Come diventare personal shopper
La figura del personal shopper è sempre più richiesta e ci sono molte persone che si sentono portate per questo lavoro e negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom per questa professione.
Il problema principale però è che c’è poca differenza tra i vari personal shopper, in questo articolo vi darò alcuni consigli per riuscire a diventare personal shopper e guadagnare da vivere con questo lavoro.
Cosa fa
Quello che fa un personal shopper è in genere portare i propri clienti a fare shopping di qualsiasi tipo. Nel caso in cui si portino a comprare capi d’abbigliamento si può parlare anche di consulente di immagine o personal stylist ed è questa la figura più diffusa e che attrae il maggior numero di aspiranti personal shopper, ma non è sempre così.
C’è chi si affida al personal shopper per comprare oggetti d’arredamento, regali e soprattutto oggetti rari e da collezione. Non è raro infatti trovare personal shopper in grado di dare preziosi consigli su opere d’arte da acquistare come investimento.
Quanto si guadagna
Come per ogni lavoro i guadagni sono diversi in base a vari fattori. Un personal shopper di medio livello in Italia può chiedere circa 150€ per un pomeriggio di 4-5 ore con un cliente, fino ad arrivare a chiedere anche 100€ l’ora. Indicativamente sono questi i prezzi che vengono applicati. All’estero si può guadagnare anche di più.
Corsi
Esistono corsi che rilasciano una certificazione, ma vi ricordo che per diventare personal shopper non è necessario frequentare un corso.
Le certificazioni che vengono rilasciate hanno poco valore e, parlandoci chiaramente, a livello legale con una semplice partita IVA chiunque può organizzare un “corso per diventare personal shopper“. Se volete fare uno di questi corsi quindi informatevi molto bene su quello che andrete a imparare.
Potrebbe essere molto più utile fare un buon workshop dedicato al 100% al marketing e creare da soli il proprio stile per diventare personal shopper affermati.
Cosa è richiesto
Come ho già detto non è necessario frequentare un corso per diventare personal shopper. Quello che serve è essere educati e pazienti per accontentare i clienti e conoscere molto bene i negozi della città in cui si lavora. Se si lavora in Italia non è per forza necessario conoscere l’inglese anche se sicuramente conoscere una o più lingue straniere può aiutare a crearsi un sito e trovare clienti stranieri che vengono in Italia e desiderano avere al proprio fianco qualcuno che li guidi negli acquisti.
Sapere le lingue
Molti presuntuosi che a scuola hanno studiato l’inglese credono che sia questa la lingua che dà accesso al lavoro, ma di personal shopper che sanno l’inglese in Italia ce ne sono già centinaia. In Russia e in Cina ci sono migliaia di miliardari che non parlano inglese o che non hanno voglia di faticare parlando inglese mentre fanno shopping, e che sono disposti a spendere un sacco di soldi. Le lingue utili al giorno d’oggi sono quindi il russo e il cinese. Ovviamente mettersi ad impararle non è proprio il massimo, ma fatevi un sito anche in russo e in cinese in cui proponete nel vostro servizio anche la presenza di un interprete, ovviamenete ad un prezzo maggiore. Non fossilizzatevi sull’inglese, ormai è out!
Creare un sito
Internet è sicuramente il modo migliore per farsi conoscere. 15 anni fa bastava farsi una paginetta molto semplice per poter essere trovati ma al giorno d’oggi non è più così.
Il sito dovrebbe dividersi in due parti:
- presentazione elegante: una zona del sito “statica” dove in modo elegante si parla di voi, cosa offrite, alcune foto vostre e della città dove operate ecc. Per questa sezione potreste affidarvi ad uno studio di grafica chiedendo che vi realizzi qualcosa di molto elegante.
- blog: una sezione “dinamica” dove inserite le ultime novità, qualche guida ecc. Un blog è molto facile da installare e chiunque può farcela.
Il “blog” andrebbe aggiornato almeno una volta a settimana con dei contenuti che siano abbastanza lunghi ed interessanti da leggere. Questo vi può servire soprattutto per creare un bacino di utenti fidelizzati che si potranno rivolgere a voi per i loro acquisti. Ovviamente ci saranno anche molte persone che verranno nel vostro blog solo per “sfruttare” gratuitamente quello che scrivete, ma non sarà sempre così.
Come ho già scritto valutate anche la possibilità di far tradurre gli articoli del blog in altre lingue che non siano l’inglese (già troppo inflazionato), come ad esempio il cinese o il russo. Se scrivete degli articoli interessanti e completi ad esempio sui migliori hotel di lusso a Milano, ottimi negozi d’artigianato a Roma e dintorni, ecc. potrete facilmente comparire tra le prime posizioni su Google per ricerche fatte all’estero e di conseguenza avere un bacino di utenti molto ampio.
Pubblicizzarsi
I clienti dei personal shopper sono quasi sempre persone abbastanza facoltose, è difficile che una signora che prende 1200€ al mese si possa permettere di pagare 150€ per qualcuno che la aiuti con gli acquisti.
Rivolgendovi a persone di un certo livello quindi è necessario che anche voi lo siate, sia per come vi vestite sia per chi frequentate.
A differenza di quello che molti credono in questo lavoro non è molto diffuso il “passaparola”, salvo rari casi. C’è quindi bisogno di trovare spesso nuovi clienti e questo si fa soprattutto con internet. Il blog come già vi ho detto vi può servire come trampolino di lancio per creare un notevole bacino di utenti, considerate poi anche la possibilità di pubblicizzarvi ad esempio con Google Adwords per essere tra i risultati sponsorizzati quando qualcuno su Google cerca un personal shopper nella vostra città.
Biglietti da visita
Vorrei fare anche una piccola parentesi riguardante i biglietti da visita. Tenetene con voi sempre qualcuno, è molto importante. Fateli con una grafica elegante che rappresenti l’esclusività del vostro servizio. Per ottimi biglietti da visita vi consiglio i biglietti Luxe, prodotti da Moo.
Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi godo la vita in ogni sua forma. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).