Diego in Giappone
In questa pagina trovate il diario di Diego Terrieri di Livorno, che è stato 20 giorni da solo in Giappone. Un ottimo diario, grazie Diego!
Diego ha un blog in cui parla di cinema e un account Flickr con alcune foto del viaggio in Giappone.
Chi sono
Innanzitutto mi presento, sono Diego, ho 25 anni e sono di Livorno.
Ho sempre amato il Giappone,diciamo che sotto sotto sono un po’ un Otaku.
Ma per quelli della mia generazione degli anni ’80 è “normale”esserlo.
Ci sono cascati un po’ tutti nella fase cartoni animati giapponesi su Italia 1,Italia 7,Europa 7 ,Tmc,Odeon e mille altri canali di serie B dove per anni e anni hanno continuato a trasmettere Anime giapponesi(all’epoca chiamati semplicemente cartoni animati) tipo Ken il guerriero,Mazinga,Daltanius,Devilman,Holly & Benji, i Cavalieri dello zodiaco, Sampei, l’Uomo tigre, Lotti,Mila e Shiro, Lady oscar…e mille altri…(forse davvero mille).
Qualcuno negli anni abbandona “l’essere otaku” altri(tipo me) continuano imperterriti ad esserlo ma con criterio, senza esagerare.
In più i fumetti, tantissimi,primi fra tutti Jojo e Ken il guerrieroMa questa è un’altra storia….
Tutto questo mi portò ad innamorarmi del Giappone in generale…e quindi crescendo
La mia passione si ampliò anche alla cultura giapponese, al cibo, all’architettura, alle ragazze…
a tutto ciò che riguardasse il Sol Levante.
Perché in Giappone
Nel 2008 circa tramite internet (myspace) conobbi,una ragazza e diventammo amici…
Parlavamo ogni giorno, o quasi, tramite Skype e social network vari e spesso li promettevo che un giorno sarei andato a trovarla.
Ma solo verso febbraio 2010 dopo mille peripezie sono riuscito a prenotare un volo per Tokyo. 20 giorni. Da solo.
Si perché crescendo ho capito che Fidarsi è bene ma non Fidarsi è Meglio…soprattutto se si tratta di organizzare viaggi.
Quindi abbandonando le false promesse di amici (o presunti tali) che fino all’ultimo sembravano convinti a venire con me in Giappone, decisi senza troppi discorsi di aprire il sito di Alitalia e prenotarmi un volo.
Successivamente prenotai l’albergo.
Prenotai il volo a Febbraio ma per partire poi nel mese di Maggio.
Il costo del volo era di 730 €.
L’albergo, il Kent Hotel a Shinjuku nella zona di Kabuki cho, mi costò circa 900€ per 20 giorni circa,
…si parte!
Pisa-Roma,1h…Roma-Tokyo 12h circa…
Ma detto sinceramente non mi è sembrato tanto lungo il viaggio…
Alitalia non è il massimo (soprattutto il cibo) però ogni posto a sedere, per viaggi così lunghi, è munito di monitor personale interattivo dove si ha la possibilità di vedere molti film e c’è una scelta piuttosto interessante.
Dunque mi guardai 3 film all’andata e 3 al ritorno, più un po’di musica con l’iPod, un pisolino, pause cibo ecc. insomma non posso dire che mi sia “volata” però diciamo che pensavo fosse un incubo..e invece non lo è stato.
L’arrivo a Tokyo
L’unico aspetto negativo del volo diciamo che riguarda la dogana e le faccende burocratiche. I giapponesi sono molto fiscali e precisi.
Prima di poter uscire dall’aeroporto si deve riempire fogli, foglietti, foglini e via dicendo…
Vi setacceranno la valigia, toccando le vostre mutande,calzini e quant’altro ma sinceramente si è talmente euforici di essere sbarcati nel Sol levante che ve ne sbatterete altamente.
Prima di partire mi ero salvato sul mio iPhone video interessanti su Tokyo che sarebbero potuti tornarmi utile.
Video sull’arrivo a Narita, come prendere in Narita express ecc. tutto molto semplice in video ma nella realtà è un po’ più complicato.
Cambio soldi (avevo già 1000€ in yen portati da casa, ma solo quelli mi servivano per l’albergo) circa 1000 €,fila lunghissima circondato da Russi e Argentini…non so perché ma non mi sentivo molto a mio agio nel maneggiare tutti quei soldi sotto i loro occhi. Fatto ciò, mi dirigo verso uno sportello addetto al biglietto del Narita Express: abbastanza semplice.
E via diretti verso Shinjuku. Ero stanco, ma niente di sconcertante.
Un 40 min circa (credo, .forse meno, forse più..boh)e arrivo a Shinjuku Station, la stazione ferroviaria più affollata del mondo (davvero). Leggero panico, vedo un italiano, lo seguo e capisco che era spaesato quanto me.
Folla nipponica, panico…vedo la luce…la seguo…riesco a uscire dalla stazione…saluto l’italiano…
Ero finalmente a Tokyo…
Caldissimo, metà maggio ed umidità 100%
Valigia enorme…dove vado ora?eheh
Controllo i miei filmati sull’Iphone e solo uno mi aiutò: uno dei filmati di Marco Togni riguardante Kabuki Cho…
Alzo gli occhi mi giro intorno e capisco il tragitto.
Con la coda dell’occhio intravedevo negozi incredibili, ragazze splendide,venditori ambulanti di manga introvabili,cibi squisiti, mille motivi per distrarsi, ma il mio unico pensiero era trovare l’albergo, pagare, posare la valigia, fare la doccia e uscire.
Trovo facilmente l’albergo, faccio tutto, carinissimi riescono a farsi capire nonostante il loro inglese nipponico, che è una lingua a parte. (col tempo ci si abitua…e si capisce anche quello)
L’albergo è normale, nessuna pretesa. Stanza piccola con finestra inutile data l’impossibilità di aprirla, addirittura con vetri opachi che non permettevano la vista fuori (probabilmente perché a mezzo centimetro si affacciava un altro grattacielo). Il bagno però molto carino, con wc “robotico”(fantastico). Tv lcd 20″, mini frigo, letto a una piazza e mezzo.
Primi 3 giorni
Giro in lungo e in largo, sempre a piedi Shinjuku, enorme, piena di qualsiasi cosa si cerchi, negozi enormi…
La notte favolosa…
Unica pecca riscontrata poi per tutto il Viaggio…
È la notte, perché soprattutto la zona dove mi trovavo io, Kabuki Cho (notoriamente riconosciuto come uno dei luoghi meno sicuri di Tokyo,poiché fatto di quartiere a luci rosse e Pachinko…gestito dalla Yakuza qua e là…) si riempie di Gigolò giapponesi, i Nampa credo si chiamino, e di “Neroni” americani.
I primi sono tutti uguali,(alcuni sono anche dei bei ragazzi) vestiti di nero o grigio scuro,c on capigliature di dubbio gusto, che abbordano le ragazze o si fanno abbordare…insomma…non è bello vedere questi tipi ogni sera, verrebbe voglia di dirli”per favore basta!…trovati un lavoro normale,te e tutti i tuoi amichetti!”
I secondi sono troppo insistenti,ti fermano ti chiedono se vuoi andare a bere in qualche locale, pieno di belle ragazze giapponesi…bla …bla…si capisce subito che è meglio evitare questi individui.
NON sono pericolosi, alcuni dopo qualche giorno che mi vedevano sempre alle stesse ore, mi salutavano o mi facevano un cenno come per dire”Ehi tu…aaaah… tu sei l’italiano che non ne vuole sapere niente…mmh non insisto…ciao!”
Kabuki cho non è pericolosa…è piena di malavitosi…ciò nonostante ci sono delle zone, ad esempio dove vivo io , Livorno, molto peggio.
Meglio comunque evitare di fare “l’italiano” o abusare di foto all’ingresso di night club o rispondere scocciatamente alle proposte dei “neroni”, a mio parere.
Il resto della vacanza mi sono deciso a prendere la metro.
Anche perché volevo incontrarmi con la mia amica (oggi non solo una semplice amica) che abita a Saitama.
Mi sono fatto coraggio, perché sarebbe stato da str**zi andare a Tokyo e non prendere mai un treno.
Dopo poco ci si rende conto che è molto semplice: oddio è molto caotico e superpreciso, quindi appena saliti, non si è mai sicuri di essere sul treno giusto, poi però è tutto più chiaro.
Treno essenziale.
Da quel giorno iniziai a prenderlo sempre, per andare a Shibuya, Akihabara, Asakusa, Nakano, Ikebukuro, Harajuku, Ginza, Saitama ,Omiya ecc.
Shibuya
Appena arrivato alla stazione tappa forzata è la statua del cane Hachi che tutti(o quasi) conoscono.
Bella e ogni volta mi commuove troppo però sinceramente speravo fosse un po’ più grande.
È sempre circondata da mille persone, quindi difficilmente riuscirete a fare una foto da soli con Hachi.
Ogni volta che sono andato a Shibuya pioveva,infatti la sera sembrava davvero Blade Runner.
Piena di negozi, tra cui,a parer mio, la miglior fumetteria di tutte quelle che ho visto, Mandarake, che è una catena di fumetterie molto famosa, però quella di Shibuya ha una marcia in più.
Qui a Shibuya ho trovato numerosi negozi di abbigliamento e di musica davvero belli.
Anche l’incrocio “famoso” me lo immaginavo più grande…fa comunque la sua bella impressione.
Akihabara
E’ pazzesca, viene voglia di fermarsi ogni secondo a qualsiasi negozio.
Io da buon Otaku avevo le mie mete prestabilite, tra cui il Mandarake più grande di Tokyo, una struttura nera e rossa che si sviluppa su 7 piani(piccoli ma pur sempre 7)
Non ricordo l’ordine comunque per chi interessasse ad esempio il primo è dedicato ai fumetti per ragazze,un altro per i ragazzi, un altro hentai (fumetti erotici), altri videogame,a ltri action figures…
Notevole.
Poi il quartiere è pieno di negozi di ogni tipo e (troppe) sale giochi (anch’esse sviluppate su più piani)
Sinceramente non ho avuto modo di visitare molti negozietti di elettronica, la base di Akihabara, tuttavia da quel che ho visto molti vendono tante cose inutili, altri vendono cose fantastiche,ma che poi in vacanza difficilmente qualcuno le acquisterebbe…a mio modesto parere.
Però se si tratta di videogame a metà prezzo,chiavette usb a prezzi stracciati,schede SD favolose…vale la pena darci un occhio.
Nakano
Ci sono andato esclusivamente per il Nakano broadway (conosciuto tramite Marco Togni), un centro commerciale diciamo, molto caratteristico, pieno di tutto, suddiviso in negozietti, tra cui Mandarake…
Qui ho trovato davvero negozi interessanti a prezzi validi…tra cui dischi usati, poster, modellismo, portachiavi, dolci…un po’ di tutto…
Vale la pena visitarlo. Consiglio di andarci in mattinata.
Ikebukuro
Per molti è un posto non molto raccomandabile, come Kabuki-Cho, personalmente però non mi è sembrata molto “pericolosa”…
Bella architettonicamente, strade grandissime, negozi maestosi…tra cui Tokyu Hands, a parer mio il miglior centro commerciale del Giappone (per quel che mi riguarda, ovviamente chi ha avuto modo di visitare il Giappone in lungo e in largo avrà modo di smentirmi).
Ho trovato varie filiali di Tokyu Hands…ma quella di Ikebukuro e Ginza mi sono sembrate le migliori.
Esiste anche Ikebukuro Sunshine Aquarium, all’ultimo piano c’è appunto un acquario…ma sinceramente non ci sono andato…ci andrò la prossima volta…
Ho trovato molti negozietti interessanti, tra cui un’altra importante Fumetteria, Animate, 5-6 piani non ricordo…molto bella ma veramente piena di gente, soprattutto ragazzine, mi sentivo veramente un pesce fuor d’acqua, però sono uscito soddisfatto, è pieno di gadget dei film di Miyazaki per chi interessasse, e due piani dedicati a DVD, Blueray, e Cd…
Harajuku
Sono andato ad Harajuku due domeniche giusto perché sapevo che qui si svolge il ritrovo dei cosplay, e volevo assolutamente vedermelo, sfortunatamente ne ho visti pochissimi perché entrambi i giorni ha piovuto (fine maggio inizi di giugno…stava per iniziare la stagione delle piogge)
Comunque oltre alle cosplay, è un luogo interessantissimo, ricordo di aver trovato degli ottimi ristoranti e posti dove fermarsi a mangiare un boccone, veramente carini e accoglienti.
Assolutamente da visitare anche per gli innumerevoli negozietti, soprattutto di abbigliamento.
Sosta obbligata al tempio Meiji-jingu credo si chiami…molto bello davvero.
Qui ho avuto la fortuna di assistere anche ad un matrimonio tradizionale giapponese.
Ginza
È mastodontica, vie larghissime, pulitissime, incroci immensi…quartiere completamente dedicato alla moda.
E’ facile incontrare numerosi gaijin (stranieri), tra cui molti italiani, ricchissimi(almeno quelli che ho visto io..ehehe)
Entrare nei negozi di Prada, Louis Vitton(non so nemmeno come si scrive e mi fa troppa fatica andare a vedere su google), Armani, D & G ecc…e uscire con milioni di buste…ognuna delle quali conterrà circa 3000 € di roba…eheh
Beati loro che se lo possono permettere.
A Ginza si trova anche il Sony Building, che vale la pena andarlo a visitare, ma non vi aspettate chissà chè…
Mentre mi è piaciuto molto l’Apple store, forse il più grande di Tokyo, dove assistetti anche all’imminente uscita dell’iPad, e ricordo una fila compostissima di persone che sostava fuori dal negozio su piccole sedie, e alcuni di loro venivano intervistati dalla Tv;in Italia ci sarebbe stato una folla impazzita sgomitante davanti all’entrata per accaparrarsi il primo iPad…ne sono sicuro…
Diciamo che fra tutti i quartieri questo è quello che mi ha convinto di meno…io Livornese, maglietta dei Metallica, bermuda, barbone, e tatuato non ero proprio nel posto giusto diciamo…eheh
Ma rimane comunque un luogo da visitare come qualsiasi altro quartiere di Tokyo…
Moltissimi luoghi da fotografare.
Asakusa
Mi è rimasta molto a cuore Asakusa perché ho adorato l’atmosfera che si respirava intorno al tempio Senso-ji…
Con mille bancarelle (ho acquistato troppe cose economiche…però così tante che alla fine ho speso troppo) che in realtà sono trappole per il turista medio come me…
Bellissimo il tempio, tra l’altro a quanto ne so è il più vecchio del Giappone, quindi una visita è obbligatoria.
Ho assistito anche a uno spettacolo con con delle scimmie che facevano acrobazie varie, ero entusiasta perché non avevo mai visto una scimmia così da vicino, ma sinceramente odio qualsiasi spettacolo con gli animali, perché soffrono come “bestie”…avrei voluto picchiare l’ammaestratore.
Alla fine ho dato la mano alla scimmietta…ero felicissimo ma al contempo tristissimo per lei, che chissà quante volte al giorno è costretta a fare quelli stupidi spettacoli per dei turisti di me**a come me…
Ricordo che si chiamava Hiroshi.
Poco fuori dal tempio ricordo di aver pranzato con la Soba più buona di tutta la mia vita(ne avrò mangiate 4 in tutto…eheeh)in un ristorantino piccolissimo, con due anziani in un angolino che Succhiavano la loro soba, e io con la mi Amica che ce ne stavamo buoni buoni a gustarci quel gustosissimo piatto di soba fredda.(ed economica…tra l’altro)
Ci tornerò.
Omiya
Prima di andare a casa della mia amica che abita a Saitama mi sono fermato a Omiya, facente parte comunque della prefettura di Saitama appunto, davvero un luogo carinissimo, pieno di tutto, piccola…ma piena!
Solo dopo la mia vacanza ho scoperto che c’è anche l’Omiya Bonsai Village, che visiterò sicuramente la prossima volta, essendo io un amante dei bonsai.
Ho visitato anche un delizioso tempio credo si chiamasse Hikawa, costeggiato da un caratteristico laghetto pieno di pesci rossi…bella atmosfera.
Saitama
Non c’è granché a Saitama, ma le piccole stradine, le casette, la gente del luogo, da buon Otaku mi hanno fatto pensare a quelle stradine minuscole che vedevo nei cartoni animati, come quelle viste in Holly & Benji, Ranma, Hello Spank.
Mi piace Saitama, penso sia il luogo giusto dove vivere se si cerca un po’ più di quiete rispetto al centro nevrotico di Tokyo e poi in 40 min circa di treno (se non sbaglio) si arriva a Shinjuku.
Apparte vivere un paio di giorni in casa con Chie, la mia amica, ma che d’ora in poi posso definire anche la mia ragazza,
Saitama mi ha regalato anche un esperienza fantastica al Saitama super Arena, perché essendo io un patito delle arti marziali miste, qui ho avuto modo di assistere al Dream14 uno degli eventi più importanti del Giappone in termini di arti maziali ovviamente ero cosciente della data dell’evento da molto e feci prenotare i biglietti da Chie alcune settimane prima del mio arrivo a Tokyo. (il biglietto lo pagai circa 100€..ma ne valse la pena)
Non ho visitato il mercato del pesce di Tsukiji, volutamente in quanto sono vegetariano e odio il Giappone per ciò che commette ai pesci e non solo e il mercato del pesce pur essendo una tappa amata da tutti in quanto luogo caratteristico, a me sinceramente spaventa.
Ammetto però di aver asssaggiato alcuni piatti contenenti pesce e carne ma ho cercato il più possibile di non farlo.
Mi sono documentato, ho visto ciò che fanno a queste creature e difficilmente riuscirei a godermi un tour in mezzo a migliaia di pesci morti.
Per chi la pensa come me a tal proposito invito a guardare due splendidi documentari (The Cove, Earthlings).
Complessivamente questa vacanza mi è costata circa 3000€ totale…non mi sono fatto mancare nulla.
Per concludere
Cose negative
- Nampa(gigolò)
- Neroni
- la difficoltà dei primi giorni nel trovare negozi giusti ,dato che la maggior parte si trovano dentro grattacieli o in centri commerciali
- la difficoltà iniziale di capire come orientarsi in stazione
- camere d’albergo piccole
- l’inglese maccheronico di alcuni giapponesi
- odori culinari e puzzo di smog che talvolta si intrecciano in un turbine nauseabondo
- molti ubriachi
- faccende burocratiche aeroportuali
- umidità
Cose positive
- templi bellissimi
- centri commerciali enormi
- paradiso per otaku
- paradiso per fotografi
- izakaya e ristoranti carini ed economici
- ragazze bellissime
- tutto pulito
- zero criminalità
- mezzi di trasporto precisi
- gente educata e disponibile
- cibo per tuti i gusti
- spettacolo notturno di luci coloratissime
- parchi pubblici splendidi
- distributori di bibite ad ogni angolo
- ecc…
Albergo
Kent hotel
1-21-7, Kabukicho Shinjuku, Tokyo, Tokyo Prefecture, Kanto 160-0021, Japan
Pulizia camere voto: 7
Efficienza e disponibilità personale voto: 9
Lingua inglese: 6,5
Camere voto:7
Zona albergo voto: 7,5
Soldi pernottamento: voto 7
Voto complessivo: 7
Il 18 dicembre tornerò a Tokyo, 2 settimane, stavolta sarò ospitato da Chie, quindi la mia spesa complessiva sarà minore a quella precedente.
Il volo l’ho pagato 650€.
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Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).