Chinatown a Nagasaki

Piccoli vicoli di negozi e ristoranti brulicanti di vita ad ogni ora del giorno intrisi di profumi della cucina tradizionale cinese, dragoni e porte rosse che segnano l’ingresso in quello che è il quartiere cinese più antico del Giappone: Shinchi, la Chinatown di Nagasaki. Assieme alle Chinatown di  Kobe e di Yokohama rappresenta uno dei tre più grandi centri della comunità cinese nel paese del Sol Levante. Passeggiare tra i suoi viali carichi di fascino e storia è un’emozione da non perdere durante una visita a Nagasaki, soprattutto in occasione dei festival tradizionali, perché qui si scopre molto della storia della città e dei suoi rapporti con l’estero. Gli scambi commerciali con la Cina e l’Occidente hanno influenzato enormemente l’architettura, la cultura e la gastronomia di Nagasaki, arricchendola di tante sfumature e atmosfere cosmopolite che la contraddistinguono dalle tradizionali città giapponesi. Alcuni esempi li vediamo nei templi Sofukuji e Kofukuji, nei Giardini Glover e in piatti tipici della città a base di noodles come il Champon e il Sara Udon che si ispirano alla cucina cinese: per questo Chinatown è anche il posto migliore per fermarsi a pranzo e assaggiare le specialità locali!

Origini di Chinatown

Le origini di Chinatown a Nagasaki risalgono a ben prima del periodo Edo, quando durante l’era dell’isolamento del Giappone, il porto di Nagasaki era l’unico aperto al traffico di commercio con l’estero.  All’epoca i mercanti cinesi erano gli unici stranieri a Nagasaki assieme agli olandesi, i quali però erano costretti a vivere e lavorare esclusivamente sull’isola di Dejima. A differenza loro i cinesi erano inizialmente liberi di spostarsi in città liberamente ma successivamente, verso la fine del periodo Edo, furono confinati a vivere in un quartiere dedicato circondato da mura, non lontano dall’attuale Chinatown, dove continuarono a seguire le loro attività commerciali.

L’influenza cinese sulla città fu piuttosto notevole, data anche la comunità numerosa che rappresentavano: componevano infatti il 15% della popolazione locale. Questo permise loro di ottenere qualche diritto in più, come la costruzione di templi cinesi (Sofukuji e Kofukuji) per avere un luogo di culto e aggregazione in cui celebrare i propri festival.

Anche Meganebashi, un famoso ponte di Nagasaki, fu costruito da un monaco cinese così come il Santuario di Confucio, che però venne aggiunto sul finire dell’800, quando siamo già nel periodo Meiji contraddistinto dall’apertura del Giappone verso l’estero.

Chinatown oggi

Oggi la Chinatown di Nagasaki conserva solo alcuni edifici a testimonianza dell’antico insediamento cinese, ma resta un luogo imperdibile e che racchiude atmosfere del passato. La grande porta di ingresso è una costruzione recente, e una volta attraversata entrerete in un dedalo affascinante di vicoli dove si fanno spazio templi e oltre 50 tra ristoranti e negozi.

Le specialità da provare a Chinatown

Chinatown è il posto perfetto per provare i famosi piatti a base di noodles champon e sara udon. Il primo è una sorta di ramen che però si differenzia dalla ricetta classica: i noodle vengono cotti in una zuppa preparata con maiale fritto, verdure stagionali e pesce. Si dice che questo piatto fosse il più popolare tra i lavoratori nella Chinatown del passato e in breve tempo venne venduto anche nei ristoranti.

Sara udon è simile al champon per gli ingredienti utilizzati che sono il maiale fritto, il pesce e le verdure ma in questo caso i noodle vengono cotti separatamente in modo da farli diventare croccanti e poi si aggiungono al piatto.

I festival

Oltre all’architettura e alla cucina, vale la pena visitare Chinatown per i suoi festival tradizionali. Il più famoso è il Festival delle Lanterne, che festeggia il Capodanno cinese e la cultura di questa comunità. Il luogo dell’evento è il Parco Minato, che per l’occasione viene addobbato con centinaia di gigantesche lanterne colorate; danze, cibo e spettacoli di arti marziali arricchiscono il programma di eventi.

Durante il Festival Peiron che si tiene ogni anno nel porto di Nagasaki, è possibile inoltre assistere ad una tradizionale regata di imbarcazioni cinesi, mentre nella “Parata dell’Imperatore” vengono messe in atto performance di musiche e danze cinesi e sfilate di costumi tradizionali cinesi. Altri festival si tengono presso i templi, con processioni in cui la statua della divinità protettrice dei navigatori, Mazu, viene portata in spalla da un gruppo di uomini cinesi vestiti da marinai.

Come arrivare

Il modo migliore per raggiungere Chinatown è in tram, con la linea 1 o 5, scendendo alla fermata di Tsukimachi. Dalla stazione di Nagasaki il tragitto dura circa una decina di minuti.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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