Come vestirsi a Dubai
Nonostante sia un paese musulmano con rigide norme in fatto di bon ton, Dubai è piuttosto tollerante quando si tratta dell’abbigliamento, a patto di seguire alcune semplici regole. Anche alle donne, che spesso sono legate a un’etichetta ancora più severa, è concesso vestirsi all’occidentale senza incorrere in alcun tipo di problema.
In linea generale, c’è maggiore tolleranza verso i turisti stranieri, dal momento che i locali sono consapevoli di avere a che fare con culture assai diverse, ciascuna delle quali ha codici di abbigliamento altrettanto diversi. Resta il fatto che gli eccessi vengono mal tollerati, soprattutto se messi in atto nel periodo del Ramadan. Molti turisti che si recano a Dubai per la prima volta sono portati a pensare che la cosa migliore da fare sia indossare abiti tradizionali e confondersi con la gente del posto: in realtà Dubai è una città totalmente proiettata verso l’occidente e molti residenti (sia donne che uomini) vestono all’occidentale.
Le turiste donne potranno tranquillamente evitare di girare con il capo coperto dal foulard, ma dovranno attenersi ad alcune semplici regole di bon ton.
Chiunque sia in procinto di organizzare un viaggio a Dubai, dovrebbe informarsi sulle abitudini locali in fatto di abbigliamento, per non recare offese o creare situazioni di malumore. Nel caso ci si ritrovi ad essere “rimproverati” per un abbigliamento non consono, occorre evitare di controbattere o mostrarsi indignati, al contrario chiedere educatamente scusa o provvedere a correggere l’oggetto del rimprovero, ringraziando la persona che lo ha fatto notare.
Ostinarsi nel voler indossare (o non indossare) un determinato capo d’abbigliamento o accessorio può portare all’inasprimento della conversazione e, nei casi limite, all’arrivo della polizia. Generalmente la polizia non gira per le strade e per i centri commerciali allo scopo di controllare l’abbigliamento di turisti e residenti, ma è piuttosto propensa ad accogliere reclami e ad intervenire quando necessario.
Per non sbagliare, è bene fare sempre in modo di avere determinate parti del corpo ben coperte, in particolare: spalle, décolleté e le gambe dal ginocchio in su. Se si è in dubbio su cosa indossare, buona norma sarebbe evitare indumenti troppo stretti o provocanti, un consiglio valido soprattutto per le turiste di sesso femminile, alle quali è implicitamente richiesto di non esporsi eccessivamente per non attirare sguardi indiscreti.
Il fattore caldo
Dubai è una città sorta nel deserto: le estati registrano temperature spesso insopportabili e anche gli inverni possono essere piuttosto caldi. L’ideale è munirsi di vestiti leggeri, in tessuti naturali e traspiranti, che non risultino troppo aderenti o provocanti. Nella maggior parte dei locali al chiuso l’aria condizionata è tenuta piuttosto alta, pertanto l’ideale sarebbe avere sempre con sé un indumento a maniche lunghe o una sciarpa leggera per coprire il collo ed evitare spiacevoli malesseri.
Il discorso cambia se ci si reca nel deserto in compagnia di altri turisti (e in assenza di locali): in questo caso si è ovviamente liberi di indossare ciò che più aggrada, ma il clima desertico richiede ragionevolmente di coprirsi per non esporre la pelle al calore eccessivo del sole.
Nelle moschee
Le regole finora elencate valgono più che mai all’interno delle moschee, dove l’ideale è coprirsi il più possibile, soprattutto ginocchia, gomiti, stomaco e la parte superiore del tronco.
Non ammessi
- il topless, vietato in ogni luogo. Non è prevista alcuna sanzione, ma nel caso si venga soprese, si verrà immediatamente invitate a coprirsi.
- i costumi da bagno troppo provocanti, in particolare sulle spiagge pubbliche e soprattutto di venerdì, il giorno santo per i musulmani.
- girare a torso nudo (uomini e donne)
- le gonne troppo corte e attillate
Ammessi
- ciabatte e infradito, in genere tollerate ovunque (meglio comunquee portarsi un paio di scarpe, in caso di eventuali lamentele)
- pantaloni corti e gonne (purché coprano le ginocchio)
- tutto quanto non rientra nella precedente categoria e non risulti in alcun modo provocante o troppo vistoso (specialmente nel periodo del Ramadan)
Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).