Ponte di George WashingtonA 2292 metri
Collega Manhattan con il New Jersey.
Abbarbicato su una collinetta di Fort Tyron Park, nell‘estremità settentrionale di Manhattan, The Cloisters è una sede distaccata del Metropolitan Museum of Art di New York ed è un museo che forse a causa della sua posizione un po’ isolata resta al di fuori dei classici itinerari turistici, ma che affascina i visitatori con le sue atmosfere tipicamente medievali.
Appena varcata la soglia si ha la sensazione di ritornare indietro nel tempo e la tranquillità assoluta che regna in questo luogo ci fa quasi dimenticare di essere a Manhattan. Anche se per noi italiani gli edifici e le abbazie medievali non sono certo una novità, è senza dubbio un museo che merita di essere visitato, sia per l’edificio in sé che per la collezione ospitata, ma mettete in conto che per il tragitto e la visita si perde comunque un’intera giornata.
The Cloisters prende il nome dai chiostri medievali recuperati in Francia e Spagna che furono restaurati e assemblati all’interno di questo edificio che si ispira ad una vera abbazia romanica, costruita con strutture originarie e pietre provenienti dall’Europa. L’edificio fu commissionato dal magnate John D. Rockefeller nel 1934 per ospitare la collezione d’arte medievale che egli stesso aveva acquistato dallo scultore e collezionista americano George Grey Barnard. Nel corso degli anni la collezione permanente è stata ampliata e oggi comprende oggetti e opere di straordinaria bellezza e rilevanza storica.
L’ingresso riservato ai visitatori conduce attraverso la splendida sala Romanesque Hall, che vanta una serie di sculture in pietra raffiguranti figure del mondo cristiano e tre enormi porte appartenute a chiese medievali, decorate con alcune immagini di animali. La parte più bella di questo museo è costituita però dai giardini dei chiostri, nei quali è bello passeggiare ammirando le strutture e i dettagli architettonici e decorativi.
Il chiostro di Cuxa, nella parte centrale del museo, è considerato il fiore all’occhiello di questo luogo: faceva parte di un monastero benedettino ed è circondato sui quattro lati da splendidi portici con colonne in marmo rosa su cui sono scolpite varie immagini di foglie, fiori e animali. In passato il giardino era dominato dai colori e dai profumi di rose e gigli, mentre oggi si è cercato di ricreare in tutti i chiostri i giardini del Medioevo con i fiori tipici dell’epoca, le erbe e le piante medicinali: si stima che i chiostri ospitino circa 250 specie vegetali.
Un ampio orto di erbe aromatiche e medicinali di epoca medievale è al centro del chiostro di Bonnefont, che presenta inoltre un giardino incantevole con un piccolo pozzo, distese colorate di fiori, dei recinti sormontati da alberi di acacia e tutt’intorno portici in marmo riccamente decorati con immagini e figure grottesche. In questo stesso giardino si può notare anche un nespolo, l’albero che compare anche negli arazzi “La caccia all’Unicorno”.
Ciò che colpisce immediatamente del chiostro Trie è invece un’imponente fontana, che domina al centro del giardino, incorniciata da circa 80 specie diverse di piante e fiori. Sottratto ad un convento, il chiostro vanta anche bellissimi capitelli su cui sono scolpite scene della Bibbia e della vita dei santi. Simili decorazioni si ritrovano anche nel chiostro di Saint-Guilhem, che in origine faceva parte di un monastero benedettino dedito ad accogliere i pellegrini lungo il Cammino di Santiago.
Passeggiando nei chiostri sicuramente ritroverete un’atmosfera distante anni luce da quella frenetica e ricca di vita di Manhattan; qui il tempo sembra essersi fermato ed è come ritrovarsi in un’altra dimensione temporale. Ma accanto ai chiostri potrete ammirare le circa 5.000 opere d’arte medievale esposte nelle sale, la maggior parte risalenti al periodo compreso tra il XII e il XV secolo. Tra queste meritano una citazione alcune statuette in avorio della Madonna originarie della Francia e gli arazzi fiamminghi, tra cui spiccano le raccolte “La caccia all’Unicorno” e i “Nove Prodi”; la collezione comprende anche affreschi, sculture, vetrate decorate, reliquie e antichi manoscritti.
Durante la visita è possibile inoltre visitare alcune cappelle, tra cui la Cappella Gotica, che vanta ampie vetrate dipinte con scene della vita dei santi; al suo interno sono custodite alcune sculture e quattro tombe della famiglia catalana di Ermengol VI, conte di Urgel.
Ad accogliere i visitatori nella cappella Fuentidueña sono invece alcune statue di animali; qui si può ammirare l’abside romanica Fuentidueña, una serie di incantevoli affreschi dedicati alla Vergine Maria e altre opere d’arte. La sala Fuentidueña, situata accanto alla cappella, è apprezzata per la sua acustica e ospita piccoli concerti di musica medievale.
Nella bella stagione si svolgono anche diversi eventi all’aperto il venerdì sera, come degustazioni e spettacoli di musica jazz, compresi nel biglietto d’ingresso al museo. Da aprile a ottobre è aperto anche il Trie Café, un bar con tavolini all’aperto, perfetto per fermarsi a fare uno spuntino in questa cornice medievale.
Una volta usciti dal museo vi consiglio di fare una passeggiata nel parco Fort Tyron Park: si tratta di un’ampia area verde molto ben curata che specialmente in primavera e in estate offre un bellissimo scenario, ideale per fermarsi all’aperto a fare un picnic o semplicemente sedersi ad ammirare alcuni scorci suggestivi sul fiume Hudson.
The Cloisters è aperto tutti i giorni da marzo a ottobre dalle 10:00 alle 17:15, con apertura prolungata fino alle 19:30 tutti i venerdì da giugno a settembre. Da novembre a febbraio l’orario di apertura è dalle 10:00 alle 16:45.
L’ingresso è compreso nel biglietto del Metropolitan Museum of Art (Adulti 25 dollari, over 65 17 dollari e bambini fino a 12 anni gratuiti) e nel New York City Pass. All’ingresso è disponibile anche un’audioguida al costo di 7 dollari.
Potete raggiungere The Cloisters in autobus o metro. L’autobus della linea M4 vi porta direttamente all’ultima fermata di fronte al museo e parte dall’incrocio tra Madison Avenue/83rd Street, accanto al Met. Ovviamente tenete presente che con questa opzione il tragitto dura di più (circa due ore). In metro prendete la linea A fino alla fermata 190th St.; da qui avete due possibilità: proseguire a piedi per circa 10 minuti (la strada è un po’ in salita) oppure prendere l’autobus M4 dalla stazione della metro fino al museo. In metropolitana la durata del tragitto è di circa 30 minuti.
Collega Manhattan con il New Jersey.
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Nato in risposta a Shake Shack.
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Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).