Columbia UniversityA 1343 metri
Una delle università più prestigiose al mondo.
Prima ancora che l’omonimo meme dilagasse in rete, l’Harlem Shake esisteva già. Nato come risposta del quartiere afroamericano alla catena Shake Shack, l’Harlem Shake ha già conquistato il cuore dei newyorchesi, nonostante sia uno degli ultimi arrivati sulla scena gastronomica della Grande Mela: è aperto solo dal 2013.
Ma la cosa più affascinante di questo locale è che, nonostante la giovane età, entrando si ha la sensazione di entrare in una tavola calda degli anni ’50, con l’atmosfera tipica di allora, ed è come se questo luogo esistesse da sempre, come se fosse nato insieme al quartiere. A questo contribuisce anche la grande notorietà dell’Harlem Shake, che appare agli occhi dei clienti come un locale storico di New York, se si pensa ai personaggi di spicco che hanno pranzato qui, molti dei quali hanno la propria foto appesa sulla “Wall of Fame”, una parete interamente ricoperta di scatti autografati di star famose, politici e personaggi importanti legati al quartiere di Harlem; tra loro c’è anche un illustre cliente fisso dell’Harlem Shake: il presidente Barack Obama. Sulla parete in fondo al locale spicca il poster gigante di Miss Harlem Shake, ovvero la modella Shannon Thornton che abita ad Harlem e il cui volto compare anche nel buzz che viene consegnato ai clienti al momento dell’ordinazione. L’estrema cura in ogni dettaglio la si nota anche solo andando alla toilette: le pareti del bagno sono interamente rivestite da un collage di 300 copertine del magazine JET.
L’Harlem Shake rispecchia in tutto e per tutto l’anima del quartiere afroamericano, uno scrigno di cultura e di energia di fronte a cui è difficile rimanere indifferenti. Non a caso anche il nome del locale si ispira alla famosa danza Harlem Shake, che attraverso i videoclip musicali ha conquistato tutti per il suo ritmo vivace e i suoi passi scoordinati ispirati al mondo dell’hip hop.
In particolare nei weekend il ristorante è piuttosto affollato e rumoroso. La sala ampia e luminosa e i tanti tavolini all’aperto affacciati sulla Malcom X Boulevard offrono un ambiente confortevole in ogni stagione, ideale per le famiglie, i gruppi di amici e le coppie che si mettono pazientemente in coda per assaggiare le specialità della casa, in primis gli hamburger e i frullati. Ma Harlem Shake non è un ristorante di hamburger come gli altri: qui il menù è composto da tante pietanze diverse e con abbinamenti davvero insoliti!
Oltre a proporre i classici hamburger con bacon e formaggio, il menù dell’Harlem Shake prevede anche l’Harlem Jerk, con patatine e maionese all’interno, e il curioso Hot Mess, con peperone, una marmellata di pancetta e una salsa messicana. All’hamburger potete poi aggiungere una serie di ingredienti a vostra scelta, tra cui uova, avocado, mozzarella, feta, ecc. L’hamburger, anche se non molto grande, è davvero molto gustoso, ma per chi non ama questa specialità ci sono tanti altri piatti, come gli hot dog, le insalate o i sandwich con pollo, formaggio o pesce. L’Harlem Shake è aperto anche a colazione e per il brunch del weekend, proponendo le tipiche specialità americane, come pancake, la cheesecake o i piatti a base di uova e bacon.
Al termine del pasto non dimenticatevi di assaggiare uno dei deliziosi frullati preparati dal ristorante, disponibili in varie versioni da quelle classiche con vaniglia, fragole e cioccolato a quelle più originali alla red velvet.
Un altro punto di forza del locale sono i prezzi: un hamburger classico costa 7 dollari, mentre il prezzo di un frullato varia da 5 a 8 dollari.
Una delle università più prestigiose al mondo.
Una delle chiese più grandi al mondo.
La chiesa più alta degli Stati Uniti.
Memoriale storico.
Libreria indipendente.
Food truck più famoso di New York.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).