Cosa mangiare in Namibia
Chi visita la Namibia si trova di fronte ad una ricca tradizione gastronomica, che varia a seconda delle regioni del paese. Se nelle città è possibile trovare un po’ di tutto, anche specialità occidentali, in particolar modo legate alla cucina tedesca, fuori città la scelta è limitata e si basa esclusivamente sui prodotti locali, che vengono però abbinati con creatività, regalando pietanze uniche. I piatti sono per lo più a base di carne, ma sulle coste si trovano anche specialità di pesce, che vengono abbinate a frutta, verdure e legumi stagionali.
Se siete in partenza per la Namibia, eccovi alcuni piatti da non perdere.
Potjie Kos
Questa specialità è una sorta di stufato preparato con carne di pollo, agnello o altri tipi di carne, che solitamente viene cotta in una grande pentola sul fuoco all’aperto insieme a verdure e talvolta con l’aggiunta di un po’ di vino o birra. La cottura è molto lenta e richiede circa 3-4 ore.
Braaivleis
Questo piatto non è altro che una grigliata di carne, una specialità molto diffusa in Namibia sia nei villaggi che nelle città. Il tipo di ingredienti utilizzati può variare, ma in genere c’è carne di vario tipo, pane all’aglio, mais e salsicce con contorno di insalate.
Boerewors
Le Boerewors non sono altro che delle salsicce dalla forma a spirale tipica del Sudafrica. Sono composte da carne di manzo, spesso abbinata a carne di suino e agnello e insaporita con spezie. La salsiccia viene generalmente servita insieme al pap, una polenta tradizionale preparata con farina di mais.
Biltong
Anche se questa specialità è originaria del Sudafrica, molti sostengono che il miglior biltong sia quello della Namibia, grazie ad una qualità eccellente della carne. Il piatto è composto da carne essiccata, che viene prima marinata per alcuni giorni poi speziata e tagliata a strisce sottili per l’essiccatura. Questa specialità può essere fatta con carne di ogni genere, da quella di manzo e di struzzo alla selvaggina. Esiste una variante con il pesce, che prende il nome di bokkoms, e una con le salsicce essiccate, chiamata invece droeewors. Più che un piatto da servire a tavola, il biltong lo trovate sotto forma di snack venduto in confezioni da asporto.
Mopane worms
Questo piatto rientra tra le tradizioni gastronomiche delle comunità di etnia owambo ed è particolarmente consigliato ai palati più coraggiosi: si tratta infatti di vermi e bruchi fritti.
Kapana
Questa prelibatezza rientra nello street food della Namibia e la trovate in tutti i mercatini delle città. È essenzialmente carne grigliata, simile al braaivleis, ma preparata in maniera diversa: la carne viene tagliata in piccoli pezzi e servita con peperoni, cipolle, chili e salse di vario tipo.
Mielie pap
Se volete assaggiare qualcosa di tradizionale provate il mielie pap, una specie di porridge o polenta preparata con farina gialla di mais o il mahango (miglio). Entrambe le versioni vengono di solito servite assieme a piatti di carne, stufati e barbecue, ma anche abbinati a del pesce. Anche questa specialità appartiene alle tradizioni delle comunità di etnia owambo, ma è largamente apprezzata da tutti. La parola pap ha origini olandesi e tradotto significa appunto porridge.
Afval
Questo piatto africano non è altro che…la trippa! La trippa è infatti uno dei piatti tradizionali della cucina locale e viene preparata con frattaglie di pecore, capre, ecc. a cui si aggiungono varie spezie.
Selvaggina
L’abbondanza di fauna selvatica in Namibia, come in altri paesi africani, fa sì che nei menù si trovino spesso carne di cervo, coccodrillo, antilope, ecc., servite in tutti i ristoranti soprattutto in inverno. Oltre ad essere proposte come stufati e grigliate, questa carne la si trova anche in versione snack sotto forma di biltong.
Pluck (Harslag)
La Pluck, chiamata Harslag in lingua africana, è un tipo di cucina che prevede l’utilizzo di parti di animali come cuore, fegato, reni e polmoni che vengono tagliati a piccoli pezzi e preparati con patate e cipolle. Il tutto viene poi accompagnato da una salsa agrodolce a base di cannella, chili e peperoni.
Altre specialità da assaggiare
Oltre ai piatti elencati sopra ci sono alcuni prodotti, talvolta presenti solo in determinati periodi o località, che potete provare ci sono gli asparagi verdi di Swakopmund, disponibili solo da settembre ad aprile e le ostriche di Luderitz, che invece si possono mangiare tutto l’anno.
Più raro il tartufo del Kalahari, che si può trovare solo a maggio e giugno, così come i funghi raccolti a febbraio dopo la stagione delle piogge nelle zone a nord di Okahandja.
Nei pressi di Otjiwarongo si trova un’ottima produzione di formaggi. Da provare sono infine anche le uova di struzzo, che oltre ad essere decorate e vendute come souvenir, vengono utilizzate in molte ricette, ad esempio nelle frittate.
Dolci
Non ci sono dolci tipici della cucina locale, ma nelle località di Swakopmund, Luderitz e Windhoek trovate vari tipi di dessert ispirati soprattutto alla pasticceria tedesca, come cioccolatini, strudel di mele, torta della foresta nera, ecc.
Frutta
Nei supermercati delle città trovate una buona selezione di frutta, ma spostandosi fuori la varietà diminuisce sensibilmente. In Namibia si trovano frutti particolari che non potete non assaggiare: un esempio sono i frutti di marula, simili a delle prugne, utilizzate anche per produrre un liquore locale chiamato Amarula. Molto apprezzate sono anche le arance chiamate “monkey orange”, ideali nei pomeriggi caldi.
Bevande tipiche
Birra
In ogni città trovate diverse marche di birra, vendute sia nei bar che nei supermarket. Tra quelle prodotte localmente ci sono la Hansa e la Windhoek.
Vini e liquori
La maggior parte dei vini e liquori sono importati, ma in Namibia esistono bevande alcoliche tradizionali come il mataku, un vino di anguria, e il walende, un liquore di palma che assomiglia molto alla vodka come sapore.
Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).