Come vestirsi ad un colloquio di lavoro

Ho visto gente chiedere un posto di lavoro per diventare grafico e presentarsi con l’abbigliamento di un dirigente di banca, ed ho visto gente presentarsi per un lavoro di segretaria e presentarsi con abiti in stile hawaiano. Se andate ad un colloquio fate attenzione a come vi vestite!!
Quando si affronta un colloquio di lavoro infatti, l’abito giusto può fare la differenza. Spesso la prima impressione è davvero quella che conta e dal momento che, come dice un vecchio detto, “non si ha una seconda possibilità per fare una prima impressione“, tanto vale giocarsi al meglio il primo incontro.

I primi secondi sono quelli decisivi, sono i secondi in cui il cervello del selezionatore inquadra il candidato, effettuando già una prima scelta istintiva. Sentirsi a proprio agio con quello che si indossa fa sentire più sicuri di sé, e questa è una sensazione che viene automaticamente comunicata anche a chi è seduto di fronte a noi. Dopo i primi secondi, il colloquio si orienterà esclusivamente sulla comunicazione verbale: il vestito deve dare la giusta impressione e poi uscire di scena.

L’attenzione al dettaglio è diventato un fattore essenziale nel mondo del lavoro: occorre dunque trovare qualcosa che stia bene e che trasmetta un’immagine positiva di se’ stessi. I principi ispiratori nella scelta del giusto look devono essere essenzialmente due: ordine e accuratezza. Qualunque cosa si decida di indossare, è importante che sia pulito, stirato e privo di difetti: una macchia, un bottone che pende o peggio ancora uno strappo sono assolutamente vietati e significherebbero il fallimento del colloquio. E’ nel dettaglio che il selezionatore individuerà il candidato più affidabile. E al giorno d’oggi l’affidabilità è uno dei valori più importanti all’interno di un’azienda.

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Ad ogni azienda il suo abito

Presentarsi al potenziale datore di lavoro con abiti non adatti alla situazione e al ruolo per il quale ci si sta proponendo può rappresentare un enorme ostacolo all’assunzione.
Un modo per essere sicuri di fare la giusta scelta in termini di abbigliamento potrebbe essere quello di informarsi adeguatamente circa l’azienda che ci ha chiamati a fare il colloquio, in modo tale da fornire un’idea di come potremmo apparire una volta inseriti nell’organico: i più insicuri potrebbero addirittura recarsi preventivamente sul luogo di lavoro per osservare i dipendenti mentre entrano o escono e prendere atto di ciò che indossano.
Naturalmente, se veniamo a sapere che gli impiegati di quella determinata azienda indossano jeans e maglietta, sarebbe comunque meglio evitare di andare al colloquio in jeans e maglietta, prediligendo comunque un abbigliamento formale, senza esagerare. Presentarsi in giacca e cravatta in un ambiente dove tutti i dipendenti sono in pantaloncini e infradito, sarà certamente fuori luogo, pertanto meglio optare per una via di mezzo che comunichi senso di responsabilità e professionalità, indipendentemente dal settore lavorativo. Per le professioni creative, è possibile aggiungere elementi moda al proprio look, ma è in genere meglio orientarsi su uno stille classico e sobrio, che trasmetta equilibrio. L’appropriatezza è il fattore più importante nella scelta dell’abbigliamento per un colloquio di lavoro.

La scelta del colore

Il colore è una componente estremamente importante nella scelta del giusto abito. Il colore è la prima cosa che si nota, pertanto va selezionato accuratamente. Il primo dubbio è: neutro o colorato? Il nero e il grigio non sono gli unici colori, esistono anche molte tinte che possono rivelarsi vincenti, sia nell’abbigliamento maschile che in quello femminile: marrone, beige, verde, azzurro, rosa, lilla ecc. I colori pastello sono un ottimo compromesso tra la voglia di osare con il colore e il desiderio di apparire formali e professionali. I colori accessi non sono di per sé banditi in assoluto, più che altro potrebbero distogliere l’attenzione di chi ci sta intervistando e conseguentemente far passare in secondo piano le proprie qualità. Al limite si può osare con una borsa più vistosa e colorata, che bilanci il rigore del proprio abito.
Nel caso di tutte quelle professioni “creative” legate ai settori di moda, design e pubblicità, l’abbigliamento potrebbe giocare un ruolo ancora più decisivo, dovendo dimostrare infatti di sapere usare colori, forme e abbinamenti: in questi casi è possibile, anzi consigliabile, indossare qualcosa che metta in luce la propria personalità e il proprio gusto, lasciando spazio anche ai colori più decisi o ad abiti che esulino da canoni troppo tradizionali. La regola valida per tutti è quella di presentarsi puliti e in ordine.

L’abbigliamento ideale per un lavoro d’ufficio

Per le donne il tailleur è sempre un’idea vincente, a patto di non sceglierne uno eccessivamente classico. Meglio orientarsi su tagli e tessuti freschi e giovanili, che si adattino alle proprie forme. Per bilanciare un completo un po’ troppo rigoroso, si può al limite ricorrere a qualche accessorio originale, come una bella cintura o uno stivale elegante. Essere eleganti non vuol dire dover a tutti costi sembrare una donna in carriera, in quanto si potrebbe trasmettere un messaggio sbagliato e una personalità troppo ambiziosa ed aggressiva.
Per gli uomini via libera a pantaloni (mai senza cintura), giacca, camicia e cravatta, possibilmente scelta con gusto.

L’abbigliamento ideale per un lavoro nel settore creativo

La parola d’ordine è: personalità. Presentandosi ad un colloquio di lavoro per una posizione che implichi creatività occorre dimostrare di avere uno stile preciso e riconoscibile, che trasmetta sicurezza nel padroneggiare i dettagli e un gusto impeccabile nell’accostare forme e colori. Ben vengano i colori e gli accessori, stando attenti a non eccedere o a non sembrare troppo stravaganti. Osare, ma con giudizio.

Consigli per un look vincente al colloquio di lavoro

Una volta scelto lo stile con cui vestirsi, è bene avere in mente alcune linee guida, sempre valide e utili per orientarsi al meglio. Il segreto è quello di indossare abiti in cui ci si senta a proprio agio e che al tempo stesso corrispondano al codice di abbigliamento di quella determinata società.

  • Assicurarsi che l’abbigliamento si adatti alla propria persona e al proprio fisico: un abito visibilmente troppo stretto si noterebbe subito e non ci farebbe sentire a nostro agio.
  • Assicurarsi che i vestiti siano puliti e ben stirati: non c’è nulla di peggio di una camicia o una giacca stropicciata.
  • L’abito deve essere in linea con la stagione: se affrontiamo un colloquio in piena estate, faremo meglio a prediligere un abbigliamento leggero, ma pur sempre formale.
  • Evitare i gioielli vistosi. L’attenzione dell’intervistatore sarebbe dirottata su tali particolari.
  • Evitare profumi e dopobarba troppo persistenti: non tutti apprezzano gli odori forti, mentre alcuni potrebbero addirittura essere allergici. Se si hanno dubbi in proposito, il consiglio è quello di presentarsi puliti, ovviamente, ma senza lozioni o profumi intensi. Il profumo è oltretutto quanto di più personale e soggettivo possa esistere, pertanto quello che a noi potrebbe sembrare il profumo più buono al mondo, potrebbe risultare sgradevole al nostro intervistatore.
  • Per le donne, evitare di esporre troppa pelle scoperta (decolté, braccia, gambe ecc.).
  • Aver cura di presentarsi con capelli/barba/baffi in ordine. Per gli uomini, in certi ambienti lavorativi sarebbe meglio radersi completamente il viso, in modo da sembrare il più possibile curati.
  • Evitare accessori troppo vistosi: via libera a orologi, fede nuziale, piccoli orecchini e braccialetti, mentre meglio lasciare a casa grosse collane, bracciali rumorosi e sciarpe troppo colorate.
  • Evitare i colori troppo sgargianti o inappropriati per l’occasione: questo non significa necessariamente vestirsi di grigio o nero, quanto piuttosto scegliere tinte che si adattino alla propria carnagione e alla propria personalità.
  • Nel caso si indossino pantaloni, assicurarsi di indossare anche una cintura adatta, possibilmente abbinata al colore delle scarpe.
  • Per le donne, evitare un trucco troppo pesante: un trucco leggero fa sembrare più curate ed è pertanto una buona scelta, ma occorre evitare il più possibile ombretti e rossetti dai toni eccessivi. E controllare sempre di non avere il rossetto sui denti!
  • Se si hanno dei dubbi sullo stile da adottare, meglio optare per un look troppo formale, piuttosto che per un look troppo casual.
  • Per le donne, evitare gonne troppo corte o gonne che creino imbarazzo o problemi nel momento in cui ci si siede.
  • Indossare scarpe adatte, evitando colori troppo vivaci, tacchi troppo alti o dita che spuntano.
  • Controllare di avere le mani curate: le mani sono infatti una delle parti più esposte durante il colloquio, meglio dunque assicurarsi di avere unghie in ordine, non troppo lunghe ed eventualmente smalto neutro.
Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi godo la vita in ogni sua forma.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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