Come comportarsi in Turchia

La Turchia è un connubio di diverse culture e tradizioni e accoglie ogni anno tantissimi visitatori offrendo un ampio ventaglio di esperienze ed avventure grazie ai suoi paesaggi e al ricco patrimonio artistico e culturale. Eppure di recente, a causa delle proteste e di alcuni tragici avvenimenti che hanno portato scompiglio nel paese, molti turisti si chiedono se viaggiare in Turchia sia realmente sicuro. Ebbene sì! Viaggiare sicuri è possibile, ma è necessario adottare i dovuti accorgimenti e precauzioni. Eccovi qui di seguito alcuni consigli e informazioni utili per godervi la vostra vacanza in totale tranquillità e sicurezza.

Prepararsi al viaggio

Se siete intenzionati a fare un viaggio in Turchia, la prima cosa da fare è preparare tutti i documenti necessari. Consultate il sito dell’ambasciata per avere informazioni dettagliate sui visti e munitevi di passaporto, il quale deve essere valido per almeno 6 mesi dopo la data di ingresso nel paese.

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Oltre alla carta di credito portate con voi del denaro in contanti: a volte gli sportelli bancomat possono dare dei problemi, e se avete con voi degli euro potete facilmente cambiarli nella lira turca, la moneta ufficiale del paese.

Inoltre, cercate di informarvi su costumi e tradizioni locali, in particolare per quanto riguarda l’abbigliamento perché se è vero che le metropoli turche sono fortemente influenzate dalla cultura e dallo stile di vita occidentale, rimane sempre un paese fondato sulla religione musulmana e fuori dalle grandi città e nelle zone meno turistiche le antiche tradizioni sono ancora fortemente radicate. Perciò, specie se siete donne, informatevi bene sul dress code di ogni luogo che intendete visitare e leggete con attenzione alcuni consigli che vi darò in seguito nell’articolo.

Infine, se non volete ‘fare solo i turisti’, ma desiderate immergervi appieno nella cultura e nello stile di vita locale, perché non imparare alcune parole ed espressioni comuni in lingua turca? In questo modo riuscirete a comunicare con i locali nel caso vi ritrovaste a prendere un caffè o un tè con loro. Se volete evitare gaffe, informatevi su quali siano gli argomenti da evitare in una conversazione con i turchi: ad esempio, meglio non fare battute o conversare su Kemal Atatürk se non volete essere considerati irrispettosi verso il fondatore della Repubblica Turca, che tutt’oggi è  uno dei personaggi storici più amati. Alcuni gesti, poi, hanno un significato diverso da quello che noi conosciamo: fare un cerchio con l’indice e il pollice come simbolo di “ok” in Turchia è considerato un segno osceno, mentre alzare la testa verso l’alto inarcando le sopracciglia corrisponde al nostro “no”.  I turchi sono un popolo molto ospitale e gentile e sanno apprezzare chi rispetta i loro usi e costumi e mostra interesse verso la loro cultura; le qualità che ammirano di più sono gentilezza e cortesia, perciò cercate di imparare in lingua turca almeno qualche parola come grazie, prego e mi scusi.

In Turchia

Una volta entrati nel paese è necessario adottare alcune regole di comportamento a seconda del luogo o della zona che desiderate visitare.

Se, ad esempio, avete in programma di visitare una moschea, ricordatevi di togliere le scarpe prima di entrare e vestitevi in maniera adeguata coprendo le spalle e le ginocchia. Alle donne è richiesto di indossare un copricapo per coprire i capelli lasciando scoperto solo il viso.

Se volete scattare delle foto all’interno della moschea, ricordatevi di non usare il flash e, soprattutto, non scattate le foto ai fedeli mentre pregano o alle donne che indossano il velo: secondo un’antica credenza ancora molto radicata nelle vecchie generazioni, l’obiettivo di una macchina fotografica rappresenta una sorta di “occhio del diavolo”.

Essendo un luogo di culto, cercate di mostrare rispetto per i fedeli che pregano: non disturbateli parlando ad alta voce e camminando di fronte a loro. Inoltre, se vi è possibile, evitate di visitare la moschea il venerdì: la preghiera del venerdì è un obbligo per la religione musulmana e quindi in questo giorno si registra il maggior afflusso di fedeli.

Sempre rimanendo in tema di abbigliamento, le maglie a maniche corte e gli shorts sono comunque accettati, sia in città che nelle zone rurali, anche se qui gli abitanti sono più legati alle tradizioni e non solo in merito all’abbigliamento: le donne che viaggiano in compagnia di uomo, potrebbero essere totalmente ignorate dagli uomini turchi durante una conversazione, ma questo non è una mancanza di rispetto: nelle zone rurali i rapporti tra i sessi opposti sono più freddi e formali e gli uomini evitano di rivolgersi alle donne o sedersi accanto a loro per non disonorarle. Generalmente i turchi sono persone molto ospitali e aperte nei confronti dei turisti perciò non vi stupite se una famiglia vi dovesse invitare a casa per un tè o un caffè: è un’ usanza molto più diffusa di quanto si pensi! Se vi capitasse di ricevere un invito, ringraziate la famiglia dell’invito portando con voi un piccolo dono, evitando però l’alcol, in quanto vietato dalla religione musulmana e il denaro, che generalmente viene considerato un’offesa. Dolci, pasticcini, soprammobili e accessori decorativi per la casa sono i regali più adeguati e comuni e se nella famiglia ci sono anche dei bambini ricordatevi di acquistare un piccolo dono anche per loro: viene considerato un gesto molto gentile e premuroso. Quando entrate in casa ricordatevi di togliervi le scarpe prima di entrare: è un segno di rispetto. In alcune culture, tra cui anche quella turca, si usa cenare o prendere il tè seduti sul pavimento, solitamente ricoperto da cuscini e tappeti ed è buona usanza non mostrare la pianta inferiore dei piedi: cercate di sedervi a gambe incrociate o  con le gambe da un lato. Infine, se non volete offendere il padrone di casa, mangiate tutto ciò che vi viene offerto cercando di non lasciare avanzi nel piatto: nella cultura turca questo è un segno che non avete gradito la cena!

Se invece vi capita di essere invitati a cena in un ristorante non proponete di dividere il conto: se si invita qualcuno al ristorante è tradizione offrirgli la cena, e l’invitato solitamente ricambia con un  ulteriore invito. Inoltre, come già vi ho anticipato, la religione musulmana vieta di consumare alcolici, perciò anche se potete comunque concedervi qualche bicchiere di vino, cercate di non eccedere quando vi trovate allo stesso tavolo con dei locali in quanto viene considerato un comportamento disdicevole. Oltre a questo, altri comportamenti, come soffiarsi il naso o usare lo stuzzicadenti quando si è in un bar o al ristorante, sono considerati molto scortesi in Turchia, perciò cercate di evitarli o, eventualmente, recatevi alla toilette.

La Turchia è famosa anche per i suoi caratteristici bazar con numerose bancarelle dove potete trovare prodotti tipici di ogni genere. Qualsiasi affare commerciale, in Turchia, si basa sulla negoziazione, anche se si tratta semplicemente di acquistare un prodotto al mercato. Questa pratica viene considerata come un mezzo per instaurare un dialogo e, quindi, un gesto di cortesia, ma non iniziate a trattare il prezzo di un prodotto se non siete convinti di acquistarlo: la negoziazione è vista come una cosa molto seria e, una volta iniziata, è come se steste in sostanza stipulando i termini di un contratto. Se state curiosando fra gli stand in cerca di souvenir, non cedete alla tentazione di acquistare pietre o fossili in quanto la loro esportazione è ritenuta illegale e rischiate di dover pagare una multa o addirittura di essere arrestati qualora venga effettuato un controllo al vostro bagaglio in aeroporto al momento della partenza: non è certo il modo migliore per concludere la vostra vacanza!!

In viaggio da sola

Molte donne si chiedono se sia realmente sicuro viaggiare in Turchia, specie per coloro che scelgono di viaggiare da sole. In base a dei recenti sondaggi, alcune donne hanno riferito di aver subito molestie con commenti poco piacevoli, sguardi insistenti e proposte indecenti, mentre altre viaggiatrici affermano di non aver riscontrato alcun tipo di problema e, anzi, sostengono di aver ricevuto una grande accoglienza e aiuto dai turchi e questo ha reso il loro viaggio indimenticabile! La maggioranza degli uomini turchi sono infatti molto gentili e galanti, in particolare nei confronti del sesso femminile, e spesso vi capiterà di notare che si preoccupano per il vostro benessere e la vostra sicurezza in misura maggiore rispetto a quanto non avvenga nei paesi occidentali.

Anche in questo paese, purtroppo, si registrano casi di violenze e aggressioni, ma, al contrario di quanto si pensi, questi crimini sono molto più diffusi nei paesi occidentali.

Ovviamente non è possibile prevedere cosa accadrà nel vostro viaggio, ma se non volete incorrere in problemi o disagi, come già detto in precedenza, è opportuno adattarsi alle tradizioni e agli usi locali, in particolare, e soprattutto se si è donna, per quanto riguarda l’abbigliamento. La Turchia è pur sempre un paese musulmano e la religione islamica è fortemente radicata nella società condizionandone il comportamento, gli usi e i costumi.

Cercate quindi di vestirvi in maniera adeguata quando visitate la città e le zone rurali, evitando gli abiti troppo corti e cercando di coprire le braccia e le spalle. Nella cultura turca, la riservatezza e la modestia nelle donne sono considerate una forma di rispetto perciò è consigliabile adottare un atteggiamento riservato e un comportamento formale. Può sembrare strano, ma anche un semplice sorriso, che nella nostra cultura è sinonimo di gentilezza ed educazione, in Turchia, se rivolto ad un uomo, può essere mal interpretato. Tenete a mente che qui il rapporto tra uomo e donna, in particolare nelle zone rurali, non è così aperto come in altri paesi e, a meno che non ci sia un rapporto di parentela o amicizia, gli incontri sono molto più formali: nei luoghi pubblici un uomo e una donna devono mantenere una certa distanza tra loro e non è permesso nemmeno tenersi la mano, abbracciarsi e baciarsi; alle donne turche è persino vietato rivolgere uno sguardo o un sorriso a uomini che non conoscono a meno che non siano sicure al 100% che questo comportamento non venga considerato un invito a farsi avanti. Nelle città c’è un atteggiamento leggermente più rilassato e meno formale tra uomo e donna e qui  stringere la mano o baciarsi sulla guancia sono considerate semplicemente una forma di saluto. Per evitare di ritrovarvi in situazioni spiacevoli, evitate di appartarvi da sole con un uomo e di accettare passaggi da sconosciuti. Se volete sentirvi più sicure e non correre rischi, cercate di stare il più possibile in mezzo ad altre persone e, prima di partire o direttamente in hotel, informatevi su eventuali escursioni e tour organizzati: in questo modo potrete visitare la città o le zone rurali unendovi ad altri compagni di viaggio e vi sentirete più sicure.

Qualunque sia la vostra destinazione turistica, informarsi sui vari aspetti di una determinata cultura prima di partire è sicuramente la cosa migliore da fare; per quanto alcune tradizioni e usanze di un popolo ci possano risultare “strane” o comunque lontane dalle nostre abitudini, se desiderate davvero conoscere un paese non basta solamente visitarne i luoghi, ma cercare di capirne i vari aspetti culturali ed adattarsi allo stile di vita degli abitanti.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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