MitsukoshiA 120 metri
Grandi magazzini con una storia antica.
Situato accanto al palazzo della Bank of Japan, nel distretto finanziario di Tokyo, il Currency Museum offre ai visitatori un viaggio nella storia della moneta giapponese, dalla nascita delle prime monete, utilizzate già in tempi antichissimi, fino ai giorni nostri.
Il progetto di questo museo è nato in occasione del 100° anniversario della fondazione della Bank of Japan e l’edificio ha aperto le porte al pubblico nel 1985.
È un museo molto interessante da visitare per la vasta collezione di monete e banconote giapponesi e importate dall’estero e se siete in zona vi consiglio di fare una sosta per conoscere un altro aspetto della cultura giapponese, considerando anche che l’ingresso è gratuito e il museo è di dimensioni ridotte, quindi la visita dura circa da 30 a 60 minuti e non vi porterà via tanto tempo. Vi suggerisco anche di fermarvi ad osservare il palazzo della Bank of Japan, un bellissimo edificio storico.
All’ingresso troverete varie brochure e guide in diverse lingue con la mappa del museo: vi suggerisco di prenderne una copia, almeno in inglese, poiché all’interno i cartelli informativi sono solo in giapponese. Una volta oltrepassata la lobby potete accedere alla prima sala, dove viene trasmesso un filmato introduttivo. Dopo questo breve filmato si passa alla visita delle sale espositive, che raccontano in ordine cronologico la storia della moneta giapponese, a partire dal 7° secolo, con la nascita delle prime monete di rame, chiamate wado-kaichin. Il cuore della mostra è la Sempeikan Collection, che comprende la vasta e affascinante collezione privata del numismatico Tanaka Keibun, donata al museo negli anni ’40. Nel corso della sua vita Tanaka non ha collezionato solo moneti giapponesi, ma anche quelle provenienti da altri paesi asiatici, in particolare la Cina: le monete cinesi furono introdotte in Giappone già a partire dal 12° secolo. Alle monete si affiancano le banconote risalenti a vari periodi storici, tra cui si può ammirare la Yamada Hagaki, la prima banconota realizzata nel 1600; tra le monete storiche ci sono anche le koban, le monete d’oro caratterizzate da una forma ovale che circolavano nel periodo Edo. Ma le mostre non comprendono solo le monete: ci sono documenti e materiali storici relativi alle monete, portafogli e portamonete di varie epoche e una sezione informativa dedicata ai sistemi di produzione delle monete e al significato di vari simboli, forme, volti e stemmi che caratterizzano le numerose monete e banconote. Ad esempio si scopre che le monete giapponesi più antiche, riconoscibili dalla forma tonda e un piccolo foro dalla forma quadrata al centro avevano un significato di buon auspicio: la forma tonda esterna rappresentava il Sole, quella quadrata interna la Terra.
Attraverso i vari materiali informativi i visitatori possono conoscere come sono cambiati i materiali utilizzati per la produzione delle monete e come si sono evolute le dimensioni, le forme utilizzate e il peso; sono disponibili anche alcune riproduzioni che potete toccare con mano per osservarle da vicino e sentirne il peso. Avrete inoltre modo di comprendere come le monete sono state utilizzate nel corso del tempo e come è cambiato il loro potere d’acquisto nei secoli attraverso alcune illustrazioni che spiegano cosa si poteva comprare un tempo con un wado-kaichin e quanto costavano le merci nell’antichità.
Nelle aree dedicate ai tempi moderni potete anche conoscere meglio e provare i vari sistemi tecnologici ideati per verificare l’autenticità delle banconote e prevenire la contraffazione del denaro.
La visita si conclude con una mostra dedicata alle monete estere, tra cui spiccano pezzi molto rari e preziosi; attraverso varie attrazioni interattive potete divertirvi a scorrere tra le varie monete di tutti i paesi del mondo e provare ad indovinarle.
Prima di uscire dal museo vi consiglio di fare tappa nel negozietto di souvenir, dove troverete tanti oggetti e gadget a tema da regalare.
Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 9:30 alle 16:30.
Grandi magazzini con una storia antica.
Negozio e caffè del Mandarin Oriental Hotel.
Bravissimo pasticcere francese.
Negozio di prodotti italiani.
Cucina molecolare.
Per gustare l'anago.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).