Arte nella metro a New York
La metropolitana di New York è uno dei luoghi più incredibili della Grande Mela: troverete sempre un gran via vai di persone, spettacoli di artisti di strada che si esibiscono cantando e suonando ogni tipo di strumento musicale, allietando così la giornata ai tanti pendolari. Nelle stazioni ci si passa spesso di corsa, senza fermarsi troppo, in vero stile newyorchese, ma invece a volte vale la pena soffermarsi e guardarsi attorno: l’arte colora le stazioni della metro attirando gli sguardi di coloro che hanno il desiderio di meravigliarsi.
La “New York subway” è infatti un vero e proprio museo “underground”, dove nel punto più inaspettato spuntano murales, sculture, quadri e dipinti, anche di artisti famosi. Questa iniziativa la si deve al programma “Arts for Transit” che ha portato ogni stazione della metropolitana di New York ad avere delle proprie decorazioni a tema, che rendono ogni fermata assolutamente unica. Le opere esprimono un significato o lanciano un messaggio e una dedica ben precisi, alcuni intenti a far riflettere, altri a far divertire o a ricordare la storia di alcuni luoghi.
Non avete davvero che l’imbarazzo della scelta e ad ogni stazione in cui salite e scendete vi suggerisco di darvi un’occhiata intorno per ammirare questi capolavori, ma se volete sapere dove trovare le opere più belle, eccovi qualche consiglio!
Stazione di Times Square
Qui sicuramente ci passerete: è una delle più trafficate, dove si incrociano tante linee della metro ed è talmente caotica che spesso si tende ad evitarla, invece non dovete perdervela.
All’ingresso del passaggio che collega Port Authority a Times Square troverete le biglie di Lisa Dinhofer, un’artista newyorchese che ha realizzato bellissimi murales occupando 5 pareti del tunnel; quello più bello e impressionante raffigura una marea di biglie colorate che invadono una scacchiera facendo cadere alcuni pedoni. Si crea un bellissimo effetto ottico che diverte e incuriosisce.
Alla fine del tunnel, mentre salite al piano superiore, troverete due bellissimi mosaici sulle pareti, che portano una firma italiana: sono stati realizzati dalla famiglia veneta Travisanutto sulla base dei disegni dell’artista newyorchese Jack Beal. Le opere, intitolate “The return of Spring” e “The Onset of Winter”, rappresentano scene di vita newyorchese con alcuni riferimenti alla metropolitana: ci sono immagini di lavoratori, donne, artisti, riferimenti a un mercato ortofrutticolo, ecc.
Dirigendosi verso i binari delle linee N, Q ed R si trova lo spettacolare murales di Jacob Lawrence, che omaggia la multiculturalità di New York, mentre salendo verso l’uscita trovate le 35 ceramiche di Toby Buonagurio, che sono protette da teche di vetro; si basano su varie tematiche, dalle arti dello spettacolo con immagini che evocano le atmosfere dei teatri di Broadway ad altre dedicate agli eventi di Times Square, come il Capodanno.
Arrivando poi presso i binari della metro S (Shuttle), alzate lo sguardo e vedrete un’opera che decora una parte del soffitto: è l’opera di uno dei padri della pop art, Roy Lichtenstein che ha realizzato un disegno dedicato proprio alla fermata di Times Square. Nel murales, intitolato semplicemente “Times Square Murales” si nota il numero 42, che è il nome della fermata della piazza, e accanto un vagone giallo della metro con due ali.
Stazione 14th Street – 8th Avenue: Life Underground
Vi consiglio di fare una sosta alla fermata della metro di New York 14th Street / 8th Avenue, dove convergono le linee A, C, E ed L: qui è stata allestita una mostra permanente chiamata “Life Underground” e realizzata dallo scultore americano Tom Otterness che, come suggerisce il nome, ha voluto raffigurare la vita “sotterranea” di New York. Il risultato è molto simpatico perché la stazione è popolata da minuscoli personaggi in bronzo, che spuntano anche nei luoghi più impensati. Si tratta di uomini, donne e animaletti in miniatura e dalla figura un po’ arrotondata e simpatica raffiguranti i vari personaggi che ogni giorno popolano la metro della Grande Mela: ci sono pendolari, uomini d’affari, dipendenti della MTA, un capotreno, gli operai addetti alle manutenzioni della metro, ecc., che vengono rappresentati in situazioni quotidiane, buffe o tragicomiche. Ad esempio si può vedere un ragazzo furbetto che tenta di accedere alla metro senza pagare il biglietto, ma viene beccato da un poliziotto. La realizzazione di quest’opera è durata ben 10 anni e di certo incuriosisce molto e vale la pena fermarsi a dargli un’occhiata.
Stazione Broadway-Lafayette/Bleecker St.
Più recente (2012) è l’installazione luminosa “Hive”, realizzata da Leo Villareal per la stazione Broadway-Lafayette/Bleecker St., nel quartiere di Soho, dove passano le linee della metro B/D/F/M. Il soffitto della stazione è un alveare realizzato con led luminosi e colorati che danno vita a forme esagonali, con il quale l’artista ha voluto rappresentare i ritmi frenetici della vita “underground” paragonandola a quella delle api. La tecnologia led vuole sottolinea l’aspetto moderno della città di New York.
Stazioni 42nd Str.- Bryant Park, 81st Street–Museum of Natural History e Coney Island
In molte stazioni le opere sono fanno riferimento alle principali attrazioni situate nelle vicinanze: è il caso ad esempio della fermata 42nd Str.- Bryant Park dove potete ammirare il bellissimo murales di Samm Kunce, realizzato nel 2002. Quest’opera rimanda ad elementi naturali, raffigurando foglie verdi, legno e radici che rendono omaggio al celebre parco Bryant Park e sono accompagnate da un messaggio importante: “Nature must not win the game, but she cannot lose.”, ovvero “La natura potrà anche non vincere la partita, ma di certo non può perderla”. Un invito, dunque, a prestare più attenzione alle tematiche ambientali.
Sempre al tema della natura fa riferimento l’opera della stazione 81st Street–Museum of Natural History, che si ispira proprio a quest’ultima attrazione: intitolata “For Want of a Nail”, comprende una serie di murales che raffigurano la vita animale, di oggi e del passato, sulla terraferma e negli abissi, con immagini di dinosauri, coccodrilli, pesci, rane, ecc. realizzate da un gruppo di artisti.
Altro esempio molto vivace e originale è l’opera “My Coney Island Baby” che porta la firma di Robert Wilson: una serie di mosaici colorati che rappresentano scene di vita da spiaggia della celebre Coney Island, con giostre, bambini, mare e hot dog.
Stazione 23rd Street: quando l’arte omaggia la storia
Per comprendere alcune opere della metro è necessario fare un salto indietro nel tempo, come accade nella stazione della 23rd Street: qui lungo le pareti vedrete raffigurati dei cappelli che sembrano fluttuare nell’aria. L’opera di Keith Godard, “Memories of 23rd Street” fa riferimento ad un simpatico aneddoto del passato che riguarda il Flatiron Building: quando venne costruito, per via della sua altezza e conformazione, che lo contraddistinguevano dagli edifici circostanti, si pensava sarebbe crollato per via delle forti raffiche di vento che si venivano a creare all’intersezione tra la Fifth Avenue e Broadway, proprio all’incrocio in cui sorge il grattacielo. E proprio il vento, che faceva volare i cappelli degli uomini e alzare i vestiti delle donne, è diventato oggi il protagonista dell’opera di Keith Godard.
Il caleidoscopio “Masstransiscope”
Quest’opera non ve la dovete perdere perché è forse la più particolare di tutte ed è unica nel suo genere perché la si può vedere solo dal treno in corsa: si tratta infatti di un’installazione realizzata in una stazione in disuso su Myrtle Avenue. La potete vedere prendendo le linee B e Q dalla fermata di DeKalb Avenue, a Brooklyn, in direzione Manhattan.
L’opera realizzata da Bill Brand, composta da 228 pannelli dipinti a mano, crea un effetto caleidoscopio molto bello che si può ammirare passando con il treno: prestate attenzione perché la visione dura solo pochi secondi!
Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).