Condé Nast BuildingA 89 metri
Edificio molto bello ed interessante.
Una delle sfide delle grandi metropoli moderne è la ricerca di un compromesso tra il desiderio di costruire grattacieli sempre più alti e innovativi e la volontà di rispettare l’ambiente e di contrastare il problema del riscaldamento globale. È una sfida non facile ma che grazie alle nuove tecnologie e all’impegno di architetti e finanziatori sta diventando ormai un traguardo possibile e lo dimostrano gli edifici ecosostenibili delle grandi città. Tra questi c’è la Bank of America Tower di New York, che al termine dei lavori, nel 2009, è stata dichiarata l’edificio più green ed ecologico degli Stati Uniti. Un primato conseguito senza dover rinunciare alle dimensioni imponenti: è infatti il quarto grattacielo più alto della Grande Mela.
Data la posizione centrale è molto probabile che vi capiterà di passare accanto alla Bank of America Tower e anche all’interno ospita solo uffici, vale la pena anche solo fermarsi qualche istante per ammirare da fuori il grattacielo più green del Paese.
Situata accanto a Bryant Park, nel cuore di Manhattan, la Bank of America Tower si sviluppa su 55 piani, raggiungendo un’altezza di quasi 366 metri, compresa la guglia. Per poter far spazio al grattacielo sono stati demoliti alcuni edifici storici, tra cui l’Hotel Diplomat, che occupava il civico 108 di West 43rd Street dal 1911. Il progetto della CookFox Architects era molto ambizioso perché puntava a coniugare un’elevata qualità degli spazi interni e dei servizi con il rispetto per l’ambiente, intervenendo principalmente sul sistema di illuminazione e di riscaldamento. L’utilizzo di un vetro isolante permette di isolare gli ambienti, limitando la dispersione del calore verso l’esterno e al tempo stesso garantisce il massimo dell’illuminazione, permettendo il passaggio della luce naturale. A questa si aggiunge un sistema di LED interno che permette di regolare l’illuminazione di ogni ambiente, evitando così gli sprechi.
Anche la scelta dei materiali è stata studiata in maniera molto accurata: per la maggior parte sono stati utilizzati materiali riciclati e a “km zero”, poiché provenienti dall’area di New York.
Anche il sistema energetico è stato concepito nel rispetto dell’ambiente: l’impianto elettrico dell’edificio è in grado di coprire gran parte del fabbisogno di elettricità della struttura. Per quanto riguarda il raffreddamento degli ambienti è stato realizzato un sistema che trasporta l’aria fredda attraverso colonne verticali e ridistribuita ai vari piani; ciascun ufficio può poi regolare in maniera autonoma la temperatura, evitando così gli sprechi. La ventilazione viene inoltre costantemente controllata e regolata grazie a dei sensori che misurano la quantità di anidride carbonica presente nell’aria.
Grande attenzione è stata rivolta anche al recupero dell’acqua, attraverso l’ideazione di un sistema che raccoglie l’acqua piovana e la riutilizza nelle toilette.
A completare l’opera c’è l’Urban Garden Room, un sorta di giardino al coperto situato alla base della Bank of America Tower; è una piccola oasi verde illuminata dalla luce naturale e ricca di sculture e piante, dove chiunque può sedersi a pranzare o a giocare a scacchi.
Tutti questi accorgimenti hanno permesso all’edificio di ottenere la certificazione LEED Platinum, per l’impegno nel ridurre l’impatto sull’ambiente. È il primo grattacielo commerciale a conquistare questo riconoscimento.
Edificio molto bello ed interessante.
Tutto per il makeup.
Il più famoso di New York.
Studio del celebre programma TV.
Hotel storico di Times Square.
Tipico deli newyorkese.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).