Cellulare in aereo
Già alcuni passi avanti erano stati fatti quando l’Easa, l’ente europeo per la sicurezza aerea, aveva concesso l’utilizzo dei cellulari in “modalità aereo”, il che permetteva di ascoltare musica, leggere o giocare disattivando però tutte le funzioni di trasmissione, quindi niente internet, sms o telefonate. Sulla scia di queste nuove regole molte compagnie aeree avevano dato il via libera all’utilizzo dei dispositivi elettronici per tutta la durata del volo, anche in fase di decollo e atterraggio.
Di recente però c’è stata un’altra grande svolta: ora infatti è possibile restare connessi e comunicare anche ad alta quota. Ovviamente potrebbero esserci ancora delle limitazioni che impediscono di restare collegati o chiamare in alcune fasi del volo e tutto ciò sarà possibile solo per quelle compagnie che dispongono di attrezzature apposite per le comunicazioni, e, dettaglio da non trascurare, se il comandante lo consente.
Connessione in volo
Per i passeggeri si tratta di certo di una rivoluzione, perché soprattutto chi effettua lunghi voli internazionali può chiamare casa, mandare messaggi agli amici o contattare l’hotel in cui alloggerà per riconfermare la prenotazione o chiedere informazioni sul transfer dall’aeroporto. Ma non solo, è anche un vantaggio per la sicurezza: poter chiamare casa o mandare un sms a un amico in caso di emergenza potrebbe ritornare davvero utile in certe situazioni.
Ma la notizia non è stata accolta benissimo da tutti: in un contesto così ristretto e limitato come quello dell’aereo c’è infatti il rischio di ritrovarsi cellulari che squillano in continuazione e lunghe conversazioni ad alta voce, magari in contemporanea. È importante quindi non lasciare a terra la buona educazione, ricordandosi di spegnere la suoneria e magari allontanarsi dal posto se si deve fare una lunga conversazione, cercando però sempre di mantenere un tono di voce adeguato; tenete a mente che ci possono essere adulti e bambini che dormono perciò fate attenzione a non disturbarli. Alcune compagnie sono già corse ai ripari in questo senso, dando la possibilità al personale di bordo di vietare le telefonate durante le ore destinate al riposo sui voli notturni o in altri particolari momenti e limitando il numero di chiamate effettuabili contemporaneamente, anche se non è ben chiaro come questo possa essere controllato sui grandi velivoli.
Un altro aspetto negativo di cui non si tiene conto è che fino ad oggi l’aereo rappresentava un mezzo super moderno per certi aspetti (già solo per il fatto di sorvolare i cieli, ma anche per i tanti servizi a bordo), ma che conservava ancora dei lati se vogliamo più tradizionali: considerato che sui treni e i pullman è possibile utilizzare il cellulare per tutto il viaggio, su alcuni aerei questa mancanza e l’impossibilità di utilizzare i dispositivi elettronici in certi momenti permetteva di scambiare due chiacchiere con il vicino di posto. Ora il rischio è anche quello di vedere persone sempre incollate al cellulare o al tablet che non alzano nemmeno la testa per guardare il proprio vicino di posto e devo dire che questa cosa fa anche un po’ tristezza.
Chi di certo però non è contento di questa svolta sono proprio le società che si occupano del trasporto via terra, ovvero pullman turistici e treni. Se fino a poco tempo fa infatti potevano attirare i clienti garantendo loro di restare sempre connessi per tutto il viaggio, a differenza dell’aereo, oggi non è più così e questo potrebbe aumentare ancora di più la percentuale di turisti che sceglie di viaggiare in aereo.
Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).