni di divinità shintoiste si riuniscono al santuario Izumo Taisha, lasciando così le loro “residenze” in Giappone. Proprio per questo nella regione di Izumo il mese di novembre è chiamato Kamiarizuki, ovvero “mese con gli dei” mentre nelle altre zone del paese viene soprannominato Kannazuki, ossia “mese senza dei”. Il tradizionale Festival Kamiari si svolge al santuario proprio in questo periodo.
Visitare il santuario
La via che conduce al santuario è preceduta, come è solito nei santuari shintoisti, da una gigantesca porta torii rossa che segnala l’inizio dell’area sacra. Prima di arrivare alla seconda porta torii passeggerete lungo un viale affiancato di bancarelle, negozietti e ristorantini dove acquistare souvenir o prodotti a tema religioso e snack tipici oppure fermarsi a pranzo per uno spuntino veloce.
Proseguendo la passeggiata si sale un po’ lungo il pendio della collina, arrivando ad un ampio viale suddiviso in tre corsie da file di pini, Matsu no Sando: si dice che la corsia centrale sia riservata alle divinità per questo non vedrete fedeli camminare al centro.
Si raggiunge una terza porta torii in bronzo che segnala l’accesso all’area centrale del santuario, dove vi ritroverete dinanzi ad un’enorme struttura in legno, la sala di preghiera Haiden. Oltre alle dimensioni, l’edificio è riconoscibile dalla grande corda sacra, chiamata shimenawa, che la cinge: nella religione shintoista indica la presenza di una divinità, separando il regno dei mortali da quello divini. Vi capiterà di vedere spesso questa corda nei santuari shintoisti, talvolta cinta attorno ad un albero o ad una roccia considerati sacri.
Dietro la sala di preghiera si erge la sala principale Honden, che con i suoi 24 metri è la più alta sala di un santuario shintoista in tutto il paese. In origine era persino più alta, ma l’attuale edificio è una ricostruzione del 1744 realizzata seguendo un autentico stile architettonico giapponese che precede l’arrivo del Buddismo, il quale fu accompagnato da una serie di influenze dell’architettura cinese nei luoghi di culto. La sala principale, assieme ad altri piccoli edifici, sono circondati da alcune recinzioni che vietano l’accesso al pubblico ma potete sempre avvicinarvi e dare una sbirciatina all’interno. Tra gli altri edifici in cui non è consentito entrare, ci sono due strutture in legno chiamate jukusha: sono gli alloggi riservati alle divinità in visita durante l’annuale incontro di novembre.
I musei
Del complesso del santuario Izumo Taisha fa parte anche un piccolo museo, la Sala dei Tesori, che espone dipinti di artisti giapponesi, documenti storici, oggetti ornamentali e modellini che permettono di vedere com’era il santuario in passato, prima delle ricostruzioni e delle tante opere di rinnovamento.
A est del complesso si colloca inoltre il Museo Shimane sulla Izumo Antica, un luogo interessante per approfondire la conoscenza della storia del santuario e della regione di Izumo.
Come arrivare
Il santuario non dista molto dalla stazione centrale Izumoshi, alla quale è collegato con autobus diretti che partono ogni 30 minuti dalla fermata numero uno di fronte alla stazione. Il viaggio dura circa 25 minuti. In alternativa potete optare per il treno con la linea ferroviaria Ichibata Railway che consente di arrivare in circa 20 minuti alla stazione Izumo Taisha-mae, ma con un cambio di treno necessario alla stazione Kawato durante il tragitto.
Potete utilizzare la Ichibata Railways anche nel caso in cui la partenza sia dalla città di Matsue: il percorso dura un’ora con un cambio alla stazione Kawato.
Informazioni generali per la visita
Il santuario è sempre aperto e con ingresso gratuito, ma se volete accedere alla Sala dei Tesori tenete presente che è aperta dalle 8:30 alle 16:30 e prevede una tariffa di 300 yen per la visita.
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Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).