Circular Quay
Viene affettuosamente chiamato “The Quay” ed è il principale terminal da cui partono i traghetti e le crociere per le maggiori località della baia; è il capolinea di migliaia di pendolari che ogni giorno raggiungono il CBD di Sydney via mare. È inoltre il più trafficato snodo dei trasporti via terra, in quanto da qui partono o passano la maggior parte degli autobus, treni e taxi, tra cui anche la linea ferroviaria City Circle, che attraversa il centro tutto il centro della città. La stazione dei treni e della metro si trova proprio alle spalle del terminal dei traghetti.
Circular Quay è il centro di Sydney Cove, che rappresenta a sua volta anche il cuore storico dell’Australia perché è proprio qui che sono nati i primi insediamenti dei coloni britannici: il quartiere di The Rocks, accessibile da Circular Quay è la parte più antica della città. Arrivando qui avrete le principali attrazioni a pochi passi, come l’Opera House e il Sydney Harbour Bridge e con un traghetto potrete raggiungere le spiagge e le piccole isole della baia.
Non solo traghetti: cosa fare a Circular Quay
Nei weekend Circular Quay diventa particolarmente affollato e non solo di turisti: ristoranti e bar che affiancano i moli diventano la meta preferita dagli australiani per un pranzo all’aperto, un caffè o un aperitivo al tramonto. È il luogo perfetto per dedicarsi al “people-watching” perché qui incontrerete ogni tipo di persona, dagli uomini d’affari del vicino distretto finanziario, ai giovani studenti che si siedono lungo i moli a pranzare all’aperto, fino ai tanti turisti e gli artisti di strada, tra cui numerosi aborigeni, che intrattengono i passanti con musica e spettacoli.
Circular Quay conta anche alcuni centri commerciali e negozi dove acquistare souvenir, abbigliamento e accessori, ma tenete presente che i prezzi qui possono essere leggermente più alti, considerato che è una zona turistica.
Non mancano musei e attrazioni storiche e culturali, come il Museo di arte contemporanea di Sydney, l’antica Custom House che oggi ospita la Biblioteca Pubblica di Sydney; a est di Circular Quay trovate la passeggiata che conduce all’Opera House e ai giardini botanici, mentre sul lato opposto trovate The Rocks e il ponte di Sydney.
Infine va ricordato che proprio qui si tengono tanti eventi che coinvolgono tutto il Sydney Harbour, come il Capodanno, le feste nazionali e anche diverse mostre all’aperto, soprattutto durante la stagione estiva.
Come arrivare
Potete raggiungere Circular Quay in vari modi, a seconda di dove alloggiate. Se il vostro hotel si trova nel CBD potete salire a bordo della linea ferroviaria City Circle che attraversa tutto il centro, facendo tappa anche a Circular Quay. In alternativa prendete uno dei tanti treni che partono dalla Central Station e fanno tappa qui.
I traghetti raggiungono Circular Quay da vari quartieri e sobborghi della città, come Parramatta, North Sydney le varie spiagge del nord; esistono anche tanti collegamenti giornalieri via mare tra Darling Harbour e Sydney Harbour.
Alcuni cenni storici
Sydney Cove fu il punto in cui approdarono le prime navi dei coloni sul finire del 1700. La sponda occidentale della baia divenne il luogo del primo insediamento (The Rocks) e il centro da cui poi nacque la città di Sydney; la parte orientale restò invece a lungo disabitata ed era occupata per lo più da campi coltivati (era chiamata Farm Cove), che divennero poi i giardini botanici di Sydney. Il primo molo in legno fu costruito agli inizi del 1800 per fornire un attracco alle navi britanniche e in pochi anni furono aggiunti altri 4 moli trasformando così Circular Quay in un vero e proprio porto, utilizzato poi per il commercio e il trasporto passeggeri. Per questo motivo venne costruita proprio qui anche la Customs House che si occupava di riscuotere il pagamento dei dazi del commercio marittimo. L’area a est di Circular Quay rimase trascurata fino a che non venne stabili proprio qui la residenza del governatore, la famosa Government House, che oggi è incorniciata dai giardini botanici. Lo sviluppo del commercio via mare portò alla creazione di magazzini e fabbriche proprio attorno a Circular Quay; il principale prodotto esportato era la lana e la scalinata in pietra “Moore Steps” che trovate nell’area est di Circular Quay collegava proprio due magazzini di lana: oggi fornisce l’accesso a Macquarie Street e i Royal Botanic Gardens. Già sul finire del 1800 però Circular Quay divenne un porto troppo piccolo per riuscire a gestire tutto il traffico marittimo, per questo il commercio via mare si spostò a Darling Harbour e da allora Circular Quay venne utilizzata esclusivamente per il trasporto passeggeri.
Dal 1950 i magazzini e le fabbriche furono demoliti per far spazio a moderni grattacieli ed edifici in grado di ospitare centri commerciali, negozi, ristoranti e hotel di lusso. I primi grattacieli di Sydney furono costruiti proprio qui, alle spalle dei terminal di Circular Quay: tra questi c’è l’AMP Building, che quando venne completato nel 1962, era l’edificio più alto in città. Ben presto Circular Quay divenne quella che conosciamo oggi, ovvero una delle mete turistiche principali di Sydney.
Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).