Coronavirus in Giappone
In molti mi chiedono come abbia vissuto con la pandemia di coronavirus in Giappone.
Durante la pandemia, il Giappone ha affrontato la crisi in un modo unico rispetto a molti altri paesi. Non c’è mai stato un vero lockdown obbligatorio, come quelli che abbiamo visto in Europa o negli Stati Uniti. Il governo giapponese ha semplicemente chiesto gentilmente alla popolazione di restare in casa, senza imposizioni legali. Questo ha creato una situazione particolare, dove molte persone hanno continuato a vivere la loro vita con una certa libertà, me compreso. In alcuni periodi però effettivamente le persone ascoltavano la richiesta del governo e stavano in casa il più possibile.
Nessun obbligo di mascherina
Una delle cose che probabilmente ha sorpreso molti è che, nonostante l’uso delle mascherine fosse altamente raccomandato, non c’era un vero e proprio obbligo legale di indossarle. La mascherina è stata una scelta volontaria per tanti giapponesi, anche se la maggior parte delle persone ha scelto di indossarla per senso civico. Non c’era la pressione di multe o sanzioni come in altre nazioni, ma più una sorta di responsabilità sociale che ha spinto la popolazione a conformarsi alle raccomandazioni.
Un periodo di esplorazione
Personalmente, ho sfruttato questa libertà per vivere il Giappone in un modo che non avevo mai sperimentato prima. Le strade erano vuote, i luoghi turistici erano deserti e le montagne e i templi, solitamente affollati, erano completamente tranquilli. È stato un periodo bellissimo perlomeno da questo punto di vista, in cui ho potuto vedere un Giappone diverso, lontano dalle folle e dal caos del turismo di massa.
Andavo spesso in montagna, a fare lunghe passeggiate o semplicemente a esplorare posti nascosti. Senza la presenza dei turisti, anche le località più famose, come Kyoto o il Monte Fuji, sembravano luoghi completamente nuovi, dove potevo sentire il vero spirito del Giappone. Era come avere l’intero paese tutto per me, una sensazione impagabile.
Era come un Giappone sospeso nel tempo, dove tutto si muoveva con una lentezza che non avevo mai visto prima.
Il contrasto con la normalità
Mentre camminavo per le strade o esploravo la natura, la mancanza di turisti e la calma assoluta creavano un forte contrasto con quello che il Giappone era solitamente. I quartieri di Tokyo, normalmente brulicanti di persone, erano quasi deserti. Le luci e i colori c’erano, ma mancava quel tipico fiume di gente che rende unica la città.
Questa situazione surreale mi ha permesso di vedere le città giapponesi sotto una nuova luce. Anche Kyoto, con i suoi templi e i suoi giardini, era irriconoscibile senza i visitatori internazionali. È stata un’occasione unica per scoprire il Giappone autentico, quello dei piccoli dettagli che spesso sfuggono quando si è travolti dalla massa.
Un consiglio
Se dovessi darvi un consiglio, vi direi di trovare il tempo per visitare il Giappone lontano dai flussi turistici. Anche se le circostanze durante la pandemia erano straordinarie, è possibile ancora oggi esplorare angoli nascosti e vivere momenti di tranquillità che vi faranno apprezzare la vera essenza di questo paese. Il Giappone è un luogo dove la natura e la modernità convivono in perfetta armonia, ma è nelle giornate più tranquille che si scopre il suo vero fascino.
La vita durante la pandemia
Nonostante tutto, la vita quotidiana non si è mai fermata completamente. Anche se i negozi e i ristoranti hanno seguito le indicazioni del governo, chiudendo prima o riducendo gli orari di apertura, non c’è mai stato un vero blocco totale. Ho continuato a uscire, a fare spesa e persino a godermi qualche uscita in bicicletta, sempre nel rispetto delle regole non obbligatorie ma fortemente raccomandate. Il Giappone ha mantenuto un equilibrio delicato tra libertà e sicurezza, un aspetto che ho apprezzato molto durante quei mesi difficili.
Conclusione
La pandemia è stata un’esperienza che nessuno di noi dimenticherà, ma per me è stata anche un’occasione per vedere il Giappone sotto una nuova luce. Senza il caos del turismo di massa, ho avuto il privilegio di vivere e scoprire il paese in modo più intimo e autentico. Vi consiglio, quando ne avrete l’opportunità, di esplorare il Giappone in periodi più calmi, lontano dalle folle, per vivere un’esperienza che vi farà sentire in armonia con il vero spirito giapponese.
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Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).